Originariamente Scritto da
rowena
Posso intervenire, anche se so che voterò e anche per chi?
Vorrei solo portare una riflessione.
Da quando Veltroni ha deciso di correre da solo, il quadro politico italiano, ingabbiato da almeno 10 anni in coalizioni (di destra o di sinistra non importa)paralizzate dai veti interni, incapaci di decidere o comunque di prendersi la responsabilità delle decisioni, ha subito una vera e propria rivoluzione.
Intanto ha provocato una radicale semplificazione: da una ventina di simboli di due anni fa si passerà, tutt'al più, a 7 o 8.
In completa discontinuità col passato, il PD ha presentato un programma in cui prende degli impegni misurabili e verificabili, e di cui si assume la piena responsabilità, senza dover mediare e contrattare con gli alleati e anche - e non è meno importante - senza poter scaricare la colpa di eventuali insuccessi su altri.
Il PD sta cercando di rinnovare la classe politica, facendo scelte di rottura col passato, e di restituire un'etica, che si era andata annebbiando nel passato, alla politica. Certo, liberarsi di tante scorie del passato non sarà facile. Ma mi pare di poter dire che si è finalmente imboccata una strada nuova e coerente.
L'elettorato oggi, grazie alla rottura di Veltroni con le consuetudini politiche, ha in mano una grande carta da giocare. Ha possibilità di esprimere un voto coerente con la semplificazione del quadro politico, e di farla finita una volta per tutte con la frammentazione, i cespugli, i personalismi e i clientelismi, potendo scegliere fra due grandi soggetti politici a cui mettere in mano il governo.
Certo, io preferirei che mo mettesse in mano a Veltroni, dando credito alla sua scommessa. Ma, in ogni caso, Veltroni, decidendo di correre da solo, ha già fatto un grande servizio al paese.