L'Occhio della Bella
Mi sa che con gli amici di Milano e dintorni, ci vedremo prima del previsto.
Per un'occasione insolita, visto che unisce la lirica a uno dei campi profughi palestinesi più tremendi del mondo.
Luciano Buono, primo tenore del coro del Teatro alla Scala, il gruppo vocale Famiglia Sala ed Elena Rappazzo terranno un concerto di solidarietà per il campo di Ein El Helwa, in collaborazione con l'associazione di volontariato internazionale Sumud e l'associazione dei giovani di Ein el-Helwa, Nashed.
Il concerto avrà luogo al Teatro “La Scala della Vita” in Via Piolti de’ Bianchi, 47 Milano (dietro Piazzale Dateo), alle ore 19.00 di mercoledì 5 marzo.
Il programma prevede brani di Mozart, Puccini, De Sorozabal e canti spiritual.
L'ingresso sarà libero, ma è gradita un'offerta volontaria. Mi dicono che in occasioni simili, si considera, come dire, normale una cifra attorno ai 15 Euro, ma ognuno si regoli secondo risorse e coscienza.
Ein el-Helwa (عين الحلوة vocalizzabile in vari modi, fino a Ain al-Hilwah) ospita circa 70.000 profughi alla periferia del porto libanese di Sidone.
Il nome significa "sorgente di acqua dolce", ma in arabo, 'ayn indica sia "sorgente" che "occhio"; e hilwah sia "dolce" che "bella": su questo gioco di parole, il grande vignettista Naji al-Ali, il più noto cittadino del campo, disegnò questa vignetta dedicata a Ein el-Helwa, l'Occhio della Bella:
L'obiettivo immediato è di contribuire alla ristrutturazione, quest'estate, di alcuni edifici nel campo, per farne un centro giovanile - non dipendente da una specifica fazione politica, e libero soprattutto dalla pesante ingerenza delle organizzazioni sedicenti "non governative" - e una ludoteca.
Più in profondità, però, si tratta di stabilire un rapporto di reciproco rispetto con chi resiste - in ogni parte del mondo dei dominati - contro l'annientamento fisico e spirituale imposto dalla Grande Idrovora.
http://kelebek.splinder.com/post/160...Bella#16019448