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  1. #1
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    Predefinito La Lega vuole Slovenia e Croazia fuori dall' Euroregione Alpen - Adria

    La Lega Nord vuole il Friuli “sotàn” anche nell’ Euroregione

    Il risultato elettorale ottenuto dal ministro Zaia nel vicino Veneto, ha sortito una specie di effetto viagra nella Lega Nord friulana, che storicamente non ha mai retto il maschio confronto coi cugini di oltre Livenza. Un viagra un po’ strano però, che gli fa vedere le misure uguali a quelle degli altri, solo per la identica appartenenza di partito.
    Fino a qualche giorno fa infatti, dimenticandosi forse che nella maggioranza regionale ha 8 consiglieri e ben 2 assessori, la LN regionale si era ben guardata dal porre questioni pregiudiziali che potessero mettere in discussione le proprie rendite di potere.
    Oggi invece il timido Fontanini vuole coprire le proprie iniziative dietro ai muscoli del cugino più forzuto, quello che quando si è piccoli si va a cercare per chiedergli di menare un altro al posto tuo.
    Ecco allora che in nome del 35% raggiunto in Veneto la Lega pretende un maggior peso negli assessorati in regione F-VG.
    Perché allora non chiedere lo stesso anche in Provincia a Udine, Trieste, Pordenone e Gorizia? Perché non chiederlo anche nei Comuni capoluogo e poi via via in tutti gli altri? Se la coerenza, come dicono loro, è di casa in Lega, dovrebbero avanzare le stesse pretese ovunque. E coerenza vorrebbe che ciò accadesse ad ogni scadenza elettorale.
    Se il voto del vicino Veneto causa queste pretese, il risultato elettorale delle amministrative di maggio dovrebbe portarne altre, quello della primavera 2011 altre ancora e così via, introducendo un curioso ma innovativo concetto di democrazia rappresentativa osmotica. In sintesi il voto circoscritto alla singola amministrazione verrebbe sostituito dal giudizio elettorale delle aree confinanti. Probabilmente questo è il vero sunto del federalismo in salsa bossiana che, dopo il famoso porcellum calderoliano, vuol declassare definitivamente ad “optional” il voto del popolo sovrano.
    Lungi da noi il voler difendere la sedia di qualcuno, ma per onestà e coerenza, pretendiamo che gli esponenti politici della Lega Nord ci dicano in quale conto tengono il voto espresso nel 2008 dagli elettori della regione Friuli – V.G.
    Ma c’è ancora dell’ altro. Il disegno perverso di Fontanini, segretario regionale della Lega Nord Friuli di estirpare la sua Regione dal cuore dell’ Euroregione Alpen-Adria per piegarla ai voleri dei suoi padroni di sempre di Milano ed ora anche a quelli di Venezia. Possiamo capire che per ragioni di fede il Presidente Tondo non sia amato dai leghisti, possiamo comprendere che per ragioni meramente filo nazionaliste la Slovenia e la Croazia siano malviste, ma da qui a sabotare i rapporti con in paesi confinanti spostando improvvisamente l’ equilibrio della Euroregione per favorire il ruolo centrale del Veneto e allargare l’ area di influenza politica della Lombardia, ce ne corre.
    Noi del Front Furlan abbiamo sempre visto nell’ Euroregione l’ ultima prospettiva di salvezza contro la progressiva deriva culturale di questa Regione sempre più assimilata ai peggiori costumi italiani. Il GECT è l’ ancora a cui il Friuli deve rimanere aggrappato per parificare i buoni esempi di amministrazione e di tradizione che storicamente ci hanno visti uniti ai paesi di matrice Asburgica e che rimangono ancora nel nostro Dna. La comunità Alpe Adria, oltre a privilegiare i rapporti commerciali con i partner stranieri più prossimi, dovrebbe essere utile a superare le diffidenze imposte dalla politica italiana degli ultimi 90 anni, piuttosto che a rinfocolarle e dovrebbe servire da argine alla mentalità tipicamente italiana che viene imposta ai friulani . Mentalità che la Lega Nord ormai rappresenta benissimo: raccoglie i voti al sud, tollera gli sprechi del sud, ha assunto atteggiamenti totalmente clientelari, accetta il nepotismo di bossi e famiglia, spinge per opere che non portano nessun utile (TAV- elettrodotti), vuole l’ esproprio delle municipalizzate e dell’ acqua, ha cancellato prima l’ Ici ed ora i Comuni, difende gli enti inutili come le Province ed ora non vuole accettare rapporti con i paesi stranieri che si mettono in contrasto con l’ Italia.
    Certo il Presidente Tondo non è l’ esempio di autonomia che questa terra attende e si merita, ma è pur sempre un friulano; decapitare il peso politico che potrebbe esercitare all’ interno dell’ Alpen-Adria equivale a consegnare il Friuli ad un ruolo di subalternità rispetto alle aree che hanno peso economico, demografico e politico enorme come Veneto e Lombardia e che in tal modo avranno il comando indiscusso del Gect, drenando tutte le risorse possibili. Al Friuli resteranno forse le briciole, ma avrà sicuramente il ruolo di area di transito di merci, uomini e infrastrutture strategiche (per gli altri), di cui non beneficeremo e di cui dovremo subire le servitù in eterno.
    Non ci pare che la Lega Nord si sia presentata alle elezioni regionali con questo programma; se questo è quello che realmente vuole realizzare, lo ponga immediatamente all’ esame dei cittadini friulani. Fontanini e i suoi uomini abbiano il coraggio di sfiduciare la maggioranza regionale ed andare al voto scrivendo quello che vogliono sui primi punti del loro programma.
    Per un posticino a corte Fontanini e la Lega regaleranno la Regione ai loro padroni?
    Sotans ancje in Euregio.

    Fronte Friulano

  2. #2
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    Predefinito Rif: La Lega vuole Slovenia e Croazia fuori dall' Euroregione Alpen - Adria

    ... eh già, fosse per loro (LN) l'Alpe Adria (solidale e naziunale) sarebbe da fare con calabria e campania e la benedizione di napulitano
    Ultima modifica di sciadurel; 01-04-10 alle 17:26

  3. #3
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    Predefinito Rif: La Lega vuole Slovenia e Croazia fuori dall' Euroregione Alpen - Adria

    eroe della resistenza partenopea.
    L'occasione fa l'uomo italiano

  4. #4
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    Predefinito Rif: La Lega vuole Slovenia e Croazia fuori dall' Euroregione Alpen - Adria

    Friuli mitteleuropeo!
    W l'impero.
    quelli son quattro beoti

  5. #5
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    Predefinito Rif: La Lega vuole Slovenia e Croazia fuori dall' Euroregione Alpen - Adria

    bravi fate branco con gli slavi ...... MERIDIONALI ..

    quelli si che che vi vogliono bene ...iaociao:
    vulgus vult decipi

  6. #6
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    Predefinito Rif: La Lega vuole Slovenia e Croazia fuori dall' Euroregione Alpen - Adria

    i soliti fascisti xenofobi .... :giagia:

  7. #7
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    Predefinito Rif: La Lega vuole Slovenia e Croazia fuori dall' Euroregione Alpen - Adria

    Citazione Originariamente Scritto da larth Visualizza Messaggio
    bravi fate branco con gli slavi ...... MERIDIONALI ..

    quelli si che che vi vogliono bene ...iaociao:
    Preferisci il vicino di casa che ti squadra dall' alto in basso o l' amministratore del condominio che te lo ficca in c**o?

  8. #8
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    Predefinito Rif: La Lega vuole Slovenia e Croazia fuori dall' Euroregione Alpen - Adria

    Citazione Originariamente Scritto da Furlan Visualizza Messaggio
    Preferisci il vicino di casa che ti squadra dall' alto in basso o l' amministratore del condominio che te lo ficca in c**o?
    lo chiedi a me ? .. chiedilo agli abitanti di Trst ...iaociao:
    vulgus vult decipi

  9. #9
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    Predefinito Rif: La Lega vuole Slovenia e Croazia fuori dall' Euroregione Alpen - Adria

    Microstoria passata:

    A Trieste la minoranza slovena e' residente da oltre 12 secoli e nessuno ha mai avuto nessun problema. Fino al 1910, quand'eravamo fortunatamente ancora sotto l'Austria (vi siamo stati per oltre mezzo millennio e la citta' e' prosperata sotto Maria Teresa, non sotto la feccia fasciodemocristianitaliota che c'hanno messo dopo), 1/4 dei cittadini era di origine slovena.

    Poi dopo il '18, l'itaglia. Collasso economico e subito dopo fascismo, leggi razziali e italianizzazione forzata di tutti i cognomi sloveni, croati, tedeschi (praticamente mezza citta').
    Gli sloveni in particolare subiscono un ventennio di persecuzioni e Mussolini non contento va a far la guerra in casa di Tito, prendendo la batosta che tutti sappiamo, foibe, esodo istriano eccetera. Naturalmente la vendetta e' feroce e coinvolge anche innocenti, sui quali la destraitaglianissima locale ancor oggi fa speculazioni.

    Nel dopoguerra istituiscono il Territorio Libero di Trieste, che sembra far riprendere un po' i ritmi, ma dopo il 1954 l'Istria passa alla Yugo e Trieste all'Itaglia.
    A Trieste citta', i politici itaglianissimi che avevano osteggiato in ogni modo gli indipendentisti, promettono case, soldi e lavoro agli esuli dell'Istria (Trieste era ed e' in assoluto la citta' col maggior numero di esuli e discendenti), a scapito della gente del posto che emigra in massa, visto che l'Italia, ritornando, ovviamente fa chiudere le industrie, il porto (ricchezza di Trieste, sviluppatasi sotto l'Austria e affossata dall'Italia) e a governare la citta' mette quasi solamente gente di fuori.
    I politici itagliani fingevano e fingono tutt'ora di ascoltare le richieste degli esuli che menano per il naso facendo propaganda antislavocomunista e facendosi votare, mentre si liberano di decine di migliaia di Triestini (che votavano prevalentemente indipendentista ed erano Austriacanti, specialmente dopo aver visto a che aveva portato l'itaglia).
    Da notare che per i triestini non c'era lavoro ma per mezzo meridione d'italia invece si' e negli stessi anni a Trieste si importano militari e burocrati a pioggia dal profondo Sud (che voteranno ovviamente tricolore), spesso piazzandoli nei posti di comando.

    Microstoria presente:

    A tutt'oggi (2010) a Trieste sopravvive fortissima la retorica del tricolore, con i morti del '18, i barbari slavi che attentano alla madre patria, il comunismo sanguinario alle porte e cazzate del genere. Se non sei dei loro, carriera non fai, in nessun campo.
    Il giro clientelar-itaglione messo in piedi in cinquant'anni e' fortissimo e i posti chiave li occupano quasi tutti dei non-triestini.
    La cosa buffa e' che siamo pieni di meridionali che ci vengono a spiegare come gli sloveni e i croati vanno tenuti alla porta e che Trieste e' italianissima, anche se nel 99% dei casi manco sapevano dove fosse, prima di arrivarci.
    Inutile dire che la Slovenia (e adesso pure la Croazia da un po') e' uscita alla grande dal comunismo ed e' un paese cento volte piu' pulito, civile ed efficente del meridione d'Italia, basta vedere le differenze nel PIL e i dati statistici e vista la posizione di TS i nostri partner piu' logici sono l'Austria, la Slovenia, la Croazia......l'Alpe Adria insomma. Che guarda caso la Lega non vuole.
    E inutile dire che il porto e' ancora un ammasso di rottami, le industrie mettono in cassa integrazione, si assumono solo amici di amici. In tutto questo, la Lega di Trieste (il partito della gggente) non ha mai aperto bocca, accontentandosi di mangiare gli avanzi che gli gettavano i loro piu' potenti alleati.

    Fate voi cosa converrebbe agli abitanti di Trieste, basta fare due piu' due.....

    Mi scuso per la lunghezza, ma volevo essere il piu' chiaro possibile.
    Buona Pasqua e auguri indipendentisti.

  10. #10
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    Predefinito Rif: La Lega vuole Slovenia e Croazia fuori dall' Euroregione Alpen - Adria

    Citazione Originariamente Scritto da Triestin Visualizza Messaggio
    Microstoria passata:

    A Trieste la minoranza slovena e' residente da oltre 12 secoli e nessuno ha mai avuto nessun problema. Fino al 1910, quand'eravamo fortunatamente ancora sotto l'Austria (vi siamo stati per oltre mezzo millennio e la citta' e' prosperata sotto Maria Teresa, non sotto la feccia fasciodemocristianitaliota che c'hanno messo dopo), 1/4 dei cittadini era di origine slovena.

    Poi dopo il '18, l'itaglia. Collasso economico e subito dopo fascismo, leggi razziali e italianizzazione forzata di tutti i cognomi sloveni, croati, tedeschi (praticamente mezza citta').
    Gli sloveni in particolare subiscono un ventennio di persecuzioni e Mussolini non contento va a far la guerra in casa di Tito, prendendo la batosta che tutti sappiamo, foibe, esodo istriano eccetera. Naturalmente la vendetta e' feroce e coinvolge anche innocenti, sui quali la destraitaglianissima locale ancor oggi fa speculazioni.

    Nel dopoguerra istituiscono il Territorio Libero di Trieste, che sembra far riprendere un po' i ritmi, ma dopo il 1954 l'Istria passa alla Yugo e Trieste all'Itaglia.
    A Trieste citta', i politici itaglianissimi che avevano osteggiato in ogni modo gli indipendentisti, promettono case, soldi e lavoro agli esuli dell'Istria (Trieste era ed e' in assoluto la citta' col maggior numero di esuli e discendenti), a scapito della gente del posto che emigra in massa, visto che l'Italia, ritornando, ovviamente fa chiudere le industrie, il porto (ricchezza di Trieste, sviluppatasi sotto l'Austria e affossata dall'Italia) e a governare la citta' mette quasi solamente gente di fuori.
    I politici itagliani fingevano e fingono tutt'ora di ascoltare le richieste degli esuli che menano per il naso facendo propaganda antislavocomunista e facendosi votare, mentre si liberano di decine di migliaia di Triestini (che votavano prevalentemente indipendentista ed erano Austriacanti, specialmente dopo aver visto a che aveva portato l'itaglia).
    Da notare che per i triestini non c'era lavoro ma per mezzo meridione d'italia invece si' e negli stessi anni a Trieste si importano militari e burocrati a pioggia dal profondo Sud (che voteranno ovviamente tricolore), spesso piazzandoli nei posti di comando.

    Microstoria presente:

    A tutt'oggi (2010) a Trieste sopravvive fortissima la retorica del tricolore, con i morti del '18, i barbari slavi che attentano alla madre patria, il comunismo sanguinario alle porte e cazzate del genere. Se non sei dei loro, carriera non fai, in nessun campo.
    Il giro clientelar-itaglione messo in piedi in cinquant'anni e' fortissimo e i posti chiave li occupano quasi tutti dei non-triestini.
    La cosa buffa e' che siamo pieni di meridionali che ci vengono a spiegare come gli sloveni e i croati vanno tenuti alla porta e che Trieste e' italianissima, anche se nel 99% dei casi manco sapevano dove fosse, prima di arrivarci.
    Inutile dire che la Slovenia (e adesso pure la Croazia da un po') e' uscita alla grande dal comunismo ed e' un paese cento volte piu' pulito, civile ed efficente del meridione d'Italia, basta vedere le differenze nel PIL e i dati statistici e vista la posizione di TS i nostri partner piu' logici sono l'Austria, la Slovenia, la Croazia......l'Alpe Adria insomma. Che guarda caso la Lega non vuole.
    E inutile dire che il porto e' ancora un ammasso di rottami, le industrie mettono in cassa integrazione, si assumono solo amici di amici. In tutto questo, la Lega di Trieste (il partito della gggente) non ha mai aperto bocca, accontentandosi di mangiare gli avanzi che gli gettavano i loro piu' potenti alleati.

    Fate voi cosa converrebbe agli abitanti di Trieste, basta fare due piu' due.....

    Mi scuso per la lunghezza, ma volevo essere il piu' chiaro possibile.
    Buona Pasqua e auguri indipendentisti.
    Hai ragione, Trieste è ridotta ad autentico avamposto di italianità,
    Ho constatato proprio ieri quanta immondizia c'è nel sito
    dell'Arco di Riccardo, centro città e uno dei luoghi più visitati.
    Trieste è trasandata: Palazzo del Governo e quelli delle Assicurazioni
    a parte il resto della città è in decadenza.

 

 
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