Hitler? Disegnava Pinocchio
Il direttore di un museo norvegese rivela: «Scoperti fumetti del dittatore». Immortalati i personaggi di Walt Disney
LONDRA - Adolf Hitler un disegnatore di fumetti? A sostenerlo è William Hakvaag, direttore del «Lofoten 2.World War Memorial Museum» (http://www.lofotenkrigmus.no/e_omuseet.htm), un museo storico nel nord della Norvegia, che dice di aver trovato dei cartoons, disegnati dal dittatore tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, nascosti in un dipinto a firma «A.Hitler», che l’uomo ha acquistato ad un’asta in Germania per circa 300 dollari (poco più di 200 euro). I personaggi che sarebbero stati immortalati dalla matita del leader nazista sono due nani di Biancaneve (Mammolo e Dotto) dell’omonimo film della Disney del 1937, entrambi autografati «A.H.», e il Pinocchio apparso nella pellicola della Disney del 1940, quest’ultimo schizzo senza firma. Come ricorda il «Daily Telegraph» (http://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2008/02/23/whitler123.xml), prima della sua ascesa al potere, Hitler aveva cullato sogni d’artista e sebbene non ci siano ancora conferme ufficiali sul fatto che i bozzetti ritrovati siano davvero riconducibili alla mano del dittatore, è noto che il capo della Germania nazista possedesse copia di Biancaneve e che la guardasse spesso nella sua sala di proiezione privata. Prima di annunciare al mondo la passione di Hitler per i fumetti, Hakvaag avrebbe eseguito una serie di test sui disegni in suo possesso e, stando ai risultati, gli schizzi risalirebbero al 1940. «Sono sicuro al cento per cento che questi bozzetti siano stati dipinti da Hitler – ha detto lo studioso - . Se qualcuno avesse voluto fare un falso, non li avrebbe di certo mai nascosti sul retro di una foto, dove potevano non essere mai scoperti». Non solo.
«Le iniziali sugli schizzi e la firma sul quadro – ha concluso Hakvaag - sono uguali a quelle di altre opere già attribuite ad Hitler e poi lui aveva una copia di Biancaneve e sosteneva che fosse uno dei migliori film mai realizzati». Malgrado sia capitato spesso in passato che memorabilia di epoca nazista si siano poi rivelati dei clamorosi falsi e non sia mai facile stabilire con certezza la reale provenienza di alcune opere, le aste dedicate a oggetti attribuiti all’estro artistico di Hitler continuano a far registrare il tutto esaurito. Due anni fa in Gran Bretagna, diciannove acquerelli e due schizzi ritrovati in una fattoria del Belgio e che si diceva fossero opera del leader nazista (li avrebbe dipinti mentre era un giovane soldato durante la Prima Guerra Mondiale) vennero venduti per 118.000 sterline (oltre 156.000 euro) dalla casa d’aste Jefferys.