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  1. #1
    are(a)zione
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    Predefinito Il nostro segretario ha come sempre le idee chiare

    18:15 Giordano (Rc): "Mastella grimaldello dei vescovi" Il segretario di Rifondazione Franco Giordano dice che "è in atto un attacco del centro moderato che ha tentato di svuotare il programma dell'Unione". E accusa Mastella di essere "il grimaldello di più poteri, ultimo di quello dei vescovi". La verità, aggiunge, è che "non ho ancora capito la ragione di fondo per cui ha aperto la crisi".



    http://www.repubblica.it/2008/01/dir...gen/index.html






    1. le critiche a Mastella le si dovevano muovere PRIMA non DOPO;
    2. il segretario del secondo partito del csx che dichiara di non comprendere le ragioni della mossa di Mastella dimostra quantomeno poca sagacia. Se non sai, tappati la bocca, fai una figura migliore. Se sai, allora parla chiaramente, senza parole sibilline;
    3. qualcuno può spiegare a Giordano che di grimaldelli ve ne sono ovunque, basta solo non farli entrare nella toppa? Ed in qualità di segretario di RC, un cristo qualunque può anche pensare che tale posizione la faccia pesare. Mastella con l'1puntoniente% ha avuto un peso nel governo che RC se l'è sognato di notte. Consiglio a Giordano di andare a Ceppaloni ad impare l'ars politica. Gliene saremmo tutti grati.

  2. #2
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    Area, ti quoto.

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da are(a)zione Visualizza Messaggio

    1. le critiche a Mastella le si dovevano muovere PRIMA non DOPO
    forse non ha letto Mao:

    La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo.
    "Sul problema della cooperazione agricola" (31 luglio 1955).






  4. #4
    Capitalismo e Militarismo
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    Citazione Originariamente Scritto da are(a)zione Visualizza Messaggio
    18:15 Giordano (Rc): "Mastella grimaldello dei vescovi" Il segretario di Rifondazione Franco Giordano dice che "è in atto un attacco del centro moderato che ha tentato di svuotare il programma dell'Unione". E accusa Mastella di essere "il grimaldello di più poteri, ultimo di quello dei vescovi". La verità, aggiunge, è che "non ho ancora capito la ragione di fondo per cui ha aperto la crisi".



    http://www.repubblica.it/2008/01/dir...gen/index.html




    1. le critiche a Mastella le si dovevano muovere PRIMA non DOPO;
    2. il segretario del secondo partito del csx che dichiara di non comprendere le ragioni della mossa di Mastella dimostra quantomeno poca sagacia. Se non sai, tappati la bocca, fai una figura migliore. Se sai, allora parla chiaramente, senza parole sibilline;
    3. qualcuno può spiegare a Giordano che di grimaldelli ve ne sono ovunque, basta solo non farli entrare nella toppa? Ed in qualità di segretario di RC, un cristo qualunque può anche pensare che tale posizione la faccia pesare. Mastella con l'1puntoniente% ha avuto un peso nel governo che RC se l'è sognato di notte. Consiglio a Giordano di andare a Ceppaloni ad impare l'ars politica. Gliene saremmo tutti grati.
    compagno areazione, credo che tu sia in grado di capire che esistono delle situazioni di opportunità e, dire alla stampa tutto e proprio tutto ciò che pensavamo di mastella fino a qualche giorno fa fosse IRRESPONSABILITA' pura, stai tranquillo in faccia glielo si è detto più volte, ma un'altra cosa è la stampa, soprattutto nel momento in cui si è entrambi parte dello stesso governo e si hanno responsabilità difronte al paese e al mondo intero, che ci riderebbe addosso.
    Ora si può fare l'affondo, NON prima.
    Ogni cosa va fatta a tempo debito! ...non l'avrà detto Mao, ma credo che gli antichi proverbi italiani siano un grande contenitore di saggezza.
    sul punto 2 chiaramente è propaganda politica
    sul punto 3, la risposta la sappiamo tutti, quasta legge elettorale ha consegnato al centro della coalizione del Csx un enorme potere ricattatorio, che noi non avevamo assolutamente, lo avevamo nel '96-'98 non oggi, c'est la vie!

    questo segretario ha molti difetti, ma individuiamo quelli giusti: io credo che il suo più grande sia quellodi non saper disciplinare il partito governandolo con polso fermo.

  5. #5
    are(a)zione
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    Compagno mostro (bisognerebbe riprendere questa sacra --mi rifaccio al tuo post sulle regole-- abitudine di chiamarsi con l'appellattivo di compagno; le vecchie e care abitudini si perdono sempre per strada, ma non divaghiamo), giusto quello che dici, e ti do perfettamente ragione --cosa che mi capita spesso, anche se non lo evidenzio così sovente-- ma ho un grosso dubbio che mi attanaglia.
    Non è che per caso il limite tra responsabilità ed irresponsabilità risulti a volte così sottile, così infinitesimamente disperso che si può passare da un estremo all'altro, senza rendersene conto?

    Premesso questo e temo che sia sempre importante ricordarselo, specie per chi, come te, ha deciso di dedicare la sua vita alla politica attiva (buon per noi che ancora qualcuno lo fa' e non sono tutti inutili parolai come me), giungo ai tuoi commenti sui punti da me indicati. Li commento in blocco perchè tanto sono legati da un filo comune

    1-2-3: la legge elettorale truffaldina vale per tutti, non solo per Mastella. Secondo il mio parere si delega a Mastella tutto il peggio della siffatta legge, ma ci si dimentica che i 3 senatori dell'UDEUR sono, statisticamente parlando, tanto importanti come quelli di Rifondazione. E l'ars politica che li rende pesati differentemente quando vuoi stabilirne la media.
    Non è l'importanza inversamente proporzionale al numero di senatori, perchè allora Pallaro avrebbe potuto avere un peso ancora maggiore. E' vero che tirò la corda anche lui su alcuni fondi, ma poi, sostanzialmente, si fece i cazzi sua e se ne tornò a prendere il sole in Argentina. Dunque, questa bagarre per lo strapotere di Mastella io credo, ma potrei tranquillamente e pacificamente sbagliarmi, sia nata dal fatto inconfutabile che il Da Ceppaloni è uno che sa tirare la corda, il compagno Giordano no. Abbiamo perso le nostre battaglie principali su welfare, referendum dei sindacati, precariato, morti sul lavoro e salari (questi ultimi possiamo anche non metterli, perchè dipende se il governo regge o no, sarebbe stato il prossimo punto in CdM) ed aggiungo pacs, quasi ed esclusivamente perchè a puntare i piedi non siamo stati capaci. Uso il plurale maiestatico perchè anche io non è che abbia fatto scintile nella società per cambiare la situazione.
    Mastella li ha puntati ed ha vinto TUTTE, ripeto, TUTTE le sue battaglie.
    Ora, non diamo per favore tutta la colpa alla legge elettorale, che di colpe ne ha tante ma non necessariamente questa, se la classe dirigente nazionale non è stata in grado di assolvere fino in fondo ai propri doveri partitici in primis, e politici in secundis. Potevamo puntare noi i piedi e dire, facciamo valere ora i nostri (quanti sono? 15, 20 scusate non ricordo) senatori, altrimenti scatta la crisi. Tu dirai, non lo hanno fatto perchè sono più responsabili di Mastella e si deve discutere non tenere il broncio.
    Ottimo e saggio atteggiamento, se però funziona, altrimenti è una puttanata di atteggiamento. Ed infatti, Mastella ha chiesto la crisi, ed i suoi obbiettivi li ha raggiunti. Noi, che tanto responsabili siamo, non abbiamo scatenato la crisi, e non abbiamo praticamente ottenuto un cazzo, se non gli scarti di fabbrica, con la beffa che l'opinione pubblica ci considera i rompipalle che volevano far cadere il governo ad ogni piè sospinto.
    Questo, in termini banalmente e spudoratamente affaristici, viene tradotto come "CDA fallimentare, il cui piano d'azienda principale non è stato raggiunto, gli azionisti sono incazzati ed alla prossima riunione tra azionisti e CDA, il CDA viene spedito a casa, senza bonus annuale".


    Tutto questo popò di parole per dire una cosa molto banale: io ho sete e fame di un segretario autorevole, capace di dire "vaffanculo a te e a quell'altro" se è il caso, che sappia dire "mi dispiace compagni, ho sbagliato", che sappia dire "compagni, ho un'idea e se funziona sbanchiamo il casinò" ed anche "compagni, non so che diamine fare, ho bisogno di voi".
    Voglio un essere umano pensante ed egemonico, non uno che dica "non so per quale motivo abbia chiesto la crisi", perchè se questo lo consideri gergo politico, beh, allora abbiamo evidentemente un diverso punto di vista su cosa voglia dire parlare come Cicerone nel foro.

  6. #6
    Capitalismo e Militarismo
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    Citazione Originariamente Scritto da are(a)zione Visualizza Messaggio
    Compagno mostro (bisognerebbe riprendere questa sacra --mi rifaccio al tuo post sulle regole-- abitudine di chiamarsi con l'appellattivo di compagno; le vecchie e care abitudini si perdono sempre per strada, ma non divaghiamo), giusto quello che dici, e ti do perfettamente ragione --cosa che mi capita spesso, anche se non lo evidenzio così sovente-- ma ho un grosso dubbio che mi attanaglia.
    Non è che per caso il limite tra responsabilità ed irresponsabilità risulti a volte così sottile, così infinitesimamente disperso che si può passare da un estremo all'altro, senza rendersene conto?

    Premesso questo e temo che sia sempre importante ricordarselo, specie per chi, come te, ha deciso di dedicare la sua vita alla politica attiva (buon per noi che ancora qualcuno lo fa' e non sono tutti inutili parolai come me), giungo ai tuoi commenti sui punti da me indicati. Li commento in blocco perchè tanto sono legati da un filo comune

    1-2-3: la legge elettorale truffaldina vale per tutti, non solo per Mastella. Secondo il mio parere si delega a Mastella tutto il peggio della siffatta legge, ma ci si dimentica che i 3 senatori dell'UDEUR sono, statisticamente parlando, tanto importanti come quelli di Rifondazione. E l'ars politica che li rende pesati differentemente quando vuoi stabilirne la media.
    Non è l'importanza inversamente proporzionale al numero di senatori, perchè allora Pallaro avrebbe potuto avere un peso ancora maggiore. E' vero che tirò la corda anche lui su alcuni fondi, ma poi, sostanzialmente, si fece i cazzi sua e se ne tornò a prendere il sole in Argentina. Dunque, questa bagarre per lo strapotere di Mastella io credo, ma potrei tranquillamente e pacificamente sbagliarmi, sia nata dal fatto inconfutabile che il Da Ceppaloni è uno che sa tirare la corda, il compagno Giordano no. Abbiamo perso le nostre battaglie principali su welfare, referendum dei sindacati, precariato, morti sul lavoro e salari (questi ultimi possiamo anche non metterli, perchè dipende se il governo regge o no, sarebbe stato il prossimo punto in CdM) ed aggiungo pacs, quasi ed esclusivamente perchè a puntare i piedi non siamo stati capaci. Uso il plurale maiestatico perchè anche io non è che abbia fatto scintile nella società per cambiare la situazione.
    Mastella li ha puntati ed ha vinto TUTTE, ripeto, TUTTE le sue battaglie.
    Ora, non diamo per favore tutta la colpa alla legge elettorale, che di colpe ne ha tante ma non necessariamente questa, se la classe dirigente nazionale non è stata in grado di assolvere fino in fondo ai propri doveri partitici in primis, e politici in secundis. Potevamo puntare noi i piedi e dire, facciamo valere ora i nostri (quanti sono? 15, 20 scusate non ricordo) senatori, altrimenti scatta la crisi. Tu dirai, non lo hanno fatto perchè sono più responsabili di Mastella e si deve discutere non tenere il broncio.
    Ottimo e saggio atteggiamento, se però funziona, altrimenti è una puttanata di atteggiamento. Ed infatti, Mastella ha chiesto la crisi, ed i suoi obbiettivi li ha raggiunti. Noi, che tanto responsabili siamo, non abbiamo scatenato la crisi, e non abbiamo praticamente ottenuto un cazzo, se non gli scarti di fabbrica, con la beffa che l'opinione pubblica ci considera i rompipalle che volevano far cadere il governo ad ogni piè sospinto.
    Questo, in termini banalmente e spudoratamente affaristici, viene tradotto come "CDA fallimentare, il cui piano d'azienda principale non è stato raggiunto, gli azionisti sono incazzati ed alla prossima riunione tra azionisti e CDA, il CDA viene spedito a casa, senza bonus annuale".


    Tutto questo popò di parole per dire una cosa molto banale: io ho sete e fame di un segretario autorevole, capace di dire "vaffanculo a te e a quell'altro" se è il caso, che sappia dire "mi dispiace compagni, ho sbagliato", che sappia dire "compagni, ho un'idea e se funziona sbanchiamo il casinò" ed anche "compagni, non so che diamine fare, ho bisogno di voi".
    Voglio un essere umano pensante ed egemonico, non uno che dica "non so per quale motivo abbia chiesto la crisi", perchè se questo lo consideri gergo politico, beh, allora abbiamo evidentemente un diverso punto di vista su cosa voglia dire parlare come Cicerone nel foro.
    sono estremamente d'accordo con te sul tipo di segretario che ci vorrebbe, ma faccio solo 2 piccole precisazioni:
    perchè 3 senatori dell'UDEUR valevano e valgono tuttora di più di 150 parlamentari della sinistra?
    La risposta io la trovo abbastanza semplice, senza scomodare troppo l'ars politica, ovvero Mastella può far cadere il governo, il dopo-Prodi è a lui più congeniale del governo Prodi, quello che lui vuole ottenere, lo otterrà lo stesso, ha le mani libere, noi NO!
    Se noi fossimo arrivati all'extrema ratio di far cadere Prodi, non c'era futuro per noi nè tantomeno per le nostre rivendicazioni, è il dramma esistenziale di chi non è centrista.
    Altro punto, è il fatto che per ottenere qualcosa a sinistra si debbono mobilitare i movimenti, senza un forte movimento nel paese il nostro plotone di parlamentari può ben poco, proprio per il suddetto problema di non essere centristi.

    Infine, era chiaro sin da subito che i 5 anni del governo Prodi si sarebbero caratterizzati da 3 anni (i primi) di risanamento totale dei conti pubblici e 2 anni (gli ultimi) di redistribuzione sociale.
    Noi siamo stati in grado di anticipare il giro di boa e far fare solo 2 anni di risanamento.
    Naturalmente Prodi ha ottenuto l'appoggio di confindustria e ABI per tutto il periodo di risanamento, dato che tutti sapevano che solo questo governo mezzo tecnico e mezzo politico poteva fare un'operazione simile, ma, raggiunto quest'obiettivo, lo han lasciato con i calzoni in mano, perchè il tesoretto fa gola a loro e non lo lascerebbero mai nelle mani dei lavoratori.
    Per cui chi vivrà vedrà, speriamo di farcela, ma non credo!anche se ultime voci ci danno sopra di 1 al senato... vedremo

    aggiunta: sul confine tra responsabilità e irresponsabilità:
    Purtroppo in politica nel 99% dei casi non si può dire ciò che è giusto, ma solo ciò che serve, ciò che è utile alla propria causa, purtroppo in politica non siamo in un film di Peckinpah, e noi non siamo il mucchio selvaggio, percui bisogna sempre pesare le parole con il bilancino valutare sempre il "cui prodest", e esprimersi dopo attente valutazioni, ragionando con il cervello e non con la pancia, cum grano salis e non cum coppola di minchias!
    Faremo volentieri a meno di queste catene politiche, ma purtroppo qui non è in gioco solo la nostra vita, ma quella di milioni di lavoratori, che esplicitamente od implicitamente contano su di noi.
    Fosse solo per noi, probabilmente ce ne fregheremo e ci toglieremo continuamente i sassolini dalle scarpe, ma per chi vuole fare Politica nella propria vita, nelle istituzioni o nei quartieri o nei posti di lavoro, purtroppo non può comportarsi così, è questa quella che io chiamo responsabilità.

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da il mostro Visualizza Messaggio
    Infine, era chiaro sin da subito che i 5 anni del governo Prodi si sarebbero caratterizzati da 3 anni (i primi) di risanamento totale dei conti pubblici e 2 anni (gli ultimi) di redistribuzione sociale.
    Noi siamo stati in grado di anticipare il giro di boa e far fare solo 2 anni di risanamento.
    Naturalmente Prodi ha ottenuto l'appoggio di confindustria e ABI per tutto il periodo di risanamento, dato che tutti sapevano che solo questo governo mezzo tecnico e mezzo politico poteva fare un'operazione simile, ma, raggiunto quest'obiettivo, lo han lasciato con i calzoni in mano, perchè il tesoretto fa gola a loro e non lo lascerebbero mai nelle mani dei lavoratori.
    Per cui chi vivrà vedrà, speriamo di farcela, ma non credo!anche se ultime voci ci danno sopra di 1 al senato... vedremo
    Le tue argomentazioni sono comprensibili e riassumono bene il pensiero della destra del partito ma non convincono neanche un po'. Se Prodi ha vinto, ha vinto con l'appoggio di Confindustria che accettava la presenza dei comunisti al governo in quanto funzionali al risanamento dei conti e al mantenimento della pace sociale. Esauritosi questo compito "storico", era perfettamente prevedibile che ci avrebbero scaricati o che avrebbero fatto di tutto per cambiare maggioranza.

    Ma l'errore più grave che compie la tua analisi è che non ci sarebbe stata alcuna "fase due", alcun cambio di marcia, alcuna redistribuzione: la borghesia vuole solo la fase uno, lacrime e sangue, dopodichè cambia governo. Questo non lo dice una qualche astratta ideologia, lo dicono i fatti, lo dice l'esperienza del primo governo Prodi che, sebbene con una maggioranza più ampia ed in una condizione economica meno disastrosa, non ha fatto alcun cambio di marcia, costringendo il PRC a togliere l'appoggio esterno con le inevitabili conseguenze del caso.

    Ora, la destra del partito ha commesso un enorme errore di analisi di fase, e per analisi non s'intende solo il breve-minimo periodo ma la "prospettiva". C'erano tutte le condizioni perchè si arrivasse a questo punto. Dopo due anni di governo, il Prc e la sinistra tutta sono stati praticamente massacrati e comunque vada ne usciranno con le ossa rotte e con tassi di fiducia e tenuta politica azzerati. La risposta della direzione è stata di rinviare il congresso, il momento del giudizio e dell'elaborazione collettiva di una nuova linea, e procedere a tappe forzate al superamento del partito, nell'ottica (per lei) obbligata che solo il superamento di Rifondazione avrebbe salvato se stessi e la sinistra.

    Purtroppo per la direzione, anche il processo unitario segna il passo e, se caduta sarà, l'unità a sinistra sarà, dopo il governo, la prima vittima. Già oggi ci sono enormi problemi a presentare liste comuni alle amministrative, figuriamoci cosa succederà domani...Un errore dopo l'altro, un pressappochismo, una costellazione di a priori, di slogan vuoti, di previsioni "astrologiche", indegni della direzione di qualsiasi partito, non solo comunista.

    Un'unica ferma certezza: restare al proprio posto, negando spudoratamente i propri errori e autoassolvendosi ad ogni passaggio!

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Lev Davidovic Visualizza Messaggio
    Le tue argomentazioni sono comprensibili e riassumono bene il pensiero della destra del partito ma non convincono neanche un po'. Se Prodi ha vinto, ha vinto con l'appoggio di Confindustria che accettava la presenza dei comunisti al governo in quanto funzionali al risanamento dei conti e al mantenimento della pace sociale. Esauritosi questo compito "storico", era perfettamente prevedibile che ci avrebbero scaricati o che avrebbero fatto di tutto per cambiare maggioranza.

    Ma l'errore più grave che compie la tua analisi è che non ci sarebbe stata alcuna "fase due", alcun cambio di marcia, alcuna redistribuzione: la borghesia vuole solo la fase uno, lacrime e sangue, dopodichè cambia governo. Questo non lo dice una qualche astratta ideologia, lo dicono i fatti, lo dice l'esperienza del primo governo Prodi che, sebbene con una maggioranza più ampia ed in una condizione economica meno disastrosa, non ha fatto alcun cambio di marcia, costringendo il PRC a togliere l'appoggio esterno con le inevitabili conseguenze del caso.

    Ora, la destra del partito ha commesso un enorme errore di analisi di fase, e per analisi non s'intende solo il breve-minimo periodo ma la "prospettiva". C'erano tutte le condizioni perchè si arrivasse a questo punto. Dopo due anni di governo, il Prc e la sinistra tutta sono stati praticamente massacrati e comunque vada ne usciranno con le ossa rotte e con tassi di fiducia e tenuta politica azzerati. La risposta della direzione è stata di rinviare il congresso, il momento del giudizio e dell'elaborazione collettiva di una nuova linea, e procedere a tappe forzate al superamento del partito, nell'ottica (per lei) obbligata che solo il superamento di Rifondazione avrebbe salvato se stessi e la sinistra.

    Purtroppo per la direzione, anche il processo unitario segna il passo e, se caduta sarà, l'unità a sinistra sarà, dopo il governo, la prima vittima. Già oggi ci sono enormi problemi a presentare liste comuni alle amministrative, figuriamoci cosa succederà domani...Un errore dopo l'altro, un pressappochismo, una costellazione di a priori, di slogan vuoti, di previsioni "astrologiche", indegni della direzione di qualsiasi partito, non solo comunista.

    Un'unica ferma certezza: restare al proprio posto, negando spudoratamente i propri errori e autoassolvendosi ad ogni passaggio!
    Quoto in pieno. Però non credo che i nostri dirigenti queste cose non le sappiano ma hanno assorbito quel politicismo esasperato da PD in miniatura che in passato si è cercato sempre di evitare.
    Emanuele

  9. #9
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    beh , nn mi resta che quotare tutti gli interventi, ognuno dice cose esatte.
    x area:mastella sapeva quanto tirare la corda xkè era nella condizione di farlo, rc e la sinistra in generale no.

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Lev Davidovic Visualizza Messaggio
    Le tue argomentazioni sono comprensibili e riassumono bene il pensiero della destra del partito ma non convincono neanche un po'. Se Prodi ha vinto, ha vinto con l'appoggio di Confindustria che accettava la presenza dei comunisti al governo in quanto funzionali al risanamento dei conti e al mantenimento della pace sociale. Esauritosi questo compito "storico", era perfettamente prevedibile che ci avrebbero scaricati o che avrebbero fatto di tutto per cambiare maggioranza.

    Ma l'errore più grave che compie la tua analisi è che non ci sarebbe stata alcuna "fase due", alcun cambio di marcia, alcuna redistribuzione: la borghesia vuole solo la fase uno, lacrime e sangue, dopodichè cambia governo. Questo non lo dice una qualche astratta ideologia, lo dicono i fatti, lo dice l'esperienza del primo governo Prodi che, sebbene con una maggioranza più ampia ed in una condizione economica meno disastrosa, non ha fatto alcun cambio di marcia, costringendo il PRC a togliere l'appoggio esterno con le inevitabili conseguenze del caso.

    Ora, la destra del partito ha commesso un enorme errore di analisi di fase, e per analisi non s'intende solo il breve-minimo periodo ma la "prospettiva". C'erano tutte le condizioni perchè si arrivasse a questo punto. Dopo due anni di governo, il Prc e la sinistra tutta sono stati praticamente massacrati e comunque vada ne usciranno con le ossa rotte e con tassi di fiducia e tenuta politica azzerati. La risposta della direzione è stata di rinviare il congresso, il momento del giudizio e dell'elaborazione collettiva di una nuova linea, e procedere a tappe forzate al superamento del partito, nell'ottica (per lei) obbligata che solo il superamento di Rifondazione avrebbe salvato se stessi e la sinistra.

    Purtroppo per la direzione, anche il processo unitario segna il passo e, se caduta sarà, l'unità a sinistra sarà, dopo il governo, la prima vittima. Già oggi ci sono enormi problemi a presentare liste comuni alle amministrative, figuriamoci cosa succederà domani...Un errore dopo l'altro, un pressappochismo, una costellazione di a priori, di slogan vuoti, di previsioni "astrologiche", indegni della direzione di qualsiasi partito, non solo comunista.

    Un'unica ferma certezza: restare al proprio posto, negando spudoratamente i propri errori e autoassolvendosi ad ogni passaggio!
    mi spiace, ma quelle che tu fai sono considerazioni a posteriori, che mai nessuna componente del partito si è mai sognata di fare precedentemente.
    e se vogliamo dircela tutta, la tua parte politica ha sempre criticato la presenza di un partito comunista in un governo borghese, al di là di qualsiasi risanamento o redistribuzione.
    Innanzitutto i fatti di questi giorni non sono "stati scritti in partenza", ma sono un'evoluzione di situazioni che sono andate a costruirsi col tempo: la mancata vittoria alle elezioni di 2 anni fa e la nascita (in questa orribile maniera) del PD che ha indebolito il già fragile governo.
    La redistribuzione era assolutamente possibile, anche perchè le parti più progressiste della borghesia e quelle che lavorano sul credito, sulla logistica, sulla produzione domestica e sulla distribuzione sanno benissimo che bisogna rilanciare il potere d'acquisto dei salari, per rimettere definitivamente in moto il paese.
    Le battaglie si combattono, anche se son difficili, non si molla tutto in partenza solo per la paura di perdere, il cuore va lanciato oltre l'ostacolo.
    abbiamo accettato la sfida, non ci siamo tirati indietro e abbiamo portato a casa anche discreti risultati.
    Il contributo del PRC al risanamento dei conti pubblici è stato importante, esso non è mai stato un nostro obiettivo, ma questa è miopia politica, il fatto che il deficit/PIL sia al 2% è una medaglia che ci dobbiamo cucire al petto, perchè è vitale per le sorti del nostro paese, che ci piaccia o no!
    Questo è stato il primo governo della storia della repubblica italiana che ha fatto pagare le tasse a chi le ha sempre evase, che ha messo apposto i conti pubblici e che ha iniziato a combattere le corporazioni che tengono legata l'economia del nostro paese, di questo dobbiamo esserne fieri, perchè sarà col tempo che arriveranno i risultati.
    capisco che per quella parte di comunisti abituati a volere tutto e subito e ad ottenere niente e mai, questo sia uno shock di proporzioni nabucodonosoriane, ma per chi guarda al risultato è già tanto!
    Noi abbiamo lavorato per la classe lavoratrice italiana, facendo sempre le scelte che più ritenevamo opportune per il bene dei lavoratori italici, usciamo a testa alta dalla battaglia politica, e col tempo i nostri meriti saranno riconosciuti.
    Probabilmente il governo Prodi cadrà e tra qui e la primavera del 2009 si instaurerà un nuovo governo di centrodestra, ma non voglio sentire nessuno di quelli che volevano la caduta del nostro governo o di quelli che alle prossime elezioni non voteranno o voteranno per minuscoli partitini, lamentarsi delle politiche che le destre faranno, avrete ottenuto ciò che volevate, non lamentatevi, le lacrime di coccodrillo non attaccano, non potrete avere il diritto morale di lamentarvi di ciò che avete voluto.

 

 
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