Riceviamo e volentieri pubblichiamo (da www.controcorrentesatirica.com che però non pubblica l'articolo):
Finalmente gli italiani potranno ricominciare a dormire sonni tranquilli.
Da due anni giacevano inermi e terrorizzati sotto la minaccia d’essere aggrediti, rapinati, stuprati, torturati, ammazzati e trasformati in polpette avvelenate da servire agli asili nido dove mangiavano i loro figli.
Ora si vanno sparando le ultime bordate di cannone.
Sono le ultime salve di una campagna di terrorismo senza precedenti nella storia di Bananas.
I tubi catodici dei nostri televisori rischiavano di fondere da tanto avevano sparato ad alzo zero per descrivere una società affetta da un incurabile cancro in metastasi.
Perfino Beppe Grillo, da sempre ostracizzato da tutte le TV, ha trovato spazio nei cinegiornali nazionali.
Le sue bordate, anche se indipendenti, erano dirette contro gli stessi obiettivi cui miravano le artiglierie televisive nemiche.
Coloro che negli ultimi due anni hanno seguito i notiziari di Bananas non avrebbero potuto dormire sonni tranquilli se prima non avessero sostituito il portoncino di casa con una porta blindata degna di Fort Knox.
Purtroppo, la televisione ricordava loro che non potevano nemmeno permettersi una simile spesa giacché erano prossimi allo sfratto e presto avrebbero dovuto trasferirsi sulle panchine del parco infestato da malavitosi extracomunitari, che solo dopo essersi sollazzati con le loro mogli, li avrebbero sgozzati come galline.
Naturalmente questi reietti della società avevano infestato il nostro paese solo dopo l’aprile 2006.
Prima, dal 2001 al marzo 2006, gli unici sbarchi che interessarono le nostre coste riguardavano allegre comitive di biondissime sirene mozzafiato cui, appena toccavano la spiaggia, spuntavano delle lunghissime gambe ben tornite.
Chiaramente le vichinghe erano anche ben disposte verso la fauna locale.
Quelli erano anni d’oro. L’Italia era diventata la mitica El Dorado.
Erano gli anni dei lunghi serpentoni d’automobili diligentemente in coda verso costosissimi luoghi di villeggiatura.
Gli italiani erano benestanti e si permettevano lussuose vacanze che ora restavano solo un nostalgico ricordo.
Erano gli anni in cui la Salerno-Reggio Calabria era diventata una rettilinea autostrada a quattro corsie, il cui nastro d’asfalto profumava di mughetto ed era liscio come un biliardo.
Poi la Tv ci avvertì che stavano calando le orde barbariche d’Alarico re dei Goti.
Tutto questo “ben di Dio” improvvisamente cessò d’essere.
Era la maledetta primavera del 2006.
La Tv iniziò a parlarci di bambini affetti d’asma ed enfisema polmonare, che essendo figli di poverissimi operai non potevano permettersi di respirare la salubre aria del mare o dei monti per poter guarire.
I comunisti, non potendo più mangiare i bambini, iniziarono ad ucciderli avvelenandoli lentamente con lo smog.
Per due anni abbiamo scoperto che a Natale esistono i barboni che mangiano alla mensa parrocchiale assieme a famiglie di pensionati disperati e senza soldi.
Abbiamo visto vecchi sdentati succhiare duro torrone stantio e passare le mandorle tostate a chi di denti ne aveva ancora qualcuno … cariato.
I “Monti dei Pegni” riaprirono improvvisamente i loro sportelli formando lunghe code di disperati che impegnavano dentiere, vasetti da notte e mutandoni li lana.
Dopo cinque anni di settimane bianche immersi tra le nevi di Cervinia, gli italiani si trovarono a trascorrere il veglione di san Silvestro a casa dell’odiata suocera.
Il 31 dicembre 2006 e 2007 gli abitanti di Tivulandia stapparono solo bottiglie d’acqua minerale d’infima qualità e il più delle volte allungandola con acqua di rubinetto che, a causa dei tagli alle Regioni, puzzava di merda e causava diarrea.
Ma adesso tutto tornerà come prima.
Alarico il Re dei Goti è stato sepolto sul letto del fiume Busento e non tornerà mai più. Finalmente finiranno i tempi in cui la casalinga andava al mercato per scoprire che l’insalata costava come il tartufo nero di Norcia.
Adesso alla TV scopriremo che il tartufo nero di Norcia costa meno d’una patata.
Dalla prossima primavera le televisioni italiane smetteranno di parlare di stupri, omicidi di massa, morti bianche, massacri e crudeli amputazioni d’arti.
La malasanità smetterà di mietere vittime e finalmente gli operai ricominceranno ad avere tre cellulari e lussuosissime macchine ultimo modello.
A Napoli come d’incanto spariranno i rifiuti dalle strade e sui marciapiedi faranno la loro comparsa dei profumati contenitori per la raccolta differenziata.
Assieme alla spazzatura napoletana sparirà dai telegiornali anche Beppe Grillo.
Felici di tanto benessere gli italiani ringrazieranno il Signore di tale copiosa abbondanza e se sentiranno parlare di Leggi Vergogna, giornalisti cacciati, comici purgati o Costituzione devastata, si gireranno dall’altra parte tappandosi le orecchie.
Non vorrai mica tornare a rivivere l’incubo dell’insicurezza vissuta in quei terribili 18 mesi comunisti?!?
Dubitiamo comunque che tali notizie potranno essere trasmesse in Tivulandia.
I comandanti d’artiglieria che comandarono il bombardamento mediatico nei 18 mesi d’invasione barbarica saranno promossi Direttori di Telegiornale.
Tutti ci chiediamo chi sarà il direttore del TG1.
Forse Emilio Fede?
Tornerà Clemente J Mimun?
Sarà Carlo Rossella o Bruno Vespa?
Magdi Allam o Paolo Mieli direttore del Corsera …
A proposito, Il succitato Paolo Mieli dopo 18 mesi di descrizione del deserto Prodiano, ieri ha fatto scrivere sul suo giornale:
”Prodi e Padoa Schioppa hanno avviato il risanamento, riducendo nettamente il deficit annuale e invertendo la dinamica del debito”.
Peccato che l’articolo compariva bassissimo a pagina … 36! Anche questa è informazione.
Dalla primavera 2008 finalmente diverrà realtà la canzone:
”Mettete dei fiori nei vostri cannoni”.
Nel luglio 2006 sentimmo Romano Prodi dire:
“La riforma del sistema televisivo NON è una nostra priorità”.
Il Signore dell’Etere deve sicuramente aver pensato:
”L’avevo detto io che erano dei coglioni!”.
Aveva ragione.
P.S. Ho fatto leggere queste righe a Sibilla che con la calma serafica delle donne ha commentato:
”Tutto giusto, ma la cosa peggiore sono state le NOTIZIE NON DATE”.
Come sempre ha ragione.
Le ho chiesto un esempio e mi ha passato questo trafiletto di Peter Gomez che io passo a voi:
Questo è quello che ci aspetta nei prossimi cinque anni.
Alessandro Sortino delle Jene si è dimesso dopo che i vertici di Mediaset (Piersilvio Berlusconi e Fedele Confalonieri) avevano censurato un suo servizio.
Il suo servizio su Mastella, così come altri servizi riguardanti personaggi in qualche modo utili al cavaliere (le Iene, per esempio, si erano viste censurare un'intervista a Tronchetti Provera riguardanti le sorti de La 7), non è stato trasmesso.
Questo è molto preoccupante per i cittadini: il principio che bisogna conoscere per poter deliberare è uno dei principi fondanti di ogni democrazia.
Se le notizie vengono censurate chi guarda una tv o legge un giornale non se ne accorge.
La notizia che non viene data infatti semplicemente non esiste.
Questo è quanto accadrà, quando il padrone tornerà a essere presidente del Consiglio, anche sulle reti RAI.