Addio a Maurizio Mosca
portò lo show nello sport
Il popolare giornalista sportivo aveva 69 anni. Era malato da tempo. Conduttore, opinionista e personaggio televisivo, era famoso per le sue "bombe" sul calcio e per il "pendolino". Ieri l'ultimo articolo sul suo blog in cui si schiera a favore di Balotelli
Addio a Maurizio Mosca portò lo show nello sport
Addio a Maurizio Mosca portò lo show nello sport - Repubblica.it
ROMA - Maurizio Mosca, popolare giornalista sportivo noto per il "pendolino" e le sue "bombe" sul calcio, è morto questa notte all'ospedale san Matteo di Pavia. Avrebbe compiuto 70 anni a giugno ed era da tempo malato. Anche se sofferente, ha lavorato fino all'ultimo in tv, alla radio e sui giornali. Il suo ultimo articolo è di ieri mattina sul suo blog, "Sto con Mario", dedicato all'odissea tra José Mourinho e Balotelli, in cui accusa l'allenatore dell'Inter di aver esagerato umiliando pubblicamente il ribelle attaccante. Da diversi anni faceva da opinionista nella trasmissione Guida al Campionato su Italia1e il primo omaggio alla memoria del giornalista arriva proprio dal sito sportivo di Mediaset che ospitava il suo blog e che sulla homepage saluta "Addio Maurizio".
Conduttore, opinionista ma soprattutto personaggio televisivo, Maurizio Mosca nasce a Roma il 24 giugno 1940. Figlio di Giovanni Mosca, umorista e giornalista, e fratello dello scrittore Paolo Mosca, comincia la sua carriera lavorando per il quotidiano La Notte di Milano. In seguito diventa caporedattore alla Gazzetta dello Sport, testata per cui lavorerà oltre venti anni. Le prime esperienze televisive risalgono al 1979: debutta come conduttore di un programma sportivo di un'emittente locale milanese. Successivamente dirige il periodico Supergol.
Le trasmissioni televisive e radiofoniche cui Maurizio Mosca viene invitato diventano poi sempre più numerose, sia a livello locale che nazionale. Il programma che lo consacra definitivamente come un personaggio tv è L'appello del martedì (1991), che Mosca conduce indossando una toga da giudice in uno studio le cui scenografie ricalcano un'aula di tribunale. Poi seguiranno
Calciomania, Guida al campionato, Controcampo, Zitti e Mosca, La Mosca al naso e Il processo del lunedì assieme ad Aldo Biscardi.
Nel 2002 conduce insieme a Paolo Liguori la trasmissione Senza Rete, in onda su Rete4. Nella stagione 2004-2005 è ospite opinionista fisso di Guida al campionato e Controcampo, trasmissioni di Italia1 in cui Mosca mette in gioco tutta la sua carica di ironia, esprimendosi come opinionista ed esperto di mercato, azzardando colpi clamorosi che chiama simpaticamente "Superbombe". Le caratteristiche del personaggio Mosca erano l'energia, la passione nell'esprimere le proprie opinioni e la simpatia, doti con cui lo ricordano gli affezionati telespettatori.
"E' stato un compagno prezioso e fedele del Processo del lunedì" dice commosso Aldo Biscardi. "Era istintivo, ma sincero, scoppiettante e forte. Non aveva paura di dire la verità e lascia davvero un vuoto incolmabile: sarà difficile oggi che possa rinascere un altro Mosca". "Non stava bene - rammenta ancora - aveva avuto qualche anno fa un problema cardiaco e io mi ero collegato telefonicamente dal Processo con lui ricoverato in clinica. Poi sembrava avesse superato. Invece era malato. Oggi lo ricorderò in tv da Quelli che il calcio".
(03 aprile 2010) Tutti gli articoli di Persone