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  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da matrix82ct Visualizza Messaggio
    io sapevo che il film era stato ispirato a un documentario (posso sbagliare)
    non sbagli:
    Sex in a cold climate (UK 1998) un documentario-denuncia sulle magdalene in Irlanda.

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da Ladybug Visualizza Messaggio
    non sbagli:
    Sex in a cold climate (UK 1998) un documentario-denuncia sulle magdalene in Irlanda.
    si, poi ho approfondito un po'.

    il regista è rimasto molto colpito da quel documentario e ha incontrato le protagoniste.

  3. #13
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    mha......... tu dici solo di una cosa che disse il regista.
    30 agosto 2002 - Conferenza stampa
    Peter Mullan - Intervista al regista di "Magdalene"
    di Valerio Salvi

    È la volta dell'attore Peter Mullan, giunto qui a Venezia in veste di regista con il suo "Magdalene" seriamente candidato alla vittoria finale.

    Questo film è autobiografico o comunque riprende delle esperienze personali?
    Si, è evidente. Non lo posso considerare strettamente autobiografico, piuttosto tratta di vicende che sono accadute intorno a me. Io sono cattolico, o meglio mia madre mi ha consegnato alla chiesa quando avevo due settimane di vita; mio padre era alcolista e quando mi è capitato di vedere un documentario sulle case "Magdalene" ho subito capito cosa significhi essere prigionieri a livello mentale.
    Quando ero piccolo ho lavorato per una suora irlandese che ci chiedeva sempre di pregare, ma che era una delle persone più crudeli che abbia mai conosciuto, pur avendo un sorriso che definirei da cherubino. Il lato "cattivo" della Chiesa è la sua assenza di dubbi su ciò che è giusto o sbagliato, sono convinti di essere benedetti da Dio. La suora in questione non capiva che era crudele, vedeva la compassione come una debolezza. Questo è il vero problema della Chiesa, ha dimenticato la compassione e dovrebbe riconsiderare ciò che ha fatto nel XX secolo (e ciò che sta facendo ora) e magari chiedere scusa.
    questo è quello che disse qui

  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da Soldato del Re Visualizza Messaggio
    non é ispirato a null'altro che alla fervida fantasia.
    Cioe' alla religione?


    kidding...

  5. #15
    DonCamillo
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    Magdalene: una mistificazione storica da Leone d'Orocatlab Scrive "di Assuntina Morresi

    Si intitola “Kathy’s real story” e uscirà il prossimo 12 ottobre, (ed. Prefect Press, 224 pagine): Herman Kelly, giornalista irlandese ed editorialista del The Mail on Sunday, lo ha scritto per smascherare e demolire “una colossale mistificazione”, quella raccontata nel film “Magdalene”, premiato con il Leone d’oro al Festival di Venezia nel 2002.



    Il film si rifaceva al libro “Kathy’s story”, di Kathy O’Beirne, una cinquantenne irlandese che con le sue 350.000 copie vendute aveva fatto indignare il mondo intero denunciando la violenze anche sessuali subite da suo padre, e soprattutto i terribili abusi di 14 anni passati in una delle “Magdalen Laundries”, letteralmente le “lavanderie di Maddalena”, case di rieducazione gestite dall’ordine cattolico delle Suore di Nostra Signora della Carità, in cui ragazze problematiche e abbandonate dalle famiglie lavoravano come lavandaie. “L’ultimo istituto è stato chiuso nel 1996”, scrivevano con orrore i recensori del film, come se le inaudite violenze descritte fossero durate sempre, per tutto il tempo dell’ esistenza di questi istituti, e ne fossero parte integrante.

    E’ proprio questo il cuore del feroce attacco alla Chiesa: i – presunti - soprusi delle religiose cattoliche trasformate quasi in kapò non sono un’eccezione in una storia millenaria di costruttori di cattedrali, scuole, orfanatrofi ed ospedali, ma il paradigma di una Chiesa sostanzialmente corrotta, ipocrita e violenta, nella quale vicende come quella di ”Magdalene” sono tutt’altro che rare. La violenza sui deboli è ancora più ingiusta e insopportabile se avviene là dove ci si aspetta bontà e misericordia; il maligno è ancora più nero se lo si trova là dove si va a cercare il bene.

    Ma pare che la storia da cui è nato il film sia stata inventata di sana pianta da Kathy O’ Beirne, il cui nome non figura in nessuno dei registri delle Magdalen Laundries. Nel settembre dello scorso anno i media inglesi (ma dov’erano quelli italiani?) hanno dato gran risalto alla conferenza stampa della famiglia O’Beirne, con la quale sette fra fratelli e sorelle l’hanno pubblicamente sbugiardata.

    Sul Guardian, ad esempio, possiamo leggere le dichiarazioni di Mary O’Beirne: “Nostra sorella non è mai stata in una lavanderia o in una casa delle Magdalene, ma al St. Anne’s children home, a Kilmacud; all’ospedale psichiatrico di St Loman, alla prigione Mountjoy e alla Sherrard house, una casa per i senzatetto. I nostri genitori l’hanno portata al St. Anne per un breve periodo, quando aveva 11 anni, per i suoi problemi comportamentali. Nostra sorella non ha avuto un bambino [dopo uno stupro] a 14 anni, che lei dice essere morto a dieci. La rabbia e la frustrazione che abbiamo provato nel vedere nostro padre marchiato in tutto il mondo come un orribile stupratore è indescrivibile. Le accuse contro mio padre sono false […] Io non posso più andare a scuola con i miei bambini. Se si dicono bugie per tanto tempo, poi la gente ci crede. Vogliamo andare avanti e ricordare i nostri genitori. Sono stati buoni con noi”.

    La famiglia ha chiesto, invano, che il libro fosse ritirato dal commercio: la casa editrice si è rifiutata, spiegando che la storia è vera, e che l’archidiocesi di Dublino, interpellata in proposito, sostanzialmente non ha dato risposte. Alla richiesta di prove documentate sull’esistenza del bimbo dato alla luce dalla O’Beirne, e sul periodo trascorso alle Magdalene, l’editore però si è rifiutato di rispondere.

    Non solo: sono spuntate tre testimoni, ospiti anch’esse della Sherrard House insieme a Kathy O’ Beirne, per ben tre anni, in un periodo in cui, secondo il suo libro, la ragazza doveva essere alle Magdalene. “Kathy non ha mai avuto bambini, non ha mai parlato di avere avuto bambini, e neanche una volta di essere stata in una casa delle Magdalene. Questa storia è una totale follia” dichiara una di loro, Angela, al Sunday Times, mentre un’altra, Mary Lavin, ricorda che Kathy era solita scrivere storie della vita di ragazze che veniva conoscendo.

    L’autrice del best seller che ha ispirato il film pluripremiato conferma che la sua storia è vera, mentre le suore incriminate hanno chiesto un’indagine al Dipartimento di Giustizia, in vista di una probabile azione legale. Sicuramente all’uscita del libro si riparlerà del caso, almeno in Irlanda e in Gran Bretagna, e si vedrà se anche stavolta, come per tanti altri casi di religiosi cattolici irlandesi, le suore diffamate risulteranno innocenti.

    Il regista di “Magdalene”, Peter Mullan, in un’intervista all’Espresso dichiarò: “da molti anni il papa è impegnato a chiedere perdono per i crimini commessi dalla Chiesa. Dal genocidio degli indios perpetrato in nome di Dio, allo scandalo dei preti pedofili. Ma finora non ha fatto parola delle Case Magdalene. Chissà che questo film non lo aiuti a ricordare".

    Chissà che il libro di Herman Kelly sulla vera storia di Kathy O’ Beirne non lo aiuti a pensare. Aiuti lui e tanta stampa italiana che – tranne la solitaria eccezione di Avvenire, che ha pubblicato la notizia lo scorso 12 agosto – dopo le recensioni trionfali del film e il dito puntato contro la Chiesa, ha tralasciato di raccontare tutto il resto.


    FONTE: loccidentale.it, 23 Settembre 2007"

  6. #16
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    Poiché lo stesso Mullan dice di aver tratto il film dal film documentario di Steve Humphries "Sex in a cold climate", prendiamo atto di ciò.
    Questo non toglie che Mullan abbia romanzato la storia, per sua stessa ammissione, con altri particolari derivati esclusivamente dalla sua fantasia. Alcune donne hanno testimoniato di aver ricevuto violenze di vario genere? Ho detto in un altro 3D di non voler neanche mettere in dubbio questo fatto. Quello di cui dubito sono le DIMENSIONI di questo fenomeno.

    1) Quanto a Kathy O'Beirne, non è che forse l'autrice voleva cavalcare l'onda dell'assonanza onomastica con una scrittrice irlandese molto nota, la quasi omonima Kate O'Brien (morta nel 1974) che ha scritto, tra gli altri, il romanzo "Terra di spezie" (Land of Spices) che parla proprio di una storia di omosessualità femminile in un riformatorio di suore? Un romanzo che, al pari del suo, l'autrice fa passare per pseudo-autobiografico?

    2) Diverse fonti riportano inoltre che 30 mila donne sono state detenute nelle case-lavanderia della Maddalena. A questo punto la mente pensa
    subito a 30 mila vittime violentate o stuprate, mentre si sta parlando solo dell'entità del fenomeno della rieducazione. Dovremmo dunque
    chiederci come mai in Irlanda ci sia stato tanto bisogno di questi riformatori, gestiti per conto del Ministero della Giustizia irlandese dalle religiose.
    Evidentemente era molto alto il livello di disordine morale raggiunti negli anni '60 grazie all'esplosione di quello che in Italia sarà il sessantotto:
    femminismo, ribellione alla religione, sesso libero, con i vari ingravidamenti e scandali provocati in seno alle famiglie di una nazione che è sempre
    stata profondamente cattolica (nel film "Nel nome del padre" ambientato in Irlanda, si vede come il giovane Gerry Conlon viva, proprio agli inizi
    degli anni '70 in modo disordinato: si arruola nell'Ira, ruba, poi va a vivere in una comune, fino a quando non viene arrestato). Molti nostri giudizi risentono della scarsa conoscenza della storia irlandese e delle possibili osmosi con il puritanesimo di larga parte del credo protestante del vicino Ulster.

    3) Ci sono anche parecchi studi sui deleteri effetti psicologici che la detenzione (ho letto le interessanti considerazioni di una studiosa qui) può avere anche sulle molte persone coinvolte nell'opera di rieducazione. Se vi sono vocazioni non sincere (e in ogni epoca ce ne sono), le debolezze umane vengono fuori.
    Molte donne ospiti delle 'Magdalene' hanno visto il film di Mullan. Alcune hanno detto di aver ricevuto violenze superiori a quelle indicate nel film (stando alle testimonianze, pochissime), ma molte altre hanno dichiarato che la violenza del film era decisamente esagerata e irrealistica.

    4) Mi si consenta di citare un paragone storico con un altro frangente in cui i religiosi hanno funzionato da "braccio operativo" del potere temporale. Si tratta dell'Inquisizione spagnola, sul finire del '400. Quell'istituzione, a malincuore concessa dai pontefici di allora ai reali di Spagna, divenne ben presto un potere completamente staccato dalla Chiesa di Roma e non più soggetto al suo controllo. Difatti, i più grandi abusi, spesso rimbalzati dalla propaganda anticattolica, riguardano quasi esclusivamente l'inquisizione spagnola (nata per risolvere il problema dei conversos, gli ebrei falsamente convertiti al cristianesimo) e non quella romana.
    Anche le "Magdalene Laundries", 'concessionarie' del Governo per la rieducazione femminile in una fase tormentatissima della storia irlandese, peccarono per eccesso di zelo, per compiere al meglio la loro missione. La storia doveva insegnare che quando lo Stato vuol piegare la funzione dei religiosi ai suoi scopi, qualcosa va storto. Ricordate che coloro che volevano eliminare gli eretici nel tardo medioevo erano soprattutto i regnanti, perché si trattava di una misura di ordine pubblico (leggete "Morte
    dell'Inquisitore" del pur polemico Sciascia, si capisce benissimo che a volere la morte dell'eretico era il Vicerè di Sicilia). Chi sta al potere non vuole torbidi, vuole conservare l'ordine.

    Cosa deve fare dunque la Chiesa? Scusarsi, dice qualcuno.
    Già fatto.
    Lo ha fatto, con una tempestività encomiabile, una rappresentante delle dirette interessate: suor Breeg O'Neill, la quale, a nome dell'Ordine della Misericordia, ha letto il 5 maggio 2004 un comunicato stampa nel quale chiede scusa alle vittime delle violenze subite (si parla di un ordine di centinaia, mi pare, non di 30 mila) e sebbene, dice suor O'Neill, "questa dichiarazione potrà essere considerata insufficiente e tardiva, noi la facciamo egualmente nella speranza che sia una tappa supplementare nel lungo processo di guarigione delle sofferenze che la nostra congregazione ha provocato".

    A questo punto voglio essere poco originale: qua non si parla di morti ammazzati. Richieste di scuse ai familiari delle vittime del comunismo o del terrorismo?

  7. #17
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    Predefinito Re: PREMIO BUFALA ANTICATTOLICA 2007 ASSEGNATO A.... Magdalene!

    Tutte le Leggende nere sulla Chiesa:

    TUTTE LE LEGGENDE NERE SULLA CHIESA - Raccolta Completa
    IN PALESTINA È GENOCIDIO! ROSA E OLINDO LIBERI SUBITO!
    FUORI DALLA NATO! FUORI DALLA UE! BASTA ECOFOLLIE GREEN!


    “Sorgi, Dio, difendi la tua causa.”
    "Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli…"


 

 
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