Uno spettacolo grottesco, quello offerto ogni maledetto giorno dalla televisione: grottesco quanto terribilmente realistico. Una verità che farebbe sobbalzare chiunque sano di mente, ma non i milioni di italiani che accettano che sia così. Oggi per vivere nella "media" (concetto in continua evoluzione... al ribasso), pagarsi gli studi, sposarsi, comprare una casa, bisogna partecipare (e vincere) ai vari "L'eredità", "Chi vuol essere milionario" ("miliardario" al tempo delle lire...), "La ruota della fortuna" e via dicendo. Quelle che un tempo erano necessità ora stanno diventando sogni, e la televisione - servizio pubblico e non - non si fa' certo scrupoli a sbattere in pubblico le reazioni più inusitate di fronte alla vittoria certo, ma soprattutto alla sconfitta... Ma non impressiona più sentire le storie personali dei (tanti) concorrenti? Se l'intento è far sentire chi guarda da casa un po' meno solo e far accettare al popolino la situazione generale dell'Italia "paese a sorte" vedo che ci si sta riuscendo alla grande. Arrivati a questo punto non vedo perchè non stabilire un'estrazione del lotto ogni sera: il "paese a sorte" che si autofinanzia (anche) con i soldi del "gioco dei poveri imbecilli" (così lo definì Cavour.....).