Su Internet Berlusconi rincorre Veltroni
Il sito del Pd punta sulla community. Quello del Pdl, dopo l'allarme di Bonaiuti, prova a recuperare terreno
ROMA - Cerchi "Pd" con Google e il primo risultato che salta fuori, come previsto, è il sito del Partito Democratico. Scrivi "Pdl" e, invece del Popolo della Libertà, rischi di finire sulla pagina del "Partito comunista ticinese". Roba da far saltare sulla sedia Silvio Berlusconi. Del resto, era stato lo stesso Bonaiuti - nei giorni scorsi - a lanciare l'allarme: «Il centrodestra è praticamente assente dal mondo di Internet - aveva affermato il portavoce dell'ex premier a "Radio Anch'io" - Per questo ci stiamo attrezzando con alcuni giovani per essere presenti nella campagna elettorale che incombe su questo mezzo, particolarmente prediletto dai giovani».
CONFRONTO - Sulla Rete, in effetti, la sfida di Berlusconi è iniziata in salita: il sito ufficiale del Partito Democratico funziona a pieno regime (tra news, forum tematici, blog e video) e può contare oltre 10 mila iscritti, mentre quello del Popolo delle libertà - almeno per quanto riguarda i contenuti e il posizionamento nei motori di ricerca - annaspa un po'. Vanno meglio gli altri siti della galassia "berlusconiana" (raggiungibili dall'home page del Pdl): soprattutto quello di Forza Italia, che nel frattempo si è trasformato in "Vota Berlusconi". Antonio Palmieri, responsabile della comunicazione elettorale degli azzurri, ha snocciolato (martedì 19 febbraio) le prime cifre del gazebo virtuale di Silvio Berlusconi a 24 ore dalla messa online: «101.059 manifesti virtuali 'Rialzati, Italia!' personalizzati e spediti via mail ai propri amici, 1.477 persone che hanno chiesto di diventare difensori del voto, 92 nuovi filmati segnalati da Youtube, da aggiungere a quelli già presenti nella sezione 'presi dalla Il sito del PdlRete'. È un ottimo inizio». Una cosa è certa, però: il nuovo sito è partito in netto ritardo rispetto a quello del Pd, rilanciato nella sua nuova veste in occasione del discorso di Veltroni a Spello. «Considero Internet uno dei luoghi della nuova politica - aveva spiegato Veltroni - e, dunque, la Rete sarà una delle forme attraverso cui vivrà la campagna elettorale, oltre che uno dei luoghi in cui si fa la moderna politica e la moderna comunità, un luogo interattivo per costruire un network di persone».
TRA COMMUNITY E PORTALE - La campagna elettorale in "formato" 2.0 è finita anche sotto la lente dei blogger: come si legge su "Politicaduepuntozero", «il portale del Pd è una sorta di network informativo autosufficiente, capace di definire una propria agenda sulle principali tematiche politiche, economiche, sociali e culturali. Le notizie sul partito e sul leader diventano, in modo apparentemente paradossale, quasi un aspetto marginale del pacchetto d'offerta informativa». Quello del Popolo della Libertà, invece, è «un meta-portale, vera e propria porta d'ingresso agli altri siti che gravitano intorno a questa fase del progetto politico berlusconiano: Forza Italia, Tv della Libertà, Giornale della Libertà e Circoli della Libertà».
TRAFFICO - Ma insomma: chi vince in Rete? Facendo un confronto con Alexa (azienda americana che si occupa del traffico su Internet), il sito del Pd batte piuttosto nettamente quello del Pdl. I numeri confermano inoltre che, sul web, il marchio "Forza Italia" continua a essere più forte del "Popolo della Libertà".
I SITI AVVERSARI - E gli altri? L'impressione è che nessuno punti "forte" sulla Rete. Quelli de "La Destra" si limitano a piazzare il proprio simbolo in formato gigante sulla home page, relegando in basso documenti e link. Non solo: il nome del candidato premier, Daniela Santanchè, non appare da nessuna parte. "La Rosa Bianca", difficilmente rintracciabile con Google, punta invece sugli interventi dei suoi esponenti, mentre la sezione "Crea la tua comunità" risulta ancora "in costruzione". Sul sito dell'Udc - che correrà in solitudine dopo lo strappo con il Pdl - ampio spazio a notizie e dichiarazioni di Casini, Cesa e soci. E «la Sinistra - l'Arcobaleno»? Non pervenuta. Il sito, fanno sapere, sarà online da lunedì prossimo. Un'eternità, visti i tempi di Internet. Almeno sul web, la rincorsa della Cosa Rossa appare quasi una "missione impossibile".
Germano Antonucci
http://www.corriere.it/politica/08_f...ba99c667.shtml