Par condicio in Rai: accordo Pd e Pdl,
non ci sarà parità di accesso ai programmi
Fino al 10 marzo nei Tg, Gr e altri format ci sarà prevalenza dei rappresentanti di Veltroni e Berlusconi
ROMA - In questa prima fase della campagna elettorale, nei Tg, nei Gr e nei programmi di approfondimento informativo della Rai, le forze politiche avranno diritto alla parità di trattamento ma non alla parità di accesso: lo ha deciso la commissione di Vigilanza approvando a maggioranza due emendamenti identici, presentati dal Pd e dal Pdl, che hanno modificato il testo originario del regolamento per la par condicio, messo a punto dal radicale Marco Beltrandi che prevedeva appunto anche la parità di accesso tra le diverse forze politiche all'informazione Rai.
CONTRADDETTO RELATORE - Il relatore Beltrandi aveva invece proposto la piena «parità di accesso e di trattamento tra le diverse forze politiche» in tutti i programmi di informazione, appoggiato in questo dalle altre forze minori in campo per le prossime elezioni.
«C'è una maggioranza trasversale - ha commentato Beltrandi - che sfregia la par condicio. C'è chi ha interesse a far in modo che i cittadini, in questa campagna elettorale, non possano scegliere liberamente le liste». La commissione, che sta esaminando il regolamento relativo alla fase della campagna elettorale che dura fino alla presentazione delle liste (9-10 marzo) punta a concludere i lavori, sospesi in concomitanza con il voto in aula - questa sera, come ha assicurato il presidente, Mario Landolfi.