Partiti delle autonomie: conservatori più della destra

[NoNickName (POL)]

Da corriere.it

AUTONOMIE - Il primo colloquio odierno nello Studio alla Vetrata è stato con il gruppo Autonomie libertè democratie. Prima di lasciare il Quirinale Carlo Perrin e Roberto Nicco hanno spiegato la loro contrarietà allo scioglimento delle Camere.
«Siamo contrari - ha detto Nicco - all'interruzione della legislatura. Il momento è particolarmente delicato. Abbiamo detto al Capo dello Stato che serve un momento di pacificazione per ridare fiducia ai cittadini. Occorre avviare un dialogo costruttivo tra le forze politiche con l'obiettivo di dare vita ad un governo che affronti la revisione della legge elettorale, le riforme istituzionali essenziali e alcune misure sul piano economico e sociale necessarie in questo particolare momento».
SVP - Successivamente ad incontrare Giogio Napolitano sono stati i rappresentanti della Sudtirolen Volkspartei (SVP). Al termine dell'incontro, il portavoce Sigfried Brugger ha ribadito il no alle elezioni anticipate «che non risolvono i problemi di sistema del Paese» ed il sì «ad un governo di transizione impegnato nella realizzazione di una nuova legge elettorale e nella risoluzione dei problemi più urgenti: un esecutivo sul modello del governo Ciampi nel 1993».

Alla grande. Due partiti autonomisti che si rifiutano di tornare alle urne, e invece si preoccupano di modificare la leggere elettorale, ultimo pensiero del loro e di tutto l'elettorato.
Bravi.

[Bèrghem]

se mi interessassero le elezioni politiche itaglione ( a te interessano?)
sarei anch'io per una completa riforma della legge elettorale.

Sì infatti, aldilà di tutto la porcata è proprio degna di un paese quale l'itaglia, uno scempio mai visto scritto infatti su mandato di gentaglia - democristiani - da uno che non si può definire incompetente, bensì si tratta di uno lautamente pagato da roma e scientificamente addetto (con la sua setta) al mantenimento della schiavitù dei nostri popoli. Altrimenti non avrebbero affidato a lui la scrittura di tale porcellum, Jotsecondo docet.

[Mitteleuropeo]

Brugger ha in testa solo i soldi di Roma e non la Libertà del Popolo sudtirolese: è l'espressione della borghesia locale con la villa a Deutschnofen o Teisen, che va a lavorare a Bozen e poi si ritira alla sera tra campanile e gerani sul balcone.

[.tojo.]

Brugger ha in testa solo i soldi di Roma e non la Libertà del Popolo sudtirolese: è l'espressione della borghesia locale con la villa a Deutschnofen o Teisen, che va a lavorare a Bozen e poi si ritira alla sera tra campanile e gerani sul balcone.

Appunto per quello è da tener in grande stima: ha fatto più lui e il suo partito "standosene tra i gerani" che tutti gli altri partiti autonomisti in giro... Almeno in Sud Tirol stan bene e fan quel che vogliono!

[jotsecondo]

Certamente i due partiti autonomisti sono contrari alle votazioni.

Per molti decenni nella Valle d’Aosta ha regnato l’Union Valdotein.
Poi alle ultime votazioni (2006), l’Union ha perso, anche per colpa propria, avendo ultimamente governato in regione un po’ troppo allegramente.

Presa la batosta adesso l’Union Valdotein, priva di parlamentari, ha rinserrato i ranghi, e si presume che ritornerà a vincere, anche perché gli attuali parlamentari si sono appoggiati troppo alla sinistra. Ed oggi chi è con la sinistra, viene bastonato.

Se cambia il regime in Val d’Aosta, cambia anche la possibilità di presentasi con il simbolo alle votazioni europee del 2009 .

Ecco perché gli attuali autonomisti in Val d’Aosta hanno paura di perdere e pertanto non vogliono le votazioni.

Per la SVP la situazione è un'altra. Prima si sono appoggiati troppo alla sinistra e pertanto sono problemi, e con l’avvento della destra potrebbe forse verificarsi una diminuzione di agevolazioni.
Inoltre se si va a votare con la legge derivante dal referendum, non potendovi più essere degli apparentamenti, si creerebbe il pericolo di avere meno parlamentari.
Non parliamo poi se si applica la legge tanto cara al Console di roma ed al Cavaliere che potrebbe minacciare l’esistenza della SVP nelle istituzioni romane.

[Mitteleuropeo]

Almeno in Sud Tirol stan bene e fan quel che vogliono!

Che hanno soldi, è fuori di dubbio. Però sono vittime di un'italianizzazione strisciante, che non sfugge a chi desidera ritornare alla madrepatria (p.es. Südtiroler Freiheit). Anche gli italiani d'Istria che sono scesi a comprome$$i con i titini stavano abbastanza bene, ma dalle nostre parti, almeno, sono visti con qualche sospetto.
Il futuro del Sudtirolo può solo essere "Los von Rom"