Offensiva turca contro il Pkk nel nord Iraq

[la sfinge]

AGI) - Roma, 28 feb. - Il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, e il segretario generale della Lega araba, Amr Moussa, hanno chiesto la fine "delle operazioni militari" turche nel Kurdistan iracheno e la soluzione dei problemi "attraverso il dialogo tra Turchia e Iraq". Secondo il titolare della Farnesina "bisogna essere preoccupati per il rischio di un conflitto che se prosegue e si estende rappresenta un ulteriore elemento di destabilizzazione dell'Iraq". D'Alema ha sottolineato che l'unico modo per garantire "la sicurezza della Turchia e' che si sviluppi una collaborazione attraverso il dialogo tra Ankara e Baghdad, non con operazioni militari unilaterali senza tempi definiti". Sulla stessa linea Moussa si e' detto "estremamente preoccupato". Secondo il segretario generale dell'organizzazione che raggruppa 22 Paesi arabi (tra cui l'Iraq) bisogna "rispettare sia la sovranita' irachena che la sicurezza della Turchia". "E' indispensabile rilanciare un dialogo tra l'Iraq e la Turchia per raggiungere un accordo che ponga fine a questa situazione di crisi - ha insistito - i contatti sono continui e non sono mai stati interrotti". (AGI) -

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Baghdad, 28 feb. - (Adnkronos/Dpa) - Il Pkk ha ucciso 18 soldati turchi e di aver feriti due in uno scontro avvenuto oggi nel Kurdistan iracheno. Lo ha dichiarato all'agenzia irachena Voi Ahmed Damis, un esponente del Partito dei lavoratori curdi, parlando di tre soldati uccisi in un agguato nei pressi di Zab, ed altri 15 in scontri nella zona di Imadiya. Secondo l'esponente del Pkk le forze turche sono state costrette a ripiegare dopo l'attacco, ma poi hanno lanciato un raid aereo. Non ci sono conferme indipendenti delle vittime turche. Secondo Ankara, nell'offensiva sono rimasti uccisi finora 230 guerriglieri del Pkk e 24 soldati turchi