Parole di una cattolica odiata dai cattolici (dalle gerarchie come la base), ma anche dagli ebrei. A mio avviso aveva messo il dito sulla piaga, da studiosa seria e preparatissima.
“Forse presso diversi popoli (India, Egitto, Cina, Grecia) ci sono state Scritture sacre rivelate allo stesso titolo delle Scritture giudaico-cristiane. E forse alcuni dei testi giunti fino a noi ne sono frammenti o echi […]. L’estrema importanza attuale di questo problema deriva dall’urgenza di porre rimedio al divorzio tra la civiltà profana e la spiritualità nei paesi cristiani, divorzio che esiste da venti secoli e si fa sempre più grave. La nostra civiltà non deve niente a Israele, e ben poco al cristianesimo; essa deve quasi tutto all’antichità precristiana […]. Finché questa antichità e il cristianesimo resteranno impermeabili l’una all’altro, lo saranno allo stesso modo la nostra vita profana e la nostra vita spirituale […]. La mitologia greca è piena di profezie”.
Simone Weil