“Sovversiva” esti sa Zustissia (mala)
“Sovversiva” esti sa Zustissia (mala)
La sentenza di primo grado emessa ieri dalla Corte d’Assise di Nuoro nei confronti di Ivano, Pauleddu ed Antonella rappresenta un pericoloso strumento attraverso il quale da ora in poi lo stato italiano potrà facilmente imprigionare e condannare chi in Sardigna persegue ideali di libertà ed eguaglianza sociale.

La sentenza infatti ha dichiarato colpevoli i compagni per aver partecipato ad una fantomatica associazione sovversiva. Ma la realtà è che in Sardigna non esiste alcuna associazione sovversiva, esistono invece donne e uomini che si ispirano e lavorano, singolarmente o attraverso organizzazioni politiche, per l’affermazione degli ideali della liberazione nazionale e del socialismo. Aver condannato Ivano, Pauleddu e Antonella “per partecipazione ad associazione sovversiva” significa condannare chi condivide questi ideali.

Questa sentenza dimostra ancora una volta che la magistratura svolge il ruolo di esecutrice ideologica e materiale di un sistema politico autoritario e antidemocratico.

“Sovversiva” è questa sentenza perché con essa si vuole scardinare un “ordine democratico” che, perlomeno nel popolo, è ancora sentito e ricercato.



Nuoro, 14 febbraio 2008


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