ciao. Non sono un grande esperto di questioni inerenti il paganesimo (sopratutto se rapportato ai giorni nostri). Ho letto Evola, Guènon ed altri autori che,nel bene o nel male, hano dato un contributo alla definizione di questo orientamento (pur sapendo che esistono centinaia di interpretazioni)
Ora vorrei sapere come il pagano (o i pagani) considera e vive la routine, come la affronta o come la supera. Routine intesa come meccanizzazione della vita umana, alienazione e anomia.
grazie