Un invito in una trasmissione televisiva per ricevere solo provocazioni!
Di Adalberto de’ Bartolomeis E’ semplicemente impietoso assistere ad una trasmissione televisiva su Rai 3 (notoria rete di sinistra), domenica 24 febbraio, alle 14.30, condotta dalla giornalista Annunziata che al titolo “1/2″ mezz’ora, stiletta, sfodera, sguaina, sciabole, alabarde, scimitarre e quanto di più aggressivo e “tagliente”, s’ intende, con la parola, per fare di tutto, ma proprio di tutto, al fine di recare disagio al politico di turno invitato. Il caso in questione riguarda l’ On.le Daniela Santanchè che, invece, dal canto suo, non solo non si è fatta nè scalfire di un pelo, nè intimidire da una sinistrossa come l’Annunziata, ma ha mantenuto un “fair play” non comune A NESSUN POLITICO!!! Con tanta diplomazia, ma decisa fermezza, ha ribattutto alle domande pungenti e, spesso, stupidamente sarcastiche della conduttrice. Alla direttrice del programma Le sembrava di diritto nutrire un piglio infido nei confronti del deputato, solo perchè il deputato appartiene alla neo-formazione della Destra. La contrapposizione nel dialogo, tra domande e risposte non era impostata in un dibattito a puro confronto dialettico, ma a mera provocazione, proprio perchè potesse riuscire bene ed evidente che agli occhi di molti telespettatori, alla Signora Santanchè le dovessero saltare i nervi! E invece no! Se qualcuno avesse sperato ciò è rimasto fortemente deluso. Ma poi dico: se un qualsiasi confronto deve essere improntato, da chi lo dirige, su sole provocazioni, non c’è cosa peggiore, purtroppo, che cedere dalla diplomazia… Non è facile, lo riconosco, ma la politica, in Italia, è solo guerra, a tutti i livelli. Non esiste libertà di opinione! Ma come disse un tale… “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”! E invece, imperterrito, come volere affondare una lama tagliente in un ventre, però, molto duro e compatto, l’ Annunziata continuava la sua tiritera tirando fuori la storia delle leggi razziali? Ma cosa centrava una domanda così idiota? Ve lo dico io cosa centrava! Almeno credo d’interpretare il pensiero alquanto contorto e lambicchevole della compagna conduttrice: chi, a prescindere, non condivide una linea di partito quale può essere quella della Destra, solo perchè in Italia ne prova odio e basta, (non ci sono altre spiegazioni), deve allora infierire con soliti discorsi, vecchi, triti e ritriti, inutili, da tromboni, che hanno stancato persino le pietre. E dagliela, così, giù con il fascismo, i riferimenti a … “mali oscuri”… detti, poi, da altri… errori e così sia!. La Destra, ma è mai possibile che non debba esistere in Italia? Ma è accettabile che in questo sistema parlamentare non debba essere tollerato avere una netta alternanza ad opposizioni di sinistre radicali, che ancora hanno simboli di falci e martello? E’ possibile che nel ventunesimo secolo, in Italia, ogni qualvolta si tenti di difendere la storia più recente, anche se appartenuta ai vinti, oggi, il cercare di volerla analizzare con introspezione più obiettiva possibile, subito si viene addidati di fascisti! Allora mi viene da dire e non ho il sospetto, ma la certezza, che da una larga schiera di intellettuali, di opinionisti ecc. piace ripetutamente, aggiungerei “ad libitum”, confrontarsi sempre con il fascismo! La parola fascista o l’essere additato di fascista, in fondo, in fondo, ritengo che non dispiaccia alla maggior parte dell’opinione pubblica italiana. Siccome è stato un movimento epocale forte che ha rappresentato in ventidue anni di governo, nella sua filosofia, qualcosa di unico al mondo, più nel positivo che nel negativo, io credo che da parte di molti italiani, venuti al mondo dopo il secondo conflitto mondiale, costituisca un vanto parlarne, sia nel bene, sia nel male. Ecco perchè, ogni qualvolta si confonde moderazione con rigore, principi con regolamentazione, valori con atteggiamenti, uso della parola per anticonformismo, atteggiamento con dittatura, fermezza, con imposizione, chi si riconosce in queste qualità di vita è sempre e soltanto un emerito fascista! Non c’è niente da fare: in Italia potranno passare anche duecento, mille anni ma sono convinto che non ci sarà mai la libertà di pensarla diversamente! Allorquando, nelle comuni manifestazioni di vita, si può essere contrari a certi modi di pensare, purchè li si rispettino, ma non li si condividano, salterà sempre fuori che qualcuno è un fascista! Allora ripeto: è giusto che, per un verso, il fascismo non tramonti mai, perchè nessuno, da oggi in poi, sarà capace di dare all’ Italia certe tutele e determinati servizi che il fascismo, invece, ha reso agli italiani! Pensate soltanto all’istituto della preveidenza ed assistenza sociale, al diritto alla pensione, all’ indennità per la disoccupazione, all’indennità per la vecchiaia, per l’ invalidità, alla cura gratuita per le persone disabili ed anziane, alla bonifica di territori, al premio per la produttività, al sussidio scolastico A TUTTI, dai cinque ai 10 anni, ai diritti di esenzione per servizi resi dallo Stato, alla tutela del fifensore civico ecc.. Ma perchè ogniqualvolta si tenti di evidenziare realtà da cui non possano che scaturire rapide, ma oculate soluzioni, ciò che è stato bene per il Paese Italia e che vorrebbe ancora esserlo, viene visto come un male, come qualcosa di apologetico, addirittura di pericoloso? La politica può essere fatta da tante persone purchè non solo abbiano idee chiare, ma collaborino, almeno, asetticamente, scevre da strani ideologismi, affinchè pervengano al raggiungimento di buoni obiettivi!
Monselice, 25 febbraio 2008
Adalberto de’ Bartolomeis
http://www.ladestra.info/?p=17809
Cari destri questo è lo stile del vero giornalismo non il fare una domanda e poi ascoltare annuendo qualsiasi vaccata che dicono gli ospiti, io sono ORGOGLIOSO di avere una giornalista come la annunziata che mettendo costantemente il fiato sul collo agli intervistati e che così facendo ci fa conoscere l'animo dei nostri politici molto più di un plasticoso riotta. Solo chi nn ha mai visto il suo programma può non sapere che il suo è un modo di operare uguale con TUTTI, anche con tutti i rappresentanti di tutti i gradi della sinistra.
..Perchè i giudici invece di applicare la legge la interpretano