La Formula 1 non è il Calcio! La Formula 1 ammette solo tifosi, quindi l'immondizia deve essere subito messa al bando, pena infangare questo nobile sport!
Durante i GP sono solito bere birra insieme ai tifosi tedeschi della McLaren e condividere lo spazio prato con tutti (!), quindi non inventiamoci cazzate e lasciamo a casa teppisti che possono sfogare altrove la loro frustrazione in quanto reietti della società civile!
Solidarietà a Lewis Hamilton.
Saluti
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Il caso: L’Inghilterra chiede sanzioni per gli ultrà di Barcellona
«Insulti contro Hamilton
togliete i Gp alla Spagna»
Lewis è sotto choc: «Che tristezza quei cori»
«Sono sorpreso e amareggiato per quanto è accaduto, proprio a me che adoro Barcellona»
MILANO — Non è assolutamente vero che Lewis Hamilton ha archiviato con fair play la vicenda degli insulti (anche a sfondo razzista) ricevuti sabato scorso a Montmeló, il circuito di Barcellona, durante i test con la McLaren. Il rispetto di stampo british verso i tifosi di Alonso, ultrà inclusi, il giorno dopo si è convertito in rabbia e tristezza. Un po’ perché il campioncino inglese è avvezzo ai cambi di opinione, un po’ perché i fatti — anzi i fattacci — sono stati davvero gravi e non era proprio il caso di lasciar perdere.
Comunque sia, ecco la versione aggiornata e — così sembra — definitiva, di Lewis da Stevenage: «Sono rimasto sotto choc — ha dichiarato al Times —, è stata una cosa molto triste dover sentire quel tipo di insulti. Oltretutto la Spagna mi piace molto e in particolare adoro Barcellona. Mi piace la città, mi trovo a mio agio sul circuito, uno dei tre che preferisco. Sono sorpreso e amareggiato: la gente spagnola con me era sempre stata molto cordiale. Non avrei mai pensato che potesse succedere una cosa del genere».
Urla becere, sfottò, insulti, giovani con la faccia dipinta di nero che si scagliavano contro di lui tutte le volte che transitava sotto la tribuna: è stato un pessimo vedere. Tant’è che con il passare delle ore la questione, lungi dal risolversi, è montata sempre di più. La federazione internazionale ha chiesto un rapporto dettagliato agli spagnoli e qualcuno all’interno della Fia ha lasciato intendere che quanto accaduto potrebbe mettere a rischio la presenza della stessa Spagna nella Formula 1. In sintesi: i due Gran premi, quello storico di Barcellona e l’inedito sul tracciato cittadino di Valencia (dove si correrà per la prima volta ad agosto), potrebbero essere cancellati nel futuro.
La federazione iberica ieri ha provato a metterci una pezza con un comunicato all’insegna della tolleranza zero, nel quale dà «la massima solidarietà a Hamilton e al Team McLaren», catalogando le ingiurie come «inaccettabili, incomprensibili e al di fuori della ‘‘traiettoria’’ di massima cordialità che è percorsa normalmente dai protagonisti dell’automobilismo».
Lo striscione: «Hamilton, parli troppo»
Servirà però qualcosa di più delle scuse ufficiali, anche perché a Londra non si danno affatto per intesi. La vicenda, infatti, ha già interessato l’area politico-diplomatica. Il ministro dello Sport inglese, Gerry Sutcliffe, ha rilanciato l’idea della punizione esemplare: «Quanto è accaduto non può non mettere a rischio l’organizzazione del Gran premio sul circuito di Montmeló: scriverò alla federazione internazionale per sapere quali provvedimenti intenda adottare. Scriverò anche al mio collega spagnolo e gli esprimerò tutte le nostre preoccupazioni in merito agli episodi di razzismo dei quali sono oggetto i nostri atleti: purtroppo, in Spagna non è la prima volta che uno sportivo britannico viene insultato».
Morale. Mai dire mai, in Formula 1. Dopo la stagione dei veleni della spy story, ci si augurava un’annata distesa. Ma a poco più di un mese dal via siamo già di nuovo nel pieno di un macello.
Flavio Vanetti
05 febbraio 2008
Fonte:
http://www.corriere.it/sport/08_febb...ba99c667.shtml