che si sarebbe sgonfiata immediatamente(quindi a partire dal Riesame che ha ampi poteri di MERITO)?
Ebbene,allo stato attuale non solo il tribunale del Riesame di Napoli ha confermato l'intero impianto accusatorio a carico della Lonardo Mastella,ravvisando i gravi indizi di colpevolezza e sostituendo la misura solo per esigenze cautelari,ma lo stesso Riesame ieri ha confermato TUTTI gli arresti del GIP a carico degli altri indagati in questa vicenda.
E le televisioni su questa notizia hanno taciuto
LEANDRO DEL GAUDIO Nessuno sconto dal Tribunale del Riesame di Napoli. I giudici della decima sezione confermano lo stato detentivo per i due assessori regionali Udeur e per il capogruppo campano del Campanile: restano agli arresti domiciliari Andrea Abbamonte e Luigi Nocera e il leader udierrino Fernando Errico. Il Riesame conferma le esigenze cautelari per il livello più alto dal punto di vista politico amministrativo dell’inchiesta sammaritana che ha colpito il partito dell’ex guardasigilli Clemente Mastella. Il collegio - presidente Maria Rosaria Cosentino, giudici Annalisa De Tollis e Michele Mazzeo - ha dunque respinto le istanze della difesa, accogliendo la posizione del pm di Napoli Francesco Curcio (che indaga col procuratore Lepore e all’aggiunto Maddalena). Napoli aveva chiesto la conferma degli arresti domiciliari. Quello del Riesame è un provvedimento destinato a perdere efficacia nei prossimi giorni, tre o cinque febbraio, vista la dichiarazione di incompetenza del gip sammaritano Francesco Chiaromonte. Intanto, la Procura di Napoli sta giocando le sue mosse: ieri ha indirizzato le proprie conclusioni al gip di Napoli, dove il fascicolo Mastella verrà affidato in modo automatico con il criterio del computer. Un’assegnazione che in genere viene eseguita dal numero due della sezione, la vicecoordinatrice Silvana Gentile, sul quale va fatta una precisazione. Che porta la voce del capo dei gip napoletani, il presidente Renato Vuosi, intercettato al telefono mentre parla con uno degli indagati Vincenzo Lucariello. La telefonata è stata inserita nell’ordine di custodia cautelare a carico di Sandra Lonardo Mastella e degli altri indagati, ma non ha rilievo penale. Spiega Vuosi: «Ho conosciuto Lucariello quando lavorava presso la Procura generale. Una mia telefonata è stata inserita nell’ordinanza e mi sarei astenuto dal considerare il fascicolo, che tra l’altro viene assegnato in via automatica». Questa mattina, dunque, si conoscerà il nome del gip chiamato a valutare eventuali esigenze cautelari a carico della presunta associazione per delinquere targata Mastella. Si parte dall’obbligo di dimora imposto dal Riesame a carico del presidente del consiglio regionale Lonardo. Un «esilio» destinato a decadere tra lunedì e mercoledì, che ha indotto la moglie dell’ex guardasigilli a scrivere un «memoriale» sulla sua vicenda giudiziaria: «Si tratta di pagine scritte col cuore - spiega alle persone che le hanno fatto visita - ma anche di tanta amarezza per il dolore che ho subito in questi giorni». Intanto, il suo legale - il penalista Titta Madia - ha presentato un’istanza al gip per consentire alla Lonardo di presiedere la principale assemblea campana. Impossibile sbilanciarsi su quali saranno le richieste del pm Curcio al gip. Si può ipotizzare che la Procura napoletana si sia attenuto a quanto chiesto al Riesame, vale a dire la revoca dei domiciliari per Lady Mastella e la conferma per i due assessori. È di ieri il deposito da parte del pm dell’interrogatorio di Gianfranco Nappi (capo della segreteria di Bassolino), un verbale che si aggiunge a quello dell’assessore regionale Angelo Montemarano. L’inchiesta ipotizza l’esistenza di un’associazione per delinquere. I due assessori avrebbero costretto il governatore Bassolino ad assicurare la nomina a Commissario di Asi di Benevento ad una persona - Luigi Abbate - indicata da Mastella. Una richiesta sostenuta con una precisa strategia di ostruzionismo politico in giunta e con lo spauracchio di una campagna stampa aggressiva contro Bassolino sull’emergenza rifiuti. Intanto il Riesame, a quanto si è appreso, ha fissato per il 13 febbraio prossimo l’udienza per esaminare alcune istanze di applicazione di misura cautelare (tra cui alcuni provvedimenti interdittivi), che non erano stati accolti dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, revocati invece i domiciliari a Provitera, difeso dal penalista Lucio Cricrì
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