Negli ultimi mesi non si è parlato d'altro e dopo la caduta di Prodi il dibattito si è ulteriormente intensificato, ma è chiaro a tutti che la legge elettorale è un argomento tabù visti gli interessi contrapposti tra grandi e piccoli partiti: c'è chi propone bozze finto-tedesche come i piccoli partiti o chi invece vorrebbe un premio di maggioranza stile legge Acerbo per governare da soli, chi pretende sbarramenti su misura, chi non ne vuole proprio e chi più ne ha più ne metta; la sostanza è che un accordo in tal senso sembra impossibile, speriamo di essere smentiti dai fatti. La cosa certa è che sarà un'impresa titanica eliminare il potere di ricatto dei piccoli partiti, ulteriormente rafforzato dalla legge proporzionale "Porcellum" di Calderoli del 2006. Il guaio è che al posto di andare avanti verso governi forti e stabili si sta tornando agli esecutivi sottoposti al volere dei piccoli partiti; ricordiamo che in quasi tutta la prima repubblica la Democrazia Cristiana è sempre stato il primo partito alle elezioni politiche, ma la legge proporzionale la costrigeva comunque a cercare accordi coi partituncoli visto che nemmeno Moby Dick ha mai superato il 50% (il risultato massimo è stato l'ottenimento del 48% dei consensi nelle gloriose elezioni del 1948, dove il fronte rosso fu sonoramente sconfitto da De Gasperi grazie al lavoro costante di Luigi Gedda). Questo ha dato certamente alla DC l'opportunità di rimanere al governo e di effettuare riforme importantissime come quella agraria, l'estensione della pensione a tutti i lavori oltre a quelli dipendenti, la costruzione di moltissime case popolari, la creazione delle Regioni, la nazionalizzazione dell'Enel, l'istituzione della scuola media obbligatoria, la creazione statuto dei lavoratori, la promozione di un'equa tassazione, senza contare che l'Italia era presenza fissa nel G6 ed era stata insieme alla Germania e alla Francia la costruttrice del primo embrione di UE, allora limitato alla libera circolazione del carbone e dell'acciaio. Nonostante questi risultati, la scarsa stabilità degli esecutivi non ha permesso un'adeguata lotta al debito pubblico, che dagli anni '80 è esploso in modo incontrollato. E' quindi necessario procedere verso una legge maggioritaria pura (e non farlocca come il Mattarellum che nascondeva la furbesca quota proporzionale) perchè l'Italia ha bisogno di governi omogenei e forti, di azioni incisive e soprattutto di meno partiti. L'errore della DC è stato quello di non passare subito ai collegi unimonimali quando poteva, adesso speriamo che i grandi partiti non si facciano infinocchiare dalle attuali proposte di Bianco e di Vassallo: e se ci dovessero cascare che non si lamentino dei piccoli partiti e della scarsa governabilità.