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  1. #41
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    Citazione Originariamente Scritto da DrugoLebowsky Visualizza Messaggio
    hai ragione. Sì all'uranio, sì all'amianto, sì alle scorie tossiche vicino ai campi di broccoli
    Il pensiero dei Verdi è:

    No all'uranio ma sì alla produzione di gas serra, polveri sottili, inquinamento da diossina dei rifiuti nelle strae di Napoli ma no ad un solo inceneritore.

    La raccolta differenziata va bene, ma non fanno nulla in termini di comunicazione per sensibilizzare i cittadini, infatti le regioni dove la raccolta differenziata è migliore sono quelle dove i Verdi non hanno potere nelle amministrazioni regionali.

    I Verdi dicono Sì alle fonti rinnovabili poi i loro paladini, per interessi personali evidentemente, dicono no all'eolico, vedi Vendola.

    I Verdi credono che la scienza sia il male assoluto, la temono. Questo perché la scienza li ha sbugiardati decine di volte, gli ha rimandato i loro dogmi con spiegazioni concrete e li ha resi ridicoli più volte davanti all'opinione pubblica.

    Definirli invasati non è fuori luogo perché questo sono, persone che si bevono ogni stupidata solo perché fa scalpore, poi che abbia basi scientifiche non è importante, per loro.

  2. #42
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    Citazione Originariamente Scritto da Grifo Visualizza Messaggio
    Una volta, in una trasmissione televisiva al tempo del disastro di Chernobyl, il vecchio Amaldi era alle prese con due scienziati verdi che continuavano a parlare di mirabolanti alternative per il problema dell'energia.
    Al che l'anziano si incazza: e fatelo! avete l'età, avete la laurea, andate dal presidente del CNR, vi fate dare i soldi e fatelo!

    Ecco, fatelo. Se esistono tutti questi sistemi mirabolanti in grado di risolvere il problema energetico, fateli.
    Ma chi ve lo impedisce, mettevi al tavolo da disegno e fateli.

    Ma cosa vuoi che facciano...il comune denominatore di questi movimenti di ecoisterici è l'assoluta incompetenza dei loro rappresentanti, gente che contesta tutto a prescindere ma che non ha mai messo in campo nessun alternativa minimamente realizzabile, ma solo patetiche e cervellotiche utopie.
    Purtroppo nonostante abbiano percentuali di consenso minime ( per fortuna la gente ogni tanto mostra un minimo di buon senso.....) riescono a fare comunque danni notevoli

  3. #43
    Orgogliosamente Bannato .
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    Signori , le ragioni dei cosiddetti Verdi nostrani per tutti i NO che propinano sono MOLTO meno nobili o dettata da manifesta ignoranza di quanto pensiate .
    I loro NO equivalgono molto più semplicemente ad un :
    METTIAMOCI D'ACCORDO su quanto mi devi dare per non romperti i maroni in questa o quella situazione .
    L'ecologia , che per le persone normali e di buon senso è un tema fondamentale, è in realtà per questi personaggi un businness gigantesco .
    Credeteci che Pecoraro Scanio sia un cretino , in realtà è più furbo di tutti noi messi assieme.
    Volete un altro esempio di quanto in Italia l'ecologia sia la nuova Mecca dei mangioni nostrani ?
    Vi ricordate quando un po' di tempo fa Di Pietro , ad Anno Zero mi sembra, chiese a tutti se era possibile che a proposito di una valutazione di impatto ambientale , dopo il suo di OK , che era il ministro, ce ne volessero altri 42 ?!!!!!!!!!!!!!!!!!

  4. #44
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    Citazione Originariamente Scritto da Generale gothic Visualizza Messaggio
    Ma cosa vuoi che facciano...il comune denominatore di questi movimenti di ecoisterici è l'assoluta incompetenza dei loro rappresentanti, gente che contesta tutto a prescindere ma che non ha mai messo in campo nessun alternativa minimamente realizzabile, ma solo patetiche e cervellotiche utopie.
    Purtroppo nonostante abbiano percentuali di consenso minime ( per fortuna la gente ogni tanto mostra un minimo di buon senso.....) riescono a fare comunque danni notevoli
    Questo accade perché le loro campagne sono prettamente populistiche.

    Sollevano un polverone senza basi solide, nel frattempo però creano danni e disagi, nonché spreco di tempo e soldi, che potrebbero davvero essere impigati per iniziative sostenibili a livelllo ambientale ed economico, iniziative con basi scientifiche e non demagogiche come le loro.

  5. #45
    Speriamo non sia tardi
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    Predefinito Dipende dall'OGM...

    Gli effetti degli OGM in India

    La Monsanto prometteva ai contadini una produzione di 15 quintali per acro e circa 226 dollari di guadagni aggiuntivi, ma per molti di loro il Bt.Cotton ha causato la perdita di interi raccolti. Riuscirà l'Europa a resistere all'attacco OGM?



    Quando a Curitiba, Brasile, si terràl'Ottava conferenza sulla convenzione Onu per la diversità biologica, con le riunioni sul Protocollo per la biosicurezza (20-31 marzo), in cima all'agenda ci saranno i semi assassini dell'industria delle biotecnologie. Semi che uccidono la biodiversità, i coltivatori e la libertà delle persone.
    Tra questi vi è il Bt.Cotton della Monsanto che ha già spinto migliaia di agricoltori indiani ai debiti, alla disperazione e alla morte. I governi di Australia, Nuova Zelanda e Canada, agendo da strumenti del governo Usa e dell'industria delle biotecnologie, stanno cercando di minare la moratoria dell'Ue attualmente esistente su tutti gli alimenti e i semi geneticamente modificati e su quella che è stata chiamata la tecnologia Terminator, una tecnologia che fa produrre semi sterili alle piante geneticamente modificate. Contro la moratoria dell'Ue si è espresso - il 7 febbraio scorso - il Wto. E il messaggio è chiaro: la libertà dei cittadini di scegliere cosa coltivare e cosa mangiare non ha cittadinanza in un mondo regolato dai profitti delle corporations.
    Il Bt. Cotton, un cotone geneticamente modificato venduto dalla Monsanto, ha ripetutamente deluso gli agricoltori indiani da quando la società iniziò illegalmente le sperimentazioni nel 1998. E da quando, nel 2002, è stata autorizzata la commercializzazione dei suoi semi. La pubblicità della Monsanto prometteva ai contadini una produzione di 15 quintali per acro e circa 226 dollari di guadagni aggiuntivi, ma per un gran numero di agricoltori il Bt.Cotton ha causato la perdita di interi raccolti. Molti altri hanno avuto raccolti medi di soli tre quintali per acro, un quinto di ciò che era stato loro promesso.

    Le nostre ricerche sulle colture delle stagioni precedenti hanno evidenziato nel Maharashtra e nell'Andhra Pradesh raccolti medi di 1,2 quintali per acro. Uno studio del Centro per l'agricoltura sostenibile ha evidenziato che mentre i semi del Bt.Cotton costano ai contadini 36 dollari per acro, i semi dei coltivatori organici costano soltanto 10 dollari per acro, cioè meno di un terzo. Il Bt.Cotton è stato trattato con pesticidi che vengono spruzzati tre volte e mezzo, a un costo di 59 dollari per acro. I coltivatori organici, al contrario, per il controllo dei parassiti hanno usato sostanze ecologiche che costano meno di 9 dollari per acro, cioè meno di un sesto del costo del Bt. A causa degli alti costi di coltivazione e dei bassi guadagni, i contadini indiani si sono trovati intrappolati in pesanti indebitamenti, per sfuggire ai quali si stanno togliendo la vita. Nell'ultimo decennio, in India, più di 40.000 agricoltori si sono suicidati - anche se sarebbe più esatto parlare di omicidio o genocidio. Più del 90% degli agricoltori che si sono uccisi nel Maharashtra e nell'Andhra Pradesh, nella stagione del cotone 2005 avevano piantato il Bt.Cotton. Eppure i lobbisti delle biotecnologie, come Graham Brookes e Peter Barfoot, manipolano i dati per nascondere questo orrore. In un recente viaggio in India, Brookes ha sostenuto che gli agricoltori indiani, coltivando il Bt.Cotton, avrebbero guadagnato 113 milioni di dollari, con un incremento di 45 dollari per ettaro. In realtà usare i semi Monsanto è costato ai coltivatori altri 50 dollari per acro, il che ammonta a oltre 226 milioni di dollari di perdite. Questo è il motivo per cui i governi dell'Andhra Pradesh e del Gujarat hanno portato la Monsanto in giudizio.

    La monopolizzazione dei semi da parte delle corporations globali è una ricetta per distruggere la biodiversità e i contadini. Più del 90% del mercato dei semi geneticamente modificati è costituito da quattro soli tipi di colture: grano, soia, canola, cotone. Solo due varietà sono state commercializzate su larga scala: le colture resistenti agli erbicidi e le colture di Bt.Cotton. E più del 90% del mercato dei semi geneticamente modificati è controllato da una sola compagnia: la Monsanto.
    Lo studio di Brookes e Barfoot non è basato su dati empirici primari ma su estrapolazioni tratte da falsi presupposti e studi manipolati. Per quanto riguarda gli Usa, i lobbisti sostengono che il cotone resistente agli erbicidi frutterebbe agli agricoltori americani 66,59 dollari per ettaro di guadagni aggiuntivi. Eppure 90 coltivatori di cotone texani hanno fatto causa alla Monsanto per aver subito grosse perdite nei raccolti: la Monsanto non li avrebbe avvertiti di un difetto presente nel suo cotone geneticamente modificato. La causa si propone di ottenere un'ingiunzione contro quella che viene definita «una lunga campagna di inganni». Il tentativo di introdurre la tecnologia Terminator farà aumentare la vulnerabilità degli agricoltori indiani e la minaccia alla biodiversità. Quando a gennaio si è riunito a Granada il gruppo di lavoro sull'articolo 8 (j) della Convenzione sulla diversità biologica, gli Usa hanno sostenuto la falsa tesi che la tecnologia Terminator, una tecnologia che crea sterilità, farebbe «incrementare la produttività».

    Le popolazioni indigene vedono la tecnologia Terminator come una minaccia alla loro libertà e sovranità. Come ha affermato in Brasile Mariana Marcos Tarine a nome del Forum internazionale indigeno sulla biodiversità, «la tecnologia Terminator rappresenta una minaccia al nostro benessere e alla nostra sovranità alimentare, e costituisce una violazione del nostro diritto all'autodeterminazione». E ad essere in gioco non è solo la libertà delle popolazioni indigene. Il pronunciamento del Wto sulla questione degli Ogm minaccia la libertà di tutti noi sui semi e sull'alimentazione. Nel 2003, quando il presidente Bush cominciò la disputa, noi avviammo una campagna mondiale. Al meeting del Wto 2005 di Hong Kong, io e l'agricoltore attivista francese Jose Bové abbiamo consegnato al Wto più di 60 milioni di firme con le quali si dichiara che la libertà dagli Ogm è parte integrante del nostro fondamentale diritto a scegliere liberamente le colture che coltiviamo e gl i alimenti che mangiamo. Non ci faremo asservire dai giganti! della genetica. Non permetteremo che i loro semi assassini uccidano i nostri agricoltori e le nostre libertà. Continueremo a conservare i nostri semi come un dovere verso la creazione e verso le nostre comunità. Diffonderemo le zone «ogm-free» come zone della nostra biodiversità e della nostra libertà alimentare. Diffonderemo semi di pace e fermeremo la diffusione dei semi di morte.

    (Traduzione Marina Impallomeni)

    di Vandana Shiva

    Fonte: Il Manifesto
    http://www.biospazio.it/modules.php?...ticle&sid=1441

  6. #46
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    Citazione Originariamente Scritto da GEORGE Visualizza Messaggio
    Non Vogliono La Tav Ma Anche Le Autostrade Gli Fanno Schifo
    Non Vogliono Le Discariche Ma Anche I Termovalorizzatori Non Si Devono Fare
    No Ai Rigassificatori Ma Anche Il Nucleare Va Respinto

    Insomma Secondo Questo Partito Di Pazzi L'italia Si Dovrebbe Fermare

    Intanto No Agli Ogm Ed Il Terzo Mondo Muore Di Fame Ma A Loro Che Frega Tanto Il Fratellino Me Lo Candido Al Senato Con Le Liste Bloccate Dell'odiato Porcellum
    ... dunque se i verdi sono nemici del Paese.... i verdi-verdi del'accozzaglia berlusconiana sono nemici-nemici... quindi nemici al quadrato.... nessuno li voti

 

 
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