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    Talking Facciamo contento Southern per una volta



    Castel Volturno: la prima "banlieu" italiana a scoppiare

    il caso

    Pdl al governo, «leghisti» all’opposizione:
    l’asse del Nord sbanca Castel Volturno


    Viaggio nel paese della strage degli africani, dove arriva seconda la lista leghista: «Maroni? L’unico che ci aiuta»

    CASERTA — Non fosse che la chiamano «provincia d’Africa» (ventiquattromila abitanti e undicimila immigrati che arrivano con il nome della città scritto sul palmo della mano), questa lingua di terra lunga ventisette chilometri potrebbe stare tranquillamente in Padania. Ché, nei giorni in cui Lega e Pdl conquistano l’intero Settentrione, l’asse del Nord sfonda anche a Castel Volturno, Caserta, Campania. Una «Pontida del Sud» dove il sindaco è Antonio Scalzone (quello che minacciò «una nuova Rosarno» contro gli immigrati e che ottenne la «solidarietà personale» di Umberto Bossi) e il primo partito d’opposizione è il movimento «Liberamente», quello che alle ultime elezioni europee trascinò il Carroccio e la sua candidata, la più votata dopo il premier. Antonio Scalzone, da mercoledì, è di nuovo sindaco di Castel Volturno. Eletto con il 53.54% nelle liste del Pdl. E forte di 6.166 voti.

    CONTRO LA PIETAS DELLA CHIESA - Ricomincia da dove aveva lasciato cinque anni fa. E riprende a scrivere una storia iniziata dodici anni fa e tutta da raccontare. Le cronache lo conoscono nella sua veste di sindaco-sceriffo il 12 maggio 1998, quando firma un’ordinanza «anti-prostitute» appellandosi a un articolo del codice della strada che punisce l’intralcio alla circolazione (in quel caso causato dalle code di clienti in auto). Meno di tre mesi dopo, però, deve mollare tutto. Lo decide il Viminale, dopo che il prefetto di Caserta Goffredo Sottile propone di sciogliere il Comune per «condizionamenti camorristici». Tempo due anni, e — il 17 aprile del 2000— è di nuovo seduto sulla poltrona di primo cittadino, pronto a combattere la sua «crociata» contro gli immigrati e «una fetta» della Chiesa. Il 27 dicembre 2002, nel bel mezzo d’una disputa, ordina di chiudere tre serre che i padri comboniani avevano tirato su per far coltivare zucchine e fagiolini agli immigrati ghanesi: «Quelli si schierano solo dalla parte degli immigrati, mai con i cittadini». Quelli sono i comboniani. E gli immigrati, a Castel Volturno, «al 90% sono criminali che compromettono la nostra civiltà». Una battaglia senza tregua, come le polemiche che non risparmiano neppure «colleghi» di partito, dal sindaco di Aversa Domenico Ciaramella al senatore Pasquale Giuliano.


    Anno 2003, Scalzone incassa la solidarietà
    di Bossi e Borghezio

    LA SOLIDARIETÀ DI BOSSI - Un braccio di ferro che — tra tira e molla — dura fino all’apoteosi politica (del sindaco, beninteso). Accade il 27 giugno 2003, quando il quotidiano della Lega La Padania pubblica in prima pagina la lettera di Antonio Scalzone: «Io provo a contrastare gli immigrati criminali, ma ogni volta mi trovo contro una parte della Chiesa». Finisce che, due giorni dopo, il leghista Mario Borghezio arriva a Castel Volturno «in nome e per conto di Umberto Bossi» a esprimere «solidarietà» al sindaco e dargli «manforte per cacciare gli immigrati». Quando il quotidiano francese Le Monde definisce Scalzone «sindaco razzista», lui la spiega così (1 luglio 2003): «L’immigrazione ha devastato la mia terra. Mia moglie e mia figlia non possono attendere l’autobus sulla Domitiana perché tutte le volte si ferma un automobilista credendole prostitute. Vi sembra normale?». A lui, evidentemente, non sembra normale neppure che i comboniani minaccino di bruciare gli ordini di espulsione per gli immigrati. Così, quando accade (21 agosto 2003), prende carta e penna e scrive direttamente al ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu: «Si prega voler adottare provvedimenti».

    ALL'OPPOSIZIONE INNO A ROSARNO - E non che da capo dell’opposizione Antonio Scalzone sia da meno. Il 22 gennaio 2010, mentre l’Italia assiste attonita alla rivolta di Rosarno contro gli immigrati, lui scende di nuovo in piazza, lancia una petizione per «liberare la città» e chiudere il centro di accoglienza della Caritas (raccoglierà 500 firme in un solo giorno) e annuncia: «Chi pensa di portare altri immigrati a Castel Volturno sbaglia. Siamo pronti anche noi a fare la guerriglia».


    La battaglia europea delle sorelle Petrella

    «LIBERAMENTE» LEGHISTI - Ora che è tornato nella parte del vincitore, ai banchi dell’opposizione siederà Ferdinando Letizia, candidato che ha racimolato il 25.71% dei voti. Chi lo sostiene? Il secondo partito della città dopo il Pdl. Una lista civica, per la precisione. Che si chiama «Liberamente», è stata fondata da un gruppo di ventenni, ha ottenuto il 12.35% dei consensi, ha scavalcato l’Udc (11.20%) e ha travolto il Pd (6.54%). La stessa lista, tanto per intenderci, che alle scorse elezioni Europee appoggiò la candidata della Lega Nord (Carmela Santagati, 466 preferenze, la più votata dopo Silvio Berlusconi il 6 e il 7 giugno 2009) e che guarda con occhio d’intesa al Carroccio.

    SORELLE DI LEGA - Il perché lo spiegarono il 19 giugno 2009 presidente e portavoce del movimento, due sorelle, Anastasia e Aurora Petrella. Che, al Corriere del Mezzogiorno, riassunsero così la loro linea politica: «Roberto Maroni ci ha mandato l’esercito, ed è stato l’unico politico a rispondere alle nostre esigenze. La Lega ha una concretezza che non vediamo in nessun’altro». Sono le stesse parole pronunciate due giorni fa a 840 chilometri di distanza: Lombardia, Varese, Gemonio, casa di Umberto Bossi. E, questo nuovo laboratorio politico dell’asse del Nord, tira dentro anche il sindaco. Ché in fin dei conti, a dirla con le parole di Antonio Scalzone (ieri, ore 17.51) «la maggioranza la pensa come me. E l’opposizione pure».

    Gianluca Abate
    01 aprile 2010

    Pdl al governo, «leghisti» all’opposizione: l’asse del Nord sbanca Castel Volturno - Corriere del Mezzogiorno


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 01-04-10 alle 13:43

  2. #2
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    Predefinito Rif: Facciamo contento Southern per una volta

    Volete distruggere la Lega? fatela diventare un partito nazionale (e lo dico da elettore)quando un partito come la Lega supera certe percentuali muove le acque anche se ha degli incapaci alla sua guida,e questo per un semplice motivo : la Lega è (volenti o nolenti)un partito etnico/Padano e solo esistendo sta creando la terza frattura indispensabile a un'area specifica per arrivare come minimo alla autonomia,parlo della divisione politica del paese in senso elettorale.

    Ricapitolando,questo paese è : diviso dal punto di vista economico alla grande,ed è diviso dal punto di vista culturale (chi dice il contrario mente o si illude) fino a oggi mancava la frattura politica,e sembra proprio stia arrivando velocemente,in pratica allegri sta emergendo la Padania,ora la cazzata più grande,quella che farebbe ridere tutti i partiti autonomisti/indipendentisti d'Europa sarebbe trasformare la lega in un partito nazionale votato anche da quelli da cui vorremmo essere autonomi,in una nuova democrazia cristiana,una accozzaglia di partitini con interessi contrapposti e bande mafiose che fingevano di essere un grande partito nazionale votato dalle Alpi alle piramidi.

    Se la Lega farà una mossa del genere non farà solo ridere ma si autodistruggerà e credo che da ora saranno molti gli infiltrati(anche a alti livelli) che cercheranno di farci digerire una simile stupidaggine.



  3. #3
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    Predefinito Rif: Facciamo contento Southern per una volta

    La Lega ha sempre provato a cercare "teste di ponte" al centro-sud per dare consistenza al cambiamento. La Lega Nord resta un partito territoriale padano (in Italia c'è Alleanza Federalista erede della già tentata Lega Italia Federale cui fanno parte altre realtà "leghiste"), dov'è il problema se, nell'ambito del Federalismo finalmente approvato, si spronano anche altri posti a rimboccarsi le maniche? Magari: il problema se mai è che tutto questo rimane molto difficile al Sud per ragioni fin troppo ovvie.

    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 01-04-10 alle 21:54

  4. #4
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    Predefinito Rif: Facciamo contento Southern per una volta

    non si tratta di portare al sud LA LEGA ma di portarci IL LEGHISMO
    cioe' se al sud nascesse una reazione popolare per ONESTAMENTE difendere i suoi LEGITTIMI interessi , ben venga...

    ovviamente nel principio di ," tutti amici " , "mani tese" ma....

    ....ognuno a CASA SUA ...iaociao:
    vulgus vult decipi

  5. #5
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    Predefinito Rif: Facciamo contento Southern per una volta

    Citazione Originariamente Scritto da carlomartello Visualizza Messaggio
    ...dov'è il problema se, nell'ambito del Federalismo finalmente approvato, si spronano anche altri posti a rimboccarsi le maniche?
    La strada che ci ha portato a essere trattati come una colonia africana è lastricata dalle nostre buone intenzioni.



  6. #6
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    Predefinito Rif: Facciamo contento Southern per una volta

    Citazione Originariamente Scritto da Quayag Visualizza Messaggio
    La strada che ci ha portato a essere trattati come una colonia africana è lastricata dalle nostre buone intenzioni.
    dalle nostre buone ILLUSIONI ...

    ma tu conosci un leghista che si illuda ancora sui " fratelli del sud" ?...iaociao:
    vulgus vult decipi

 

 

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