http://www.vicenzaperilpd.it/?p=227
Io condivido tutto, tranne l'ultima frase...
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per aprile non c'è tempo,secondo me tuttavia è da prendere in considerazione in futuro
io però proporrei delle primarie per decidere se è il caso di andare alle primarie oppure no.
che ne dite?
troppo poco tempo, in un futuro si, a questo giro il twmpo è "terannoooo" come dice Biscardi
ma come?
qui a bologna le primarie sono decise, almeno così riportano i giornali
vorrei andare al cesso
vado o no?
primarie!
Le primarie non si faranno. Ecco alcuni possibili canidati nelle liste (bloccate).
Oltre che allo scrittore anti-camorra offerto un seggio
al giornalista siciliano aggredito dalla mafia
Il Pd sogna il sì di Montezemolo
cerca Saviano e l'operaio Thyssen
di GOFFREDO DE MARCHIS
ROMA - Il principale obiettivo del Pd è quello che si chiama nel lessico elettorale lo sfondamento al centro. Che in poche parole vuol dire conquistare fette consistenti di elettorato dall'altra parte della barricata, cioè nel popolo del centrodestra. In questo senso Veltroni ha un nome in mente (e nel cuore) da corteggiare fino allo spasimo: Luca di Montezemolo. Il presidente di Confindustria è in cima alla lista di imprenditori, economisti, professionisti diciamo di frontiera da arruolare sotto le insegne del Partito democratico e inserire nelle liste elettorali per dare il senso di novità e di apertura. Di questo gruppo di potenziali candidati fanno parte Tito Boeri, Pietro Ichino, Mario Monti e per la parte femminile l'organizzatrice delle Olimpiadi di Torino Evelina Christillin e la manager Sabina Ratti, moglie dell'amministratore di Unicredit Alessandro Profumo.
Ma la caccia non è solo ai nomi conosciuti o già vicini al Pd. La vera caccia è a personalità rappresentative da strappare alla Cdl. È il caso della leader di Confindustria campana Cristiana Coppola, la giovane imprenditrice che ha ereditato dalla famiglia il Villaggio omonimo, un ecomostro che lei stessa ha deciso di abbattere. La Coppola è considerata vicina a Silvio Berlusconi, ma per lei il Pd ha già prenotato un posto in lista.
A un partito che vuole prendere più del 40 per cento non possono bastare le razzie nel campo avverso. Deve sfondare al centro e anche a sinistra. Per questo, sempre guardando alla Campania (e ai suoi tantissimi voti), Veltroni sta personalmente sondando lo scrittore Roberto Saviano. Saviano doveva essere sabato scorso a Palermo accanto al segretario del Pd e al ministro Amato per parlare di legalità. Ha declinato l'invito e certo Veltroni non l'ha colto come un segnale di disponibilità. A Saviano peraltro viene attribuita una simpatia per Rifondazione, ma lui non si è mai schierato. E il segretario del Pd sta insistendo. In mezzo ai tentativi, una certezza: Luigi Nicolais guiderà la lista campana del Pd per il Senato.
Altri nomi nuovi: i costituzionalisti Salvatore Vassallo e Stefano Ceccanti. Veltroni li ha difesi a spada tratta anche quando la loro bozza di riforma elettorale veniva attaccata duramente. Al Nord Veltroni vuole mantenere la promessa di riaprire la politica agli operai e il Pd sonda il sopravvissuto alla tragedia della Thyssen Krupp Antonio Boccuzzi. Spostandosi al Sud ha impressionato la storia di Giuseppe Maniaci, il direttore della televisione locale di Partinico Telejato, vittima di un aggressione mafiosa alla fine di gennaio. Può essere un candidato-simbolo del Pd in una regione dove la vittoria appare una chimera.
Il capitolo delle esclusioni resta il più delicato. Dai territori (a cominciare dall'Emilia) sale la richiesta di primarie, ma Veltroni si prepara a dire di no all'assemblea costituente di sabato 16. I veltroniani fanno intendere poi che il limite di tre mandati comprende anche le legislature terminate in anticipo. Come questa. Altri (gli ex popolari per esempio) privilegiano l'interpretazione di tre mandati pieni, cioè quindici anni di Parlamento prima del foglio di via. Ci sono in ballo nomi del calibro di Castagnetti, Mattarella, Visco, per dirne alcuni.
Luciano Violante si è chiamato fuori, per Anna Serafini, moglie di Piero Fassino, sono scese in campo, a difesa, alcune senatrici e le associazioni per l'infanzia. Ciriaco De Mita è in Parlamento da una vita e ha appena compiuto 80 anni. Ma sarà difficile, anche per un Pd rinnovato, negare il suo peso politico ed elettorale in Campania. Un altro capitolo è quello degli amministratori locali. Il presidente della provincia di Roma Enrico Gasbarra si dimette a giorni e corre per il Senato. I sindaci Cacciari, Cofferati e Chiamparino invece guardano avanti. E se la rimonta si completerà potrebbero entrare nella squadra soft di dodici ministri promessa da Veltroni.
(7 febbraio 2008)
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/p...idature-pd.html
Che dire... un bel circo Barnum: tutto e il contrario di tutto. L' unico serio mi sembra Roberto Saviano che ha rifiutato.
Ps: il villaggio Coppola Pinetamare non è solo un ecomostro: è stato costruito in una\zona ad alta densità camorristica, in accordo pieno con la malavita organizzata (ne parla proprio roberto Saviano nel suo libro "Gomorra"). Se l' erede Coppola lo vuole demolire, avrà avuto rassicurazioni di vantaggiose contropartite. Fra l'altro Roberto Saviano, lo scrittore anticamorra, si dovrebbe candidare candidare (visto che nel suo libro focalizza l'attenzione proprio su quel territorio) nello stesso collegio (Casal di Principe), regno del clan dei casalei) in lista (bloccata) con Cristiana Coppola, berlusconiana e proprietaria dell'ecomostro costruito insieme al clan dei casalesi. Dunque anticamorra ma anche camorra, così non si scontenta nessuno. Onore al merito a Roberto Saviano che ha detto di no.
Per non parlare di Cofferati: a Bologna non lo vogliono per il secondo mandato perchè la sconfitta sarebbe sicura e quindi diventerebbe ministro. Una logica inappuntabile.
Per organizzare le primarie non c'è tempo, la prossima volta si spera non ci siano più le liste bloccate.
Ualter non vuole 1. perchè vuole rafforzare l'area veltroniana 2. perchè vuole mettere volti nuovi.
Da quello che ho letto Veltroni dirà chiaramente che non si faranno il 16 alla costituente.