CAGLIARI, 3 FEBBRAIO 2008, ORE 10. BASILICA DI N.S. DI BONARIA
SOLENNE BEATIFICAZIONE PRESIEDUTA DAL CARD. JOSE' SARAIVA MARTINS, PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI.
LA STORIA
Nella memoria della città di Cagliari, che la venera come santa della carità, suor Nicoli è legata soprattutto a is piccioccus de crobi. Con questo nome, nella prima metà del secolo XX, venivano chiamati i ragazzi che, senza casa e senza famiglia, vagavano tra le viuzze del porto e del mercato per conquistarsi un boccone di pane con i servizi di facchinaggio che offrivano ai borghesi della città, mediante un caratteristico strumento di lavoro: la cesta (sa crobi). La notte poi, abbandonati a se stessi, la passavano avvolti in giornali sotto i portici o nelle grotte della città. Suor Nicoli ne soccorse a centinaia all'Asilo della Marina dove era superiora; non li estraniò dal loro habitat, ma li accolse, li istruì e preparò ad un lavoro dignitoso, insegnò loro la dottrina cristiana predisponendoli a ricevere l'Eucarestia, ribattezzandoli col nome "Marianelli", cioè i monelli di Maria.
Era nata a Casatisma, in provincia di Pavia, il 18 novembre 1863. La sua famiglia la educò all'amore di Dio e all'amore dei poveri. Per tutta la sua vita questi saranno i suoi due grandi amori.
A vent'anni entrò tra le Figlie della Carità e l'anno successivo fu inviata in Sardegna come insegnante nelle scuole magistrali, presso il Conservatorio della Provvidenza. Appena trentenne fu colpita da TBC polmonare che lentamente la consumerà nei successivi trent'anni di vita. Anni che furono straordinariamente intensi. A 36 anni fu nominata suor servente all'Orfanotrofio di Sassari: una istituzione che con lei fiorì di opere in favore delle giovani e dei poveri di ogni genere. Nel 1910 è nominata Economa Provinciale a Torino e, 18 mesi dopo, fu scelta come Direttrice del Seminario per formare le giovani che entravano in Comunità.