Myrddin
No tienen que pasar!!
Spero davvero che si apra una consultazione vincolante per la dirigenza su questo tema cosi delicato.
La non rappresentatività della decisione oltre se stessi delegittima l'intera la quale straccia così ogni democrazia e a mio avviso è giuridicamente nulla.
Oltre queste parole abbiamo bisogno anche di atti forti all'interno del partito vista la forzatura ignobile della maggioranza. Attiviamoci compagni, al di la di ogni mozione.
Emanuele
Il motto è come sempre bellissimo.
Però porta sfiga.
non era oggi che doveva tenersi la riunione d'area a Milano?
Se siete molto superstiziosi meglio: non un passo indietro!!
Cosa rossa, Masella: Togliere falce e martello? Fare referendum
LEONARDO MASELLA
Roma, 07 FEB (Velino) - "Il segretario e la segreteria
del Prc, senza nessuna democrazia, decidono di accontentare
Fabio Mussi e Achille Occhetto e di cancellare ogni
riferimento alla falce e martello dal simbolo della
coalizione di sinistra che si presentera' alle elezioni". Lo
afferma Leonardo Masella, capogruppo del Prc alla Regione
Emilia-Romagna ed esponente nazionale dell'area interna al
Prc, "L'Ernesto". "Il partito della Sinistra democratica ha
ottenuto un simbolo praticamente identico al suo, i Verdi
hanno l'arcobaleno che avevano richiesto. Al Prc e al Pdci,
che da soli raccolgono piu' dell'8 per cento dei voti, non
viene concessa una loro visibilita'. Se venisse assunta
questa decisione - spiega Masella - si farebbero perdere, con
matematica certezza, altre centinaia di migliaia di voti
comunisti, in una situazione gia' drammatica di riduzione di
consensi a sinistra per la sfiducia generata dalla esperienza
negativa nel governo Prodi. Tutto perche' si vuole
trasformare una coalizione elettorale di sinistra in un
partito unico non piu' comunista. Non si spiega altrimenti la
decisione di cancellare dal simbolo unico ogni piu' piccolo
riferimento alla falce e martello. Persino il Pds di Occhetto
mise ancora per qualche anno la falce e martello sotto la
quercia, solo per non perdere troppi voti. Si rischia dunque
di perdere voti e di danneggiare la sinistra pur di liberarsi
della falce e martello. Dopo aver colpito i lavoratori si
vogliono umiliarli cancellando anche i loro simboli storici
per impedirne la riscossa. Poiche' questa sciagurata
decisione non e' ancora stata assunta dal Comitato politico
nazionale, che e' il massimo organismo dirigente del Prc
abilitato dallo Statuto a decidere, invitiamo tutti gli
iscritti e le iscritte, gli elettori e le elettrici, a far
sentire la propria voce di dissenso e di protesta alla
segreteria del Prc e a Liberazione. Di fronte agli errori del
gruppo dirigente si crei dal basso il piu' ampio movimento,
al di la' degli steccati delle vecchie mozioni di Venezia,
per salvare il partito dalla sua dissoluzione. Prima del
Comitato politico nazionale gia' convocato per il 23 e 24
febbraio, si faccia una consultazione democratica per avere
il parere degli iscritti su una decisione cosi' importante
per la sopravvivenza stessa del partito"
http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=490399