c'è Centro e centro; il tema della trigonometria politica che appassiona l'UDC preoccupata di vincere la sfida di raccogliere il 6% di voto cattolico è comprensibile per un politico di professione; fa skiattare chi invece è politico per passione civile e perchè vorrebbe risolvere il problemi del paese. Quelli che sicuramente stanno a cuore pure a Casini, Buttiglione e Volontè, ma che cedono il passo di fronte a un'altro cosa, che per povertà di lessico chiamiamo ugualmente politica, ma che in realtà ha più ha che fare con la tattica (militare, se non appare azzardato il paragone).
Casini muove le truppe e prepara logistica e vettovagliamenti per portare le truppe democristiani in una lungamarcia attraverso quella che spera sarà lo scampolo finale dell'era Berlusconi.
Insomma esistono politici in Italia che soffrono il periodo attuale come una penosa parentesi e sognano di tornare alla mitica età dell'oro democristiana. Soprattuto sperano di tornare a lavorare secondo il vecchio metodo democristiano, la vecchia versione della dottrina sociale della Chiesa, riproporre la versione confessionale della politica perchè, a loro dire avremmo da loro necessità di essere tutelati nello scontro di civiltà in corso.

Io la vedo dura sul fatto che questi incapaci che non riusciti a tenere insieme un partito, non riescono a risanare i conti pubblici italiani, e non riescono nemmeno a proporre uno straccio di testo di legge elettorale in consonanza con lo spirito bipolaristico dell'elettorato italiano possano avere, per pura coincidenza effimera, uno straccio di soluzione solida e praticabile (oltre condivisa dagli italiani) su questioni come quelle ch si pongono in termini generali di riassetto della costituency.