vabbene che mi tenete su il 3d ma a tutto c'è un limite...
qui di miracoli ci sono solo le azioni...
vabbene che mi tenete su il 3d ma a tutto c'è un limite...
qui di miracoli ci sono solo le azioni...
Orso, ma come fai a non sapere queste cose?
Come hai fatto a prendere il patentino di forzanovista????
Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui.
per dire
Nella Chiesa cattolica, la canonizzazione avviene al termine di un'apposita procedura, che dura in genere molti anni, chiamata processo di canonizzazione (o processo canonico). Tra le altre cose è richiesto che vengano riconosciuti dei miracoli attribuiti all'intercessione della persona oggetto del processo. La decisione finale sull'opportunità di procedere alla canonizzazione è in ogni caso riservata al Papa.
sono più chirichetto di voi... non c'è nulla da fare.....
Se la persona per la quale si chiede il processo di canonizzazione è morta di morte naturale:
- il processo di canonizzazione ha origine dalle persone che hanno vissuto con il potenziale santo o santa, che ne conoscono l'operato e lo stile di vita: la comunità della parrocchia, la congregazione religiosa, la comunità in cui ha lavorato, eccetera.
- questi, detti Attori, incaricano una persona che ritengono adeguata a presentare richiesta al vescovo di riferimento perché apra l'Inchiesta Diocesana su una possibile beatificazione. Chi presenta la domanda viene detto Postulatore della Causa. Se la Santa Sede lo ritiene affidabile, diviene la persona di riferimento per la Congregazione per le cause dei santi, cioè l'organismo della Santa sede che si occupa dei processi di beatificazione. L'inchiesta non può iniziare se non sono trascorsi almeno 5 anni dalla morte della persona, a meno che il Papa in persona non voglia autorizzare una eccezione. Questo criterio di cautela tende a evitare di farsi trasportare da entusiasmi temporanei e intende aiutare a valutare con criterio i fatti;
- La Congregazione per le Cause dei Santi valuta la richiesta del vescovo e risponde con un Nulla Osta (niente si oppone), autorizzandolo a procedere. Da questo punto in poi il potenziale santo o santa viene detto "Servo (o serva) di Dio";
- si procede intervistando quante più persone possibili, valutando documenti e testimonianze per capire se, tra quanti lo hanno conosciuto, ci sia una cosiddetta fama di santità. Se, durante la vita della persona sono avvenuti episodi inspiegabili che possano essere ritenuti "miracoli", questi verranno verificati e segnalati, sebbene non siano considerati fondamentali. Ne deriva una raccolta di documenti che viene inviata a Roma.
- la Congregazione per le Cause dei Santi controlla che la raccolta del materiale sia avvenuta in modo corretto, quindi nomina un Relatore della Causa che guiderà l'organizzazione del materiale nella Positio super virtutibus del Servo di Dio. La Positio è quindi un dossier dove si esprime con criterio la "dimostrazione ragionata" (Informatio) delle presunte virtù eroiche, usando le Testimonianze e Documenti raccolti nell'Inchiesta Diocesana (Summarium);
- si organizza una commissione di 9 teologi, detta Congresso dei Teologi. Se questi danno parere favorevole si ha una riunione di Cardinali e Vescovi della Congregazione dei Santi, terminata la quale il Papa autorizza la lettura del Decreto ufficiale sull'eroicità delle virtù del Servo di Dio. Questi d'ora in poi viene chiamato "venerabile". Questo chiude la prima fase del processo di canonizzazione.
- La fase successiva è la Dichiarazione di beatificazione, per arrivare alla quale deve essere riconosciuto un miracolo attribuito all'intercessione del venerabile. Qualcuno deve aver pregato la persona e questa deve aver "risposto" venendo in soccorso con un evento inspiegabile e "prodigioso": questo viene ritenuto dalla Chiesa segno inequivocabile che la persona è in Paradiso e di là può e vuole soccorrere i vivi. La cautela in questa fase è ancora maggiore. Perché un miracolo venga preso in considerazione dalla Congregazione dei Santi occorre una Inchiesta Diocesana, approfondita con lo stesso iter indicato sopra, che andrà consegnata alla Congregazione dei Santi.
- tra gli episodi a cui la Chiesa cattolica più frequentemente attribuisce carattere miracoloso vi sono: l'incorruttibilità del corpo dopo la morte, come per santa Caterina da Siena, il cui corpo è ancora integro dopo quasi 650 anni dalla morte; la "liquefazione del sangue" durante occasioni particolari, come san Gennaro; l'"Odore di Santità": il corpo emanerebbe profumo di fiori, anziché il consueto odore di morte, come nel caso di santa Teresa d'Avila. Tuttavia il miracolo che si verificherebbe più spesso è quasi sempre una guarigione da malattia grave. Questa deve essere istantanea, senza alcuna spiegazione medica plausibile, definitiva e totale.
La Positio sul miracolo viene quindi esaminata da 5 medici: se questi dichiarano di non sapere dare spiegazione razionale e scientifica dell'avvenimento, si configura la possibilità di ritenerla miracolo. L'avvenuto viene valutato da 7 teologi, quindi da vescovi e cardinali.- Terminate queste riunioni il Papa proclama il venerabile beato o beata in una Messa solenne, quindi stabilisce una data della memoria nel calendario liturgico locale o della famiglia religiosa cui la persona apparteneva.
- Se viene riconosciuto un altro miracolo, a seguito di una valutazione che ha lo stesso iter e la stessa severità del primo, il beato viene dichiarato santo e il suo culto viene autorizzato ovunque vi sia una comunità di credenti.
Taiger, lo faccio solo per tirare su la discussione
Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui.
tanto per tirare su la discussione e dato che sono un chirichetto tamarro....
AMMIRATEMI!!!