Originariamente Scritto da
Eyes Only
Io sono un comunista nel senso che credo che la socializzazione dei mezzi di produzione, la redistribuzione statale della ricchezza e la gestione collettiva degli scontri tra le libertà individuali siano tutte impostazioni che possono garantire ad una società la più alta ricchezza marginale e la più estesa delle libertà, oltre che la miglior garanzia di eguaglianza nei diritti.
Sono comunista nel senso in cui, quindi, vorrei vedere questo mondo migliorare. Ma ci sono anchre tanti altri margini di miglioramento, e non solo in senso comunista. Alla base di un mondo comunista ci dovrebbe essere la decisione, da parte di chi detiene il potere, di applicare il comunismo. Tutto quindi si gioca sul modo in cui si decide chi ha il potere, tenendo conto che non esiste solo chi auspica il comunismo. E poichè voglio il comunismo per conferire libertà, non potrei mai fare iniziare tutto che non fornendo la libertà e la responsabilità di scegliere il comunismo ad ogni cittadino. La mia scelta democratica è irrinunciabile e fondamentale, perchè non vi è alcun ideale assoluto, neppure il comunismo, che possa dirsi indiscutibile, e dunque, nella relatività delle opinioni, l'opinione prevalente a cui viene assegnato il potere d'essere attuata deve essere semplicemente quella di cui i cittadini si sono fatti un cairco di responsabilità, quella che hanno liberamente scelto, perchè se saranno felici dovranno ringraziare solo se stessi, e se non lo saranno dovranno incolpare loro stessi. Ecco perchè forse più che comunista sono un socialista utopico, cioè quello che marx contrapponeva al socialismo reale riguardo ai metodi di attuaizone del programma socialista. Ma proprio poichè credo nell'intrinseco valore del socialismo, so che esso verrà attraverso il semplice convincimento delle persone, e mai gli negherei questo piacere. Mai cederei a tale insulto come il dover imporre a qualcuno qualcosa che è così ovvio che dovrebbe invece desiderare e chiedere! Fino a quando la gente aspetterà prima di aprire gli occhi sarà sua la colpa e non certo compito mio salvare chi non intende salvare neppure se stesso.
Ma come è possibile oggi credere nella via democratica al comunismo, con una democrazia così malridotta dal Berlusconismo? Dopo 15 anni ci ritroviamo a discutere di nuovo, come nel'700, di stato di diritto, di separazione dei poteri, di incompatibilità coi conflitti di interesse, di cose che in tutto il resto del mondo civilizztao sono ormai scontate da decenni o secoli. In che modo è possibile per il volere popolare divenire legge, quando non si può neppure esprimere un voto di preferenza? In che modo è possibile riavvicinare i cittaidini alla democrazia diretta dei referendum, quando in parlamento è pieno di condannati, a volte per reati molto gravi? E soprattutto come si può parlare di democrazia quando una legge democratica non viene poi fatta rispettare, e chi vuole semplicemente vederla rispettata (per rispettare la democrazia) è visto come un estremista, arrivando addirittura a coniare un dispregiativo "giustizialista" contro chi vuole semplicemente giustizia? Come si può applicare la legge, quando la magistratura viene continuamente delegittimata nel suo ruolo di giudicare le infrazioni alla legge, senza indicare chi o come dovrebbe essere maggiormente legittimato a giudicarle della magistratura?
Invece, fin dall'inizio ho sempre apprezzato Di Pietro, l'unico ad avere il coraggio di protestare contro tutto ciò, di manifetsare fuori da palazzo chigi contro la vergogna dell'indulto di mastella, a mandare a quel paese l'ex ministro della giustizia che fa trasferire chi indaga su di lui e fa cadere i governi se sua moglie viene messa ai domiciliari, l'unico ad aver il coraggio di essere sempre trasparente, di tirar fuori le magagne e le vergogne dei palazzi anche nella sua coalizione, l'unico a voler manterenere sempre uno stretto rapporto con l'elettorato, l'unico che chiedeva nuove elezioni dopo la consultazione del 2006 per fare qualcosa di davvero utile con una maggioranza diversa anzichè attaccarsi subito alla poltrona, l'unico ad aver sempre difeso l'indipendenza della magistratura. Lui non è comunista e non lo sarà mai, ma secondo me ci sono delle priorità in questo momento, dei problemi ancora più gravi del capitalismo anarcoliberista, e cioè che stanno cercando di tagliarci i ponti per tornare dall'altra parte, eliminare la possibilità di cambiare verso il comunismo o qualunque altro sistema.
Per questo scelgo prima di tutto di votare verso chi è più deciso ad attaccare il berlusconismo e le sue caratteristiche uniche e specifiche, le novità assolute prodotte nella politica italiana di leninismo anarcocristiano, i suoi attacchi alla democrazia, allo stato di diritto, alla separazione dei poteri e ad ogni altro fondamento dello stato moderno, in favore della persona che ha dimostrato di essere sicuramente una delle più oneste e più determinate a cacciare i disonesti.
SCELGO DI VOTARE PER COLUI CHE NON HA MAI DELUSO E NON SI E' MAI PRESTATO AI GIOCHETTI DI NESSUNO.. SCELGO DI VOTARE PER CHI PUO' PORTARE QUESTO ATTEGGIAMENTO NEL RESTO DELLA POLITICA, SCELGO DI VOTARLO PER DIMOSTRARE CHE AL DI LA DELLE IDEE POLITICHE NON TOLLERIAMO I DISONESTI, PERCHE' PREFERIAMO UN ONESTO DI DESTRA A UN DISONESTO DI SINISTRA, SCELGO DI VOTARLO PERCHE' CHI DELINQUE ALLA LUCE DEL SOLE SAPPIA CHE GLI ELETTORI LO PUNIRANNO INESORABILMENTE, QUANDO INVECE, OGGI, NON HA MINIMAMENTE QUESTO TIMORE.
Di Pietro si è alleato con veltroni. lo avrei votato comunque, e lo voto comunque. Non apprezzo la deriva democristiana del PD, ma in Veltroni vedo l'uomo giusto per battere berlusconi, il berlusconi di sinistra che sa comunicare con le massaie (a differenza degli uomini di sinistra che, pur eccezionali, sono troppo filosofi per le masse, vedi bertinotti) e che ha la posisbilità di raccogliere un numero di voti superiore a quello di berlusconi. Quando il berlusconismo uscirà di scena potremo parlare di nuovo di POLITICA. fino ad allora, fin quando dovremo restaurare le sane regole del gioco, scelgo di fermarmi e di eliminare i problemi che ci bloccano, votando chi può eliminare berlusconi e soprattutto il BERLUSCONISMO con un programma di chiaro stampo contrario, come quello che IDV e PD hanno indiscutibilmente messo assieme contro i condannati in primo grado.
Quante volte ricordate come Di Piero sia stato sempre l'unico, in tante fasi indecenti dell'ultimo governo Prodi, e mantenere la decenza? Non dobbiamo aspettare chissà quale evento per punire chi si comporta male e premiare chi si comporta bene.. mostriamo alla politica senza alcun dubbio che quello che vogliamo sono la correttezza, l'onestà e la coerenza democratica e legalitaria prima di tutto! Altrimenti la casta continuerà ad imperare ed essere incentivata a farlo!