Iraq: il capo della polizia ucciso sul luogo della strage di Mosul

Il capo della polizia della provincia irachena di Niniveh ha perso la vita in un attacco suicida a Mosul, mentre stava effettuando un sopralluogo sul sito dell'attentato dinamitardo contro un palazzo avvenuto il giorno precedente nella stessa città, e che aveva causato la morte di trentasei persone, fra cui numerose donne e bambini.

Secondo quanto hanno riferito fonti delle forze di sicurezza, il kamikaze si è avvicinato al generale Salih Mohammed Hassan Atiya al-Joubouri e ha azionato il giubbotto esplosivo. Joubouri è stato investito in pieno dall'onda d'urto, riportando lesioni gravissime ed è morto durante il trasporto d'urgenza all'ospedale. Insieme a lui hanno perso la vita un altro ufficiale e una delle guardie del corpo; cinque persone sono rimaste ferite.

Il bilancio dell’esplosione dell’edificio, nella cui area si trovava Joubouri per le operazioni di ricerca di vittime e sopravvissuti, appare destinato a peggiorare ulteriormente. Si tratta del più grave attentato portato a termine a Mosul da diversi anni. Secondo il Comando Usa di Baghdad, la responsabilità è da imputarsi alla sezione irachena di 'al-Qaedà, così come l’uccisione del generale. Sulla città, situata circa 390 chilometri a nord della capitale, è stato imposto il coprifuoco.