Dal MATTINO di oggi, articolo di Vittorio Raio:
Eh ... sì ... ce ne eravamo accorti proprio tutti ... il Napoli e' decisamente Blasi-dipendente e Gargano da solo non basta ... Bogliacino poi e' tutt'altro tipo di giocatore mentre per carita' di Patria non vi diro' cio' che penso di Montervino e Dalla Bona .... speriamo solo che Pazienza, come tutti speriamo, si dimostri concretamente la reale soluzione al problema!Blindato Blasi il portafortuna
Con il mediano in campo conquistati 23 punti: il Napoli vuole riscattarlo
Può un calciatore cambiare volto ad una squadra? Verrebbe da rispondere che solo Maradona, e forse pochissimi altri, sono stati in grado di farlo. Eppure senza essere Maradona e senza avere qualità da fenomeno, Manuele Blasi condiziona il rendimento del Napoli. Non è un’idea o il pensiero di chi frequenta il mondo del calcio, ma il dato oggettivo che emerge dando uno sguardo alle statistiche della squadra di Reja. Quando c’è Blasi e quando non c’è. In 21 gare di campionato, 14 presenze e 7 assenze dovute quattro ad infortuni e tre a squalifiche. Questi i numeri che determinano un diverso rendimento degli azzurri quando il guerriero può essere schierato dall’allenatore. Con Blasi in campo, in 14 incontri il Napoli ha ottenuto 6 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte con una media punti di 1,6. Senza di lui, in 7 partite, quasi un disastro: 1 vittoria, 1 pari e ben 5 sconfitte con una media punti che scende vertiginosamente: 0,5. Dunque, esiste un Napoli con Blasi e un Napoli senza Blasi. Innanzitutto va sottolineato che, al di là dell’indubbio valore del centrocampista in comproprietà con la Juventus, appare evidente che gli azzurri hanno bisogno di due interdittori al centro e non del solo Gargano che più volte è andato in confusione, sbagliando anche facili appoggi, quando non ha avuto al fianco Blasi. Ciò premesso, è indiscutibile che quando a Reja viene a mancare Blasi se ne accorgono tutti, anche la classifica. Perché è uno che corre per due; perché aggredisce il pallone e l’avversario un po’ ovunque; perché più volte va in raddoppio; perché le sue catteristiche si sposano bene con quelle di Gargano che ne trae giovamento. Non capita spesso che un calciatore diventi un beniamino dei tifosi senza essere un attaccante, senza segnare tanti gol. Blasi ha conquistato la gente senza realizzare una sola rete. Vengono ammirati il suo ardore, il suo spirito di sacrificio, il suo attaccamento alla maglia e alla causa. Sabato sera, quando nel secondo tempo si è leggermente infortunato al capo, restando a terra per qualche secondo, tutto il San Paolo ha urlato il suo cognome. In quel «Blasi-Blasi» c’era il segno tangibile dell’affetto per il nuovo guerriero che quanto a grinta nulla ha da invidiare al mitico Salvatore Bagni. Cosa farà il Napoli quando, probabilmente molto prima di giugno, dovrà discutere della sua comproprietà con la Juve, un club che si sarà pentito di averlo dato al Napoli considerando quando Manuele sta facendo in azzurro? «Blasi vuole restare a Napoli», disse un mesetto fa Davide Lippi, procuratore del centrocampista. De Laurentiis è stato chiarissimo: «I calciatori migliori il Napoli li acquista, non li vende, non li cede». Dunque, il futuro di Blasi si tinge sempre più di azzurro.
Comunque se il Napoli non riscatta Blasi vuol dire che s'e' bevuto il cervello!
Hola!