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Ottobrerosso
Roma, 12 feb. (Apcom) - Dopo le tensioni delle scorse settimane, volti distesi all'uscita del vertice. "Abbiamo convenuto di accelerare i tempi, di rompere gli indugi - spiega il segretario di Rifondazione Franco Giordano - e anche se Diliberto ha esplicitato delle riserve sul simbolo, si è deciso unitariamente".
"Noi - spiega a sua volta il leader del Pdci Oliviero Diliberto - abbiamo manifestato una posizione nota: sì al simbolo unitario ma che mantenesse anche i simboli delle forze politiche. Siamo rimasti soli, non romperemo l'unità per una posizione che è solo nostra. Da oggi lavoreremo a spron battuto e con il simbolo comune perché non un voto di sinistra vada sprecato".
Per il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, "c'è da fare un grande lavoro, abbiamo il simbolo dell'arcobaleno, i colori della speranza e della pace. Con tanti colori, tante facce degli uomini e delle donne dell'arcobaleno andiamo in campagna elettorale".
Per Sinistra democratica parlano i due capigruppo di Camera e Senato, Titti Di Salvo e Cesare Salvi. "La campagna elettorale - commenta Di Salvo - comincia nel migliore dei modi. Il voto alla sinistra arcobaleno sarà un voto utile che gli italiani potranno dare per il loro Paese". "Si è fatto uno sforzo unitario - commenta Salvi soddisfatto - tenendo conto delle ragioni di tutti".
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Sono un compagno del PdCI, ma credo di pensarla come molti nel PRC: adesso si subiscono le prevaricazioni del trio Bertinotti-Mussi-Pecoraro, ma subito dopo le elezioni spero arrivi il redde rationem. Non ho nessuna intenzione di finire in un indistinto partito di sinistra socialdemocratica. Auspico dunque al più presto la riunificazione di tutti i comunisti, accettando al massimo una federazione con le altre forze della sinistra.