Il 2007 è stato per la Cina un altro anno d'oro. La crescita ha raggiunto il suo punto più elevato da 13 anni a questa parte. I dati sono stati resi noti dall' Ufficio Centrale di Statistica.

Vediamo:

il PIL sale dell'11,4 per cento rispetto al 2006

la PRODUZIONE INDUSTRIALE segna un più 18,5%

gli INVESTIMENTI FISSI s'impennano di un altro 24,8% guidati dalle performance nel settore immobiliare + 30,2%

l'IMPORT-EXPORT migliora del 23,5%. Le ESPORTAZIONI del 25,7 e le IMPORTAZIONI del 20,8%

Il REDDITO PRO CAPITE della popolazione urbana è mediamente di 13,786 yuan all'anno (1400 euro circa) e va su del 17,2%. Quello della popolazione rurale è di 4.140 yuan (4200 euro), il 15,4% in più. Il divario città-campagna si fa sempre più acuto.

La DISOCCUPAZIONE ha un tasso del 4 % lo 0,1% in meno rispetto al 2006

L'INFLAZIONE schizza al 4,8%, il 3,3% in più ma negli ultimi due mesi ha toccato il + 6,5 e il + 6,2%.



Che cosa ricavare da questi dati?

1) La Cina ha pressochè affiancato la Germania come volume di ricchezza prodotta: 24,7 trilioni di dollari contro 25,39. Il sorpasso non c'è stato solo perchè l'euro si è rivalutato nei confronti del dollaro

2) Il 2008, concordano gli economisti cinesi, regalerà ancora una crescita a doppia cifra ma le preoccupazioni di una corsa troppo veloce permangono. Lo ha detto a chiare lettere il direttore dell'Ufficio di statistica. I problemi sono: il rialzo dei prezzi (storicamente in Cina la crescita dell'inflazione genera instabilità sociale), la campagna che perde ulteriore terreno rispetto alla città, meccanismi "istituzionale e burocratici ancora da risolvere"

La Marcia continua e non è oro tutto ciò che luccica. Però se il motore Usa dell'economia mondiale dà segni di rallentamento vistosi, quello cinese pare reggere all'urto dei contraccolpi. Il governo resta comunque prudente: il rischio di finire fuori giri è reale.