Pare che Hoppe abbia proprio ragione quando aferma che una delle strade verso L'Anarcocapitaliso sia la seccessione.
Il governo di Belgrado ribadisce: "Non l'accetteremo mai"
E mette in guardia l'Ue: "Non si aspetti la nostra firma"
Kosovo, allarme della Serbia
"Il 17 dichiarerà l'indipendenza"
Il ministro serbo per la provincia kosovara Slobodan Samardzic
BELGRADO - Il Kosovo dichiarerà l'indipendenza dalla Serbia il 17 febbraio. Lo ha affermato il ministro serbo per la provincia amministrata dall'Onu, Slobodan Samardzic. "Il governo serbo ha avuto informazioni sempre più attendibili che (il primo ministro kosovaro, ndr) Hashim Thaci dichiarerà illegittimamente l'indipendenza unilaterale di Pristina il 17 febbraio - sostiene Samardzic in una nota. - L'Ue non può aspettarsi che anche la Serbia firmi l'indipendenza del Kosovo".
In effetti quella che arriva da Belgrado è tutto sommato solo una conferma di quello che fonti interne al governo kosovaro avevano già annunciato. La dichiarazione d'indipendenza è un evento per il quale a Pristina si preparano già i festeggiamenti e che, secondo dichiarazioni rilasciate oggi dal premier kosovaro Thaci, dovrebbe essere accolta dal riconoscimento diplomatico sicuro "di 100 Stati".
Tra i quali non c'è sicuramente la Serbia: "L'Ue sta cercando a ogni costo di far sottoscrivere alla Serbia un qualsiasi accordo prima del 17, perché in questo modo la firma della Serbia sarebbe interpretata come un'accettazione dell'indipendenza del Kosovo", ha detto Samardzic, ripetendo tuttavia che il premier
nazional-conservatore Vojislav "Kostunica non accetterà mai", neppure indirettamente, "lo scippo del 15 per cento del territorio serbo, la creazione di uno finto Stato e la violazione della Carta dell'Onu e della risoluzione 1244".
L'accordo al quale in particolare si riferisce Samardzic è quello "transitorio di associazione e stabilizzazione tra l'Unione Europea e la Serbia", che i vari rappresentanti dei governi avrebbero dovuto firmare il 7, ma che è invece saltato per l'ostruzionismo di alcuni politici di belgrado, come ha denunciato il commissario Ue all'Allargamento Olli Rehn. Rehn ha rimproverato al premier Kostunica "di aver disatteso gli impegni presi".
(8 febbraio 2008)
http://www.repubblica.it/2007/11/sez...ipendenza.html