Originariamente Scritto da
Eugenius
Nel caso di Papa Onorio il problema non si pone visto che si tratta di lettere private. In una lettera privata il Papa può anche sbagliare, visto che il più delle volte parla come dottore privato. Non era eretico, ma le sue lettere private non hanno combattuto l'eresia come si doveva fare. Lo Zoffoli ha perfettamente ragione. Volevo comprare il suo libro, ma non sono riuscito a trovarlo
Quando però il Papa con la sua autorità promulga un testo di una Liturgia, le cose cambiano e parecchio. Il testo della Liturgia fa parte delle leggi universali - il Rito Romano può essere considerato come universale - che sono di per se esenti da errore. Ha ragione l'articolista a dire che la nuova preghiera per gli ebrei è di per sé esente da errore, che non è “intrinsecamente cattiva”.
Ha del tutto torto a dire che lo stesso non si può dire per le preghiere N.O. e sulla sua personale interpretazione data al testo infelicemente ambiguo.
D'accordo con il fatto che la preghiera N.O. è molto ambigua, ma l'articolista dimentica il fatto che il testo della Liturgia è in sé stesso del tutto esente da errori visto che è stato approvato dal Papa.
Sia chiaro che il fatto che un testo sia esente da errori, non significa che sia il migliore in assoluto o il più prudente. Su questo ha ragione l'articolista.
Il testo della Liturgia non può essere assimilabile a quello di una lettera privata del Papa. La similitudine con il caso di Papa Onorio non si può fare quindi, non regge.
Fra l'altro o ha torto la teologia, anche preconciliare, che parla esenzione da errore nelle leggi universali, oppure il Rito Romano della Messa non è assimilabile ad una legge universale, oppure il Papa che ha approvato il N.O. non aveva l'autorità per farlo.
In qualunque caso queste conseguenze
logiche devono essere chiaramente giustificate in caso di adesione ad una di esse. Non si può scrivere un articolo come quello e passarle sotto silenzio.
Non si può scrivere 2+2 e non scrivere 4.
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Domine, non sum dignus, ut intres sub tectum meum: sed tantum dic verbo et sanabitur anima mea