L'imam di Carmagnola ha tradotto un'importante intervista con Ayman al-Zawahiri:
http://qital.splinder.com/post/15845300
L'intervista, condotta con una certa sofisticazione, tocca tutti i nodi del momento, l'Iraq (dove entra in molti dettagli che non conosco), il rapporto sunniti-sciiti, la prossima guerra con l'Iran, Hezbollah, la Palestina, il Pakistan, il ruolo dei media e di Internet, ecc.
Come al solito, si rivelano buoni comunicatori, molto capaci di capire quello che succede nel mondo.
Importante il discorso sugli sciiti.
Si evita ogni maledizione teologica: al massimo, si dice che gli sciiti accumulano soldi per farsi le cupole d'oro, anziché darli ai poveri (la bomba di Samarra lui l'attribuisce a una faida inter-sciita per impossessarsi dei tesori della moschea). Però nessuna condanna generica dello sciismo, che anzi lui definisce rispettosamente "Gente della Casa": al-Qaida evidentemente non ha una posizione takfirita verso gli sciiti.
Sul piano pratico, però, la condanna è totale: ci si potrà unire con gli sciiti in Iraq solo quando loro smetteranno di massacrare i sunniti; l'Iran ha aiutato gli americani in Iraq e in Afghanistan; Hezbollah accetta gli ordini dell'ONU; Moqtada al-Sadr non fa alcuna resistenza. E fa capire che quando gli USA attaccheranno l'Iran, l'Iran non potrà contare sul sostegno dei mujahidin.
Riguardo all'Iraq, si percepisce che ci sono difficoltà: al-Zawahiri fa troppe precisazioni e troppe condanne di "traditori".
Da Leggere!
بسم الله الرحمان الرحيم
Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, il Clementissimo
La Produzione Mediatica As-Sahâb
Il 4° incontro con lo shaykh,
“Una lettura degli avvenimenti”
As-Sahâb: Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, il Clementissimo. La Lode spetta soltanto ad Allah, Signore dell’Universo; Pace e Benedizioni sul nostro Profeta Muhammad, sulla sua Famiglia, sui suoi Compagni e i suoi Alleati.
Oh fratelli Musulmani in tutto il mondo, che la pace di Allah, la Sua Misericordia e le Sue Benedizioni siano su di voi (assalamu ‘alaykum waRahmatullahi waBarakatuHu).
Seguitando (amma ba‘d):
La fondazione mediatica As-Sahab è lieta di accogliere lo shaykh Ayman az-Zawahiri per la quarta intervista con lui. Che Allah, il Glorificato, l’Esaltato, ci permetta di beneficiare di questo lavoro, a noi e a tutti i Musulmani. (Oh Allah), fa’ sì che sia sinceramente dedicato al Tuo Nobile Volto.
Per cominciare, diciamo allo shaykh Ayman: Assalamu ‘alaykum waRahmatullahi waBarakatuHu. Sia il benvenuto in quanto invitato di As-Sahab.
Dott. Ayman: wa‘alaykumu-s-salâm waRahmatullahi waBarakatuHu.
As-Sahab: Nostro nobile shaykh, la incontriamo per la quarta volta e gli avvenimenti nel mondo islamico assumono una piega critica, e il mondo islamico è soggetto a delle trasformazioni critiche nel suo presente e nel suo avvenire; se le chiedessimo di citare la più importante di queste trasformazioni, quale sarebbe la sua risposta?
Dott. Ayman: La più importante e la più critica di queste trasformazioni – e Allah ne sa di più – è l’emergere dell’avanguardia Mujâhida della Ummah Musulmana come una forza che si impone nella realtà di questo mondo, in seguito al risveglio Jihadista crescente che scuote il mondo islamico, e che rifiuta l’umiliazione, difendendo l’onore della Ummah Musulmana e rigettando la metodologia della disfatta e la cultura del pentimento (l’indesiderabile). I gruppi di questa avanguardia Jihadista si schierano uniformemente, e – ciò che è più importante – si avvicinano e si uniscono.
As-Sahab: È vero che il fatto che molti dei più importanti leaders del Gruppo Libico Combattente abbiano raggiunto l’organizzazione di Al Qa‘ida del Jihâd è una delle più importanti trasformazioni?
Dott. Ayman: Senza dubbio. Soprattutto se aggiungete a ciò il ruolo importante che ha giocato il Gruppo Libico Combattente nella predicazione per la dottrina pura, la dottrina che invita ad essere fieri unicamente di Allah, a rigettare la sottomissione a chiunque al di fuori di Lui, ma anche il loro ruolo nella difesa della Ummah Musulmana con la vita e i beni, e ciò non soltanto in Libia; e quel che è più importante, non troverete una terra del Jihâd in cui non dimorino le loro tracce benedette e accettate – col permesso di Allah.
As-Sahab: Benissimo. Qual è il più importante campo di battaglia tra l’avanguardia Musulmana ei nemici dell’Islâm?
Dott. Ayman: L’Irâq è il più importante campo di battaglia.
As-Sahab: Dunque, questo ci conduce a discutere dell’Irâq.
Dott. Ayman: Sì, volentieri.
As-Sahab: Prima di tutto, cosa pensa dello stato del Jihâd in Irâq oggi?
Dott. Ayman: Lo stato del Jihâd in Irâq è – tutto sommato – eccellente, per la grazia di Allah, nonostante qualche pena inevitabile nel cammino del Jihâd; e i recenti rapporti ricevuti dall’Irâq annunciano l’accresciuta forza dei Mujâhidîn e il deterioramento dello stato degli Americani, nonostante i loro tentativi disperati di imbrogliare e disinformare. La decisione degli Inglesi di fuggire ci è sufficiente (come prova).
As-Sahab: Ma gli Americani hanno molto parlato dell’operazione della “freccia penetrante” (a Diyala); e le dichiarazioni di Petraeus e di Crocker che parlano ripetutamente di “spettacolari progressi a Al-Anbar”, al punto tale che la parola Al-Anbar è stata citata ventiquattro volte nel rapporto. Ma anche le loro pretese “sottrazioni di terreni ai Mujâhidîn” e la partecipazione delle tribù e di qualche fazione armata al loro fianco nella loro campagna contro lo Stato Islamico dell’Irâq.
Dott. Ayman: Tutto ciò è una propaganda inutile, per coprire il fallimento Americano in Irâq, e la prova più flagrante è che Petraeus ha detto nel suo rapporto al Congresso che poteva ridurre il numero delle truppe americane in Irâq fino a centomila uomini, durante la prossima estate, e nello stesso tempo, il rapporto conferma l’incapacità delle forze irachene, e il fatto che il ritiro delle forze americane causerebbe la loro rovina. Tutte queste dichiarazioni non sono che flagranti giochi di parole, poiché le forze traditrici e apostate che non sono state preparate nel corso di quattro anni, non possono esserlo nei sei mesi a venire. E anche se supponessimo l’impossibile, ossia che gli Americani riescano a preparare queste forze traditrici, tali forze riusciranno là dove gli Americani hanno fallito con le loro forze e i loro uomini? Dunque, sono delle forze destinate al fallimento, che siano preparate oppure no.
(Sequenza di un video che mostra le forze Americane)
“Costoro servono in un esercito in disequilibrio, è il loro stesso capo ad ammetterlo. E per recuperare l’equilibrio perduto – secondo il generale Casey – hanno bisogno da tre a quattro anni, associati a grandi mezzi. Casey era il comandante delle forze americane in Irâq prima che gli succedesse David Petraeus, dunque sa di cosa parla. Ma cosa significa lo squilibrio dell’esercito americano? Il capo di stato maggiore della fanteria americana non nasconde il ruolo dell’intervento americano in Afghanistan e in Irâq in ciò che sta accadendo; è probabile che l’esperienza irachena sia la peggiore per un esercito che non verrà salvato – con ogni probabilità – dal piano del luglio prossimo avente lo scopo di ridurre il numero delle truppe”
(Fine del video).
Possiamo dunque riassumere ciò che sta accadendo come segue:
- In primo luogo: delle forze americane sconfitte che soffrono del salasso delle perdite quotidiane, che cercano una via di scampo, e il cui governo è in preda ad una pressione popolare massiccia perché le ritiri.
- Secondariamente: delle forze traditrici e perfide che non sono pronte, e che gli Americani vogliono abbandonare alla loro sorte.
- In terzo luogo: delle milizie tribali perfide il cui grande farabutto è stato eliminato – Abdel Sattar Abu Risha -, colui di cui gli Americani hanno lodato le capacità straordinarie, e hanno preteso che egli li proteggesse, e raccontato che progettavano di esportare la sua esperienza verso altre regioni, inondando di denaro e di bustarelle le tasche dei traditori, allo scopo di acquistare un trionfo immaginario in Irâq, e di far credere a coloro che pagano le imposte (il popolo Americano) che stavano realizzando qualcosa.
Dunque, se noi utilizzassimo l’espressione matematica, potremmo dire che ci troviamo dinanzi ad un fallimento cubico degli Americani in Irâq.
E qualunque cosa faccia l’immensa macchina della propaganda americana per imbrogliare il suo popolo, la realtà sul terreno è più forte di tutti i suoi mezzi mediatici, più ignobile di tutti i suoi stratagemmi e peggiore di tutte le sue perfidie.
(Sequenza video del generale Sanchez, ex comandante delle forze USA in Irâq)
“Le nostre forze stanno conducendo una battaglia disperata in Irâq, senza alcuno sforzo palpabile di definire una strategia che assicuri la vittoria in un paese distrutto dalla guerra, o nella più ampia battaglia contro l’estremismo. Questa amministrazione ha messo in opera dei piani di guerra che non si accordano con la realtà del terreno, e ottimisti in modo terrificante; questa amministrazione ha fallito nello spiegamento e la ripartizione della sua forza politica, economica e militare. La miglior cosa che si possa fare è di mantenere le distanze dalla sconfitta: l’amministrazione, il Congresso e il Dipartimento di Stato (Ministero degli Esteri) devono riconoscere questo fallimento”.
(Fine del video).