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  1. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da Ronnie Visualizza Messaggio
    La mia opinione farà saltare sulla sedia tantissimi, sono sincero e non posso che ricordare che sia pure se pesante da leggere non mi sono inventato nulla di quanto segue, basta cercare documenti o parlare con la gente comune per verificarlo. Io non ho più il cuore di parlare di monarchia senza parlare della sostanza concreta e puzzolente del problema, di quello che rende così indigeribile a chiunque il discorso sulla monarchia.

    La questione dinastica è la prima e più forte ragione della debolezza monarchica, più che della frammentazione. La frammentazione monarchica viene da lontano così come la debolezza dei monarchici. Vengono dalla stessa epoca e dalla stessa persona. Vengono da quando un Principe distrusse la serenità di casa Savoia con comportamenti scellerati ripetuti più volte nel tempo. La frammentazione è nata dentro casa Savoia, i giorni in cui l'Erede al Trono S.A.R. il Principe di Napoli Vittorio Emanuele di Savoia perfettamente conscio di quel che stava facendo contro le leggi immutabili del suo casato1 e contro la volontà di suo padre scelse per sè la causa di tutti i mali di fine secolo della famiglia: la signora Marina Ricolfi Doria. La frammentazione è nata dentro casa Savoia, i giorni in cui il Principe di Napoli S.A.R. Vittorio Emanuele di Savoia, dichiarò2 di deporre suo padre e di assumere il titolo di Vittorio Emanuele "IV" e nominò "Marchesa" la sua fidanzata borghese, causa di ogni disastro.


    La tesi di chi vorrebbe separare "la Monarchia" da "i Monarchici" non è altro che la tesi di chi vorrebbe organizzare un colpo di Stato in Italia. La Monarchia è prima di tutto e principalmente assenza di designazione volontaria del Capo di Stato, può essere Monarchia un sorteggio casuale o una dinastia, non può esserlo una Elezione. L'instaurazione di una Monarchia è dunque un atto di forza che richiede l'uso della forza, la restaurazione di una Monarchia già instaurata invece non richiede necessariamente la Forza ma si contenta di una revisione Costituzionale. Se domani una revisione abrogasse l'art 139 e dopodomani un'altra revisione mutasse la forma dello Stato ci sarebbero solamente tre modi per definire la persona del Monarca:
    1) colpo di stato (instaurazione di una Monarchia)

    2) elezione (instaurazione di un IMPERO elettivo, non di una monarchia, con tutti i difetti notevoli di questo modello!)

    3) incoronazione dell'Erede secondo le leggi di casa Savoia (restaurazione)
    Non altri modi si danno.


    Chiunque sostenga in qualsivoglia modo la necessità di instaurare la Monarchia e non di restaurare la Monarchia non è solo un TRADITORE DELLA CASA REALE ma anche un GOLPISTA sostenitore dell'uso della forza per la concretizzazione delle proprie idee di dominio. Il primo frazionista è chi accetta la frammentazione è propone quello che è un duello di spada in pratica per decidere chi vince, di contro all'utilizzo di leggi chiare ed immutabili che serbano il valore dell'automatismo, essenza stessa della Monarchia. Il primo nemico della democrazia e della pace in Italia (e quindi della sua Unità) è chi propone per la decisione di chi sia l'Erede al Trono non una revisione Costituzionale che preveda la Monarchia e magari la decisione di una Corte di insigni giuristi (penso magari a Corte Costituzionale e Consiglio di Stato riuniti) ma viceversa LA GUERRA CIVILE perchè solo quella è la possibile fine di un movimento monarchico che abbia la maggioranza o le forze per imporsi ma comunque non abbia un EREDE designato (o un dubbio fra possibili eredi) perchè si dichiari "per la instaurazione" e non "per la restaurazione". La guerra civile fra Borboni, Savoia del ramo ginevrino, Savoia di quello aostano, Asburgo e chi più ne ha più ne metta sarebbe l'unica via. Bene è esemplificata questa visione da coloro i quali sono arrivati a sostenere come risolutiva di una questione dinastica una volgare aggressione fisica senza preavviso e in casa altrui (!). L'ideale Monarchico se preteso coerente con il desiderio di evitare all'Italia una guerra e di rispettare la democrazia costituzionale, creata da Casa Savoia in questo paese e non dal golpe De Gasperi ma comunque tutt'ora esistente sia pure in forma meno nobile, non è separabile dalla Monarchia e non è separabile da Casa Savoia, qualsiasi voglia essere la linea dinastica da ritenere legittima erede.

    Vengo ora alle ragioni della DEBOLEZZA della Monarchia e quindi dei monarchici, anch'esse sono tutte imputabili alla questione Dinastica o meglio a tutto quello che l'assenza di una vera educazione reale di Vittorio Emanuele, che fosse di successo (perchè c'è stata sia pure in parte, ma non è stata di successo), ha provocato.

    In primo luogo la monarchia soffre di (parlo di fama perchè mi riferisco a un sentire popolare che credo di interpretare nato su dati pubblici e da tutti conoscibili, non do certo giudizi di tipo penale nè personale nè etico o morale sui signori in questione perchè non mi compete nè avrei diritto di farlo, mi riferisco esclusivamente al sentire che taluni hanno di loro che mi pare di ravvedere nel vociare del popolo e che può essere CORRETTO COME SBAGLIATO ma costituisce comunque un problema POLITICO, nella gente comune, e del contenuto offensivo del quale mi dolgo ma che non posso non citare [perchè è proprio questo quel che si dice in una casa quadratica media d'Italia quando si leggono le intercettazioni di VE IV purtroppo):

    - una fama da puttaniere di uno degli eredi (gli alberghi di tehran e le intercettazioni recenti)
    - una fama da ladro di uno degli eredi (inchieste recenti, che pare non confermino ma pure ci sono state)
    - una fama da assassino di uno degli eredi (isola di cavallo e confessione di omicidio intercettata in cella)
    - una fama da cafone manesco di uno degli eredi (cazzotto in faccia all'altro erede in casa di un Re' europeo... ad un matrimonio!)
    - una fama da corridore del rally poco pratico dell'italiano di uno degli eredi
    - una fama da erede vero di quello che è solo uno degli eredi (coltivata dai media ma purtroppo presente) e sciaguratamente quello con la peggiore fama
    - una fama di uno degli eredi da padre di figlio occupato a non lavorare e non studiare, non fare il militare, girare sui motoscafi, girare pubblicità di olive e scarpe (viste da tutti), non fare il militare, rinnegare di essere monarchico (dichiarazioni, smentite ma tali), chiedere di togliere le bandiere monarchiche dove passa (agenzie stampa), frequentare festini poco seri (foto pubblicate in giro), circondarsi di persone poco serie (scandalo sulla persona poco raccomandabile in Valori e Futuro)
    - una fama da succube di sua moglie di uno degli eredi, come continuamente si legge sui media
    - una fama di rinnegato dalla famiglia di uno degli eredi (attacchi ricevuti dalle sorelle, rapporti freddi fino alla fine col padre)
    - una fama di maneggione di eredità di uno degli eredi (esecutori testamentari e monarchici, infinite polemiche etc.)
    - una fama di ingordo insoddisfatto di uno degli eredi (causa allo Stato Italiano in un tribunale straniero per avere indietro soldi, come se non ne avesse tantissimi dopo i suoi traffici!)

    e poi soffre anche del fatto che l'altro erede sia coperto di tatuaggi, frequenti greenpeace e sia stato pizzicato con una contessa polacca su un treno dalla quale è nato un figlio che ha riconosciuto.

    Di fronte a questi fatti sociali, perchè tale è la percezione dell'autoproclamato Vittorio Emanuele IV Re' d'Italia e del Principe Amedeo nel popolo Italiano a modesto e magari sbagliato avviso di chi scrive (...), e di fronte al fatto che ci sono molti monarchici che lo attaccano dalla mattina alla sera (come me) viene da chiedersi se non sia l'esistenza di Vittorio Emanuele "IV" il problema che causa la frammentazione monarchica E la debolezza dell'idea monarchica. Perchè certo un Re' con questa fama non lo vorrebbero le persone che compongono il popolo, e l'altro più presentabile (perchè a parte quei difetti è nell'ordine: a) educato b) militare c) esperto di botanica d) imprenditore e) maritato con persone non equivoche e discrete f) padre di un figlio che ha studiato, è stato militare e fa il manager di una grande impresa multinazionale) viene considerato poco credibile principalmente a causa della divisione dei monarchici i quali per metà non lo appoggiano perchè tutti intenti a sostenere idee sbagliate.

    La causalità nelle mie opinioni è semplice

    1) Umberto II è un grande Re' con un piccolo figlio
    2) il figlio di Umberto si comporta per tutta una vita da complotto repubblicano
    3) i monarchici si dividono fra il figlio e un più degno cugino e tale divisione si corrobora delle remore del padre e del cugino a dire chiaramente (prima per non peggiorare i processi, poi per non impedire il rientro e fino all'ultimo per una sorta di vergogna a colpire uno che già così tanto si faceva male da solo) che quell'erede non è tale ed è solamente un Principe non ereditario con un figlio non molto più intelligente di lui
    4) i monarchici SPARISCONO dalla scena politica e diventano solo buoni per rotocalchi essendo divisi in cinquanta sigle diverse

    Di fronte a tutto questo chi vuole la saldezza dell'idea monarchica ha una precisa strategia da seguire: 1) aggredire la linea dell'erede sedicente e inviso al popolo - Vittorio, e suo figlio 2) sostenere la linea dell'erede al trono più accettabile per il popolo, e suo figlio 3) costruire associazioni che nascano intorno ai fedeli alla linea che sembra più adeguata e rifare consenso su di esse 4) dichiararsi democratici e RINNEGARE le idee assurde di "instaurazione" in favore di una chiara e netta preferenza per la RESTAURAZIONE che passi per la costruzione di un fronte adeguato alla discesa in politica (non con berlusconi ma AL CENTRO) dell'Erede migliore col fine di ottenere la doppia revisione Costituzionale con un nuovo referendum fra monarchia e repubblica nel quale giocarsi tutto che non preveda la nomina di un nome ma di una alta corte fatta solo di veri giuristi che si occupi di decidere a che linea spetta il trono.

    Sono le mie opinioni su una questione politica e sulla percezione sociale che credo abbiano tanti (da ciò che sento) di una persona specifica, se sono off topic vi prego di spostarle e non di cancellarle. Su Savoia Monarchia Oggi non potrei postarle, per questo approfitto di questa conferenza che si dice aperta a tutti. Saluti.

    1. cfr. Lettere di S.M. Umberto II di Savoia a Vittorio Emanuele in cui illustra le conseguenze degli atti del figlio e ribadisce di non potere mutare le leggi del casato

    2. cfr. Decreto #1 di "re Vittorio Emanuele IV" del 15.12.1969 - tentativo clandestino di detronizzazione di Re Umberto II: fotocopia - trascrizione - Parere sul Decreto # 1, del prof. Franco E. Adami dell'U. di Ferrara, 30.3.2005..
    Non posso che quotare e concordare su tutto, dalla prima all'ultima parola.

  2. #22
    Fiamma dell'Occidente
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    Si chiama Duca d'Aosta, non Duca da Ostia... Quindi si dice aostano, non aostiano...
    ahaha
    Non posso che quotare e concordare su tutto, dalla prima all'ultima parola.
    grazie seren
    _
    P R I M O_M I N I S T R O_D I _P O L
    * * *

    Presidente di Progetto Liberale

  3. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da Ronnie Visualizza Messaggio
    penso ti riferisca al forum smo, sbaglio?

    Rettifico allora: preferisco evitare, per non mettere in discussione l'opinione di un moderatore con quella degli altri, giacchè in passato (prima del tuo arrivo, e solo per questo te lo dico) fui moderato per cose molto meno schiette e da allora non frequento quel forum per non essere un problema rispetto alle sue regole che non mi permetto di sindacare. Le quali citano:
    quindi sarei off topic, direi l'opposto di quel che il forum dichiara di sostenere e sarei anche scortese a disturbarli e farmi moderare di nuovo dagli altri moderatori, è solo questa la causa della mia opinione in questa conferenza, ma non potevo tenermi quel che non viene mai detto in posti pieni di monarchici [e il forum NFM non è esattamente frequentatissimo] e invece vorrei dire, proprio qui che almeno posso dirlo, essendo del tutto disinteressato alla creazione di problemi alla moderazione rispettabilissima di quel forum [SMO]

    se credi che io possa postare questo lì, tu stesso che lo moderi, dovresti discutere questi "principi e regole" con i tuoi colleghi o -se ho capito male- spiegarmi cosa dovrebbero voler dire se non che quelli che la pensano come me non dovrebbero dire queste cose su quel forum, e per carità anche secondo me i socialisti non c'entrano col forum liberalismo, e nei principi e regole c'è scritto chiaramente, quindi non solo non mi permetto di sindacare ma io stesso mi comporto nel modo medesimo (e non solo io, è così un po' ovunque) e lo faccio in modo insindacabile, quindi nemmeno ho intenti pedagogici a darti questo chiarimento, solamente e puramente pratici, anche perchè non vorrei che qualcuno equivocasse questa tua frase e cominciasse a postarci proclami aostani

    buongiorno
    Come vuoi, comprendo la tua decisione in merito al regolamento che hai ricordato.

  4. #24
    Monarchico da sempre !
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    Citazione Originariamente Scritto da Ronnie Visualizza Messaggio
    La mia opinione farà saltare sulla sedia tantissimi, sono sincero e non posso che ricordare che sia pure se pesante da leggere non mi sono inventato nulla di quanto segue, basta cercare documenti o parlare con la gente comune per verificarlo. Io non ho più il cuore di parlare di monarchia senza parlare della sostanza concreta e puzzolente del problema, di quello che rende così indigeribile a chiunque il discorso sulla monarchia.

    La questione dinastica è la prima e più forte ragione della debolezza monarchica, più che della frammentazione. La frammentazione monarchica viene da lontano così come la debolezza dei monarchici. Vengono dalla stessa epoca e dalla stessa persona. Vengono da quando un Principe distrusse la serenità di casa Savoia con comportamenti scellerati ripetuti più volte nel tempo. La frammentazione è nata dentro casa Savoia, i giorni in cui l'Erede al Trono S.A.R. il Principe di Napoli Vittorio Emanuele di Savoia perfettamente conscio di quel che stava facendo contro le leggi immutabili del suo casato1 e contro la volontà di suo padre scelse per sè la causa di tutti i mali di fine secolo della famiglia: la signora Marina Ricolfi Doria. La frammentazione è nata dentro casa Savoia, i giorni in cui il Principe di Napoli S.A.R. Vittorio Emanuele di Savoia, dichiarò2 di deporre suo padre e di assumere il titolo di Vittorio Emanuele "IV" e nominò "Marchesa" la sua fidanzata borghese, causa di ogni disastro.

    La tesi di chi vorrebbe separare "la Monarchia" da "i Monarchici" non è altro che la tesi di chi vorrebbe organizzare un colpo di Stato in Italia. La Monarchia è prima di tutto e principalmente assenza di designazione volontaria del Capo di Stato, può essere Monarchia un sorteggio casuale o una dinastia, non può esserlo una Elezione. L'instaurazione di una Monarchia è dunque un atto di forza che richiede l'uso della forza, la restaurazione di una Monarchia già instaurata invece non richiede necessariamente la Forza ma si contenta di una revisione Costituzionale. Se domani una revisione abrogasse l'art 139 e dopodomani un'altra revisione mutasse la forma dello Stato ci sarebbero solamente tre modi per definire la persona del Monarca:
    1) colpo di stato (instaurazione di una Monarchia)
    2) elezione (instaurazione di un IMPERO elettivo, non di una monarchia, con tutti i difetti notevoli di questo modello!)
    3) incoronazione dell'Erede secondo le leggi di casa Savoia (restaurazione)
    Non altri modi si danno.

    Chiunque sostenga in qualsivoglia modo la necessità di instaurare la Monarchia e non di restaurare la Monarchia non è solo un TRADITORE DELLA CASA REALE ma anche un GOLPISTA sostenitore dell'uso della forza per la concretizzazione delle proprie idee di dominio. Il primo frazionista è chi accetta la frammentazione è propone quello che è un duello di spada in pratica per decidere chi vince, di contro all'utilizzo di leggi chiare ed immutabili che serbano il valore dell'automatismo, essenza stessa della Monarchia. Il primo nemico della democrazia e della pace in Italia (e quindi della sua Unità) è chi propone per la decisione di chi sia l'Erede al Trono non una revisione Costituzionale che preveda la Monarchia e magari la decisione di una Corte di insigni giuristi (penso magari a Corte Costituzionale e Consiglio di Stato riuniti) ma viceversa LA GUERRA CIVILE perchè solo quella è la possibile fine di un movimento monarchico che abbia la maggioranza o le forze per imporsi ma comunque non abbia un EREDE designato (o un dubbio fra possibili eredi) perchè si dichiari "per la instaurazione" e non "per la restaurazione". La guerra civile fra Borboni, Savoia del ramo ginevrino, Savoia di quello aostano, Asburgo e chi più ne ha più ne metta sarebbe l'unica via. Bene è esemplificata questa visione da coloro i quali sono arrivati a sostenere come risolutiva di una questione dinastica una volgare aggressione fisica senza preavviso e in casa altrui (!). L'ideale Monarchico se preteso coerente con il desiderio di evitare all'Italia una guerra e di rispettare la democrazia costituzionale, creata da Casa Savoia in questo paese e non dal golpe De Gasperi ma comunque tutt'ora esistente sia pure in forma meno nobile, non è separabile dalla Monarchia e non è separabile da Casa Savoia, qualsiasi voglia essere la linea dinastica da ritenere legittima erede.

    Vengo ora alle ragioni della DEBOLEZZA della Monarchia e quindi dei monarchici, anch'esse sono tutte imputabili alla questione Dinastica o meglio a tutto quello che l'assenza di una vera educazione reale di Vittorio Emanuele, che fosse di successo (perchè c'è stata sia pure in parte, ma non è stata di successo), ha provocato.

    In primo luogo la monarchia soffre di
    (parlo di fama perchè mi riferisco a un sentire popolare che credo di interpretare nato su dati pubblici e da tutti conoscibili, non do certo giudizi di tipo penale nè personale nè etico o morale sui signori in questione perchè non mi compete nè avrei diritto di farlo, mi riferisco esclusivamente al sentire che taluni hanno di loro che mi pare di ravvedere nel vociare del popolo e che può essere CORRETTO COME SBAGLIATO ma costituisce comunque un problema POLITICO, nella gente comune, e del contenuto offensivo del quale mi dolgo ma che non posso non citare [perchè è proprio questo quel che si dice in una casa quadratica media d'Italia quando si leggono le intercettazioni di VE IV purtroppo):

    - una fama da puttaniere di uno degli eredi (gli alberghi di tehran e le intercettazioni recenti)
    - una fama da ladro di uno degli eredi (inchieste recenti, che pare non confermino ma pure ci sono state)
    - una fama da assassino di uno degli eredi (isola di cavallo e confessione di omicidio intercettata in cella)
    - una fama da cafone manesco di uno degli eredi (cazzotto in faccia all'altro erede in casa di un Re' europeo... ad un matrimonio!)
    - una fama da corridore del rally poco pratico dell'italiano di uno degli eredi
    - una fama da erede vero di quello che è solo uno degli eredi (coltivata dai media ma purtroppo presente) e sciaguratamente quello con la peggiore fama
    - una fama di uno degli eredi da padre di figlio occupato a non lavorare e non studiare, non fare il militare, girare sui motoscafi, girare pubblicità di olive e scarpe (viste da tutti), non fare il militare, rinnegare di essere monarchico (dichiarazioni, smentite ma tali), chiedere di togliere le bandiere monarchiche dove passa (agenzie stampa), frequentare festini poco seri (foto pubblicate in giro), circondarsi di persone poco serie (scandalo sulla persona poco raccomandabile in Valori e Futuro)
    - una fama da succube di sua moglie di uno degli eredi, come continuamente si legge sui media
    - una fama di rinnegato dalla famiglia di uno degli eredi (attacchi ricevuti dalle sorelle, rapporti freddi fino alla fine col padre)
    - una fama di maneggione di eredità di uno degli eredi (esecutori testamentari e monarchici, infinite polemiche etc.)
    - una fama di ingordo insoddisfatto di uno degli eredi (causa allo Stato Italiano in un tribunale straniero per avere indietro soldi, come se non ne avesse tantissimi dopo i suoi traffici!)

    e poi soffre anche del fatto che l'altro erede sia coperto di tatuaggi, frequenti greenpeace e sia stato pizzicato con una contessa polacca su un treno dalla quale è nato un figlio che ha riconosciuto.

    Di fronte a questi fatti sociali, perchè tale è la percezione dell'autoproclamato Vittorio Emanuele IV Re' d'Italia e del Principe Amedeo nel popolo Italiano a modesto e magari sbagliato avviso di chi scrive (...), e di fronte al fatto che ci sono molti monarchici che lo attaccano dalla mattina alla sera (come me) viene da chiedersi se non sia l'esistenza di Vittorio Emanuele "IV" il problema che causa la frammentazione monarchica E la debolezza dell'idea monarchica. Perchè certo un Re' con questa fama non lo vorrebbero le persone che compongono il popolo, e l'altro più presentabile (perchè a parte quei difetti è nell'ordine: a) educato b) militare c) esperto di botanica d) imprenditore e) maritato con persone non equivoche e discrete f) padre di un figlio che ha studiato, è stato militare e fa il manager di una grande impresa multinazionale) viene considerato poco credibile principalmente a causa della divisione dei monarchici i quali per metà non lo appoggiano perchè tutti intenti a sostenere idee sbagliate.

    La causalità nelle mie opinioni è semplice

    1) Umberto II è un grande Re' con un piccolo figlio
    2) il figlio di Umberto si comporta per tutta una vita da complotto repubblicano
    3) i monarchici si dividono fra il figlio e un più degno cugino e tale divisione si corrobora delle remore del padre e del cugino a dire chiaramente (prima per non peggiorare i processi, poi per non impedire il rientro e fino all'ultimo per una sorta di vergogna a colpire uno che già così tanto si faceva male da solo) che quell'erede non è tale ed è solamente un Principe non ereditario con un figlio non molto più intelligente di lui
    4) i monarchici SPARISCONO dalla scena politica e diventano solo buoni per rotocalchi essendo divisi in cinquanta sigle diverse

    Di fronte a tutto questo chi vuole la saldezza dell'idea monarchica ha una precisa strategia da seguire: 1) aggredire la linea dell'erede sedicente e inviso al popolo - Vittorio, e suo figlio 2) sostenere la linea dell'erede al trono più accettabile per il popolo, e suo figlio 3) costruire associazioni che nascano intorno ai fedeli alla linea che sembra più adeguata e rifare consenso su di esse 4) dichiararsi democratici e RINNEGARE le idee assurde di "instaurazione" in favore di una chiara e netta preferenza per la RESTAURAZIONE che passi per la costruzione di un fronte adeguato alla discesa in politica (non con berlusconi ma AL CENTRO) dell'Erede migliore col fine di ottenere la doppia revisione Costituzionale con un nuovo referendum fra monarchia e repubblica nel quale giocarsi tutto che non preveda la nomina di un nome ma di una alta corte fatta solo di veri giuristi che si occupi di decidere a che linea spetta il trono.

    Sono le mie opinioni su una questione politica e sulla percezione sociale che credo abbiano tanti (da ciò che sento) di una persona specifica, se sono off topic vi prego di spostarle e non di cancellarle. Su Savoia Monarchia Oggi non potrei postarle, per questo approfitto di questa conferenza che si dice aperta a tutti. Saluti.[INDENT]
    1. cfr. Lettere di S.M. Umberto II di Savoia a Vittorio Emanuele in cui illustra le conseguenze degli atti del figlio e ribadisce di non potere mutare le leggi del casato
    2. cfr. Decreto #1 di "re Vittorio Emanuele IV" del 15.12.1969 - tentativo clandestino di detronizzazione di Re Umberto II: fotocopia - trascrizione - Parere sul Decreto # 1, del prof. Franco E. Adami dell'U. di Ferrara, 30.3.2005..[/INDENT]

    allora abbiamo fatto un buon lavoro, in quanto il tuo intervente è davvero molto interessante !

    grazie, c'è parecchio materiale in esso su cui riflettere.

  5. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da MaxRed Visualizza Messaggio
    Lo puoi postare anche sul forum Ronnie

    Non preoccuparti Max, al termine della conferenza, faccio fare una copia al moderatore dell'intero 3d !

    Ciao

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da FedericoAmMI Visualizza Messaggio
    Questione Dinastica : è la ragione della frammentazione Monarchica ?

    Rispondo con molto piacere alla proposta di relazionare in questa Conferenza voluta dagli amici Monarchici di POL.
    E’ stimolante infatti poter scrivere su un tema così interessante e per noi spigoloso.
    Il problema non è tanto quello di trovare una medicina o una ricetta per rimediare agli incredibili disastri combinati dalla classe dirigente monarchica in tema di unità negli ultimi cinquant’anni (a partire da quella che fu la madre di tutte le sciagure divisioniste monarchiche: la scissione fra Partito Nazionale Monarchico e Partito Monarchico Popolare), quanto piuttosto trovare una risposta all’interrogativo: “Perché proprio i monarchici, che oltre ad essere i custodi di un’unità nazionale fortemente voluta e che si richiamano all’istituzione dell’ordine per eccellenza, sono così divisi?”.

    Partiamo da una prima considerazione: addossare la colpa alla cosiddetta questione dinastica sarebbe in realtà fuorviante. Il problema nasce molto prima: i gruppuscoli, partitini, sigle e siglette che affliggono la realtà monarchica non nascono dopo i comunicati di varie consulte di senatori del Regno o i proclami del Duca d’Aosta nel 2006, ma molto, molto prima. Quarant’anni prima, quando un candidato al trono era ben chiaro ed identificabile da tutti, anche perché aveva regnato.
    Lo stesso Re Umberto II ebbe modo di lamentarsi più volte di questo clima di divisione: la stessa rappresentanza monarchica in Parlamento cessò di esistere perfino quindici anni prima della morte di un Re del quale non si può certo dire che non fosse amato dai monarchici, naufragata fra litigi e scelte sbagliate e miopi.
    Questa prima conclusione mi sembra doverosa, tanto per chiarire un po’ le idee a chi vorrebbe fare della “caccia al vittoriano” o della “caccia all’aostiano” una filosofia di vita: sostenere che i monarchici italiani siano divisi su una querelle dinastica è comprensibile, considerare questa come la madre di tutti i mali ed approfittare di questa motivazione per scatenare risse perenni, oltre che essere un ostacolo alla diffusione dell’ideale, è una colossale sciocchezza, che tutti i monarchici hanno davanti agli occhi sin dai primi anni ’60.
    Una classe politica monarchica che ha seduto trent’anni alla Camera senza essere riuscita a portare a termine neppure uno dei principali punti del proprio programma!

    Chi si avvicina al Nostro mondo, alla Nostra realtà, e l’ho potuto sperimentare personalmente ogni giorno a Milano, non lo fa per partecipare al televoto sul capo di Casa Savoia, per sapere chi sia la personalità più adatta per rilasciare cavalierati o patentini di fedeltà: lo fa perché vede nell’istituzione monarchica una garanzia per la Patria, sicura, affidabile e perché ama la Nostra Storia, ama la meravigliosa storia di una nazione nata sull’impegno dei Padri del Risorgimento.
    Rabbrividisco quando sento parlare di dirigenti che danno le dimissioni per beghe dinastiche, che si rifiutano di partecipare ad una cerimonia “perché c’è tizio”, che – aprite bene gli orecchi – boicottano le manifestazioni organizzate da gente che molto spesso “smena” quattrini di tasca propria per pagare l’organista o la presenza di una fanfara.

    Nessuno, dico nessuno, mi ha mai avvicinato perché interessato a qualche iniziativa e mi ha mai chiesto come prima cosa di esprimere una valutazione in materia dinastica, argomento che può interessare in ambito salottiero, ma che non serve quando si tratta di coalizzarsi per organizzare iniziative, conferenze o cerimonie, o, come accade qui su POL, per correre insieme alle elezioni al fine di raggiungere un quorum sufficiente per avere un seggio.

    Quanti espertoni conosciamo? Sempre pronti a pontificare da ambo le parti sulla questione dinastica o sulla situazione politica italiana, snocciolando argomentazioni opposte, e che quando viene l’ora della chiamata alle armi per darsi da fare, si tirano poi indietro rinchiudendosi nell’indolenza più profonda sul filone “voglia di fare, saltami addosso”?
    Di queste persone noi, francamente, non ne abbiamo bisogno, e personalmente ne ho le tasche piene, anche perché al passante della strada che si professa monarchico, il fatto che a gestire una manifestazione sia l’associazione Pinco Pallo o il Club amici della corona, interessa fino ad un certo punto.

    Se si pontificasse un po’ meno e si sventolassero nelle piazze un po’ più spesso le bandiere sabaude, forse ci sarebbero risultati più nell’immediato.
    Se si avessero atteggiamenti più edificanti e meno inclini alla cortigianeria ed alla pigrizia, forse ci si lamenterebbe un po’ meno e si farebbe di più.
    Se si evitasse di tirarsi i coltelli per avere la poltrona come sottosegretario del club di turno, probabilmente non ci sarebbero questioni dinastiche che tengano.
    Se si lavorasse un po’ di più per l’organizzazione di cerimonie e iniziative culturali, da qualche parte si andrebbe e metteremmo i sapientoni nella condizione di dover mollare cadreghini esistenti solo sulla carta e non nei fatti.
    Se si evitasse di incontrarsi fra quattro mura alle due del pomeriggio del mese di agosto come i carbonari, e si tornasse alle spontanee dimostrazioni monarchiche dei tempi d’oro, saremmo più vicini alla gente.
    Se anziché perdere tempo a parlare di stemmi, di finte consulte, di coccarde e di patacche, si parlasse un po’ più di quello che interessa alla gente, di STORIA E VALORI, si farebbero notevoli passi avanti.
    Ultimo punto: se si lavorasse un po’ di più alla pacificazione di Casa Savoia, anziché fomentare odi, rancori e proclami di vario genere, si renderebbe un grande servizio alla Patria ed alla Dinastia.

    Per quanto riguarda la realtà monarchica, ritengo che la scelta di Alleanza Monarchica e delle altre sigle aderenti alla Convenzione Nazionale Monarchica sia stata la più saggia. Lavorare per l’istituzione, innanzitutto, il resto viene dopo.
    Gente motivata, che alla poltrona o al ricevimento a Villa Topo Gigio non dà importanza, ma che si impegna nelle iniziative ed alla comunicazione diretta con le altre associazioni.
    Del resto è stato lo stesso Umberto II a dirci: “L’Italia innanzitutto”. Non “Amedeo innanzitutto”, “Vittorio Emanuele innanzitutto” o “la poltrona innanzitutto”.
    Unità, unità, unità…di questo abbiamo bisogno. Chi è fuori da questa logica nazionale per tenersi stretto fra le mani uno scettro condominiale, meglio che ne stia fuori e che si dia all’ippica.

    E questo è quello che auguro a questo gruppo di Monarchici su POL, che conservi sempre la sua unità e la sua equidistanza da ogni circolo cortigiano, perché si è ben vista qual è la politica che paga.Il numero di noi aumenta sempre. Siamo uno dei forum più visitati di PoliticaOnLine, nonostante alcuni episodi spiacevoli, forse perché non ci prestiamo a risse e divisioni che purtroppo sono all’ordine del giorno altrove.
    Abbiamo il sostegno di numerosi amici e ci siamo guadagnati una rispettabilità ed una coerenza invidiabile
    : non cambiamo bandiera, non abbiamo dubbi sul cammino che dobbiamo fare, non siamo interessati ai proclami ed a chi si permette di distribuire patentini di fedeltà in nome della divisione.

    Dunque, avanti così, sempre a testa alta, in nome dell’unità, della coerenza e dei veri valori.

    Avanti, Savoia!
    Tutto, di questo intervento, sarebbe da mettere in grassetto, e tutto quoto con riconoscenza per l'onestà e la chiarezza nell'esposizione dei fatti.
    Accidia, vanagloria, incapacità sono alle origini dei danni alla causa monarchica. Pretendere di giustificare viltà ed inettitudine di molti, troppi monarchici di ieri e di oggi, con il comportamento deprecabile dei Principi è falso, non corrispondente ai fatti, come ben dimostra Federico.

  7. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da FedericoAmMI Visualizza Messaggio
    Questione Dinastica : è la ragione della frammentazione Monarchica ?

    .......Partiamo da una prima considerazione: addossare la colpa alla cosiddetta questione dinastica sarebbe in realtà fuorviante. ......
    Citazione Originariamente Scritto da Conterio Visualizza Messaggio
    si, è vero. e queste cose sono normalmente sottaciute, quasi a vergognarsene da parte dei Monarchici meno giovani, ma sottacendo a questa verità, in realtà non si affronta il problema come tu Federico hai magnificamente evidenziato (la litigiosità nostra) e si da acqua al mulino odierno della divisione per causa della Questione Dinastica. In realtà la divisione c'è sempre stata, e la questione dinastica è utilizzata oggi, per rinverdirla.
    Mi viene quasi un dubbio... mah, vedremo.
    Citazione Originariamente Scritto da Ronnie Visualizza Messaggio
    .....
    La questione dinastica è la prima e più forte ragione della debolezza monarchica, più che della frammentazione. La frammentazione monarchica viene da lontano così come la debolezza dei monarchici. Vengono dalla stessa epoca e dalla stessa persona. Vengono da quando un Principe distrusse la serenità di casa Savoia con comportamenti scellerati ripetuti più volte nel tempo.......
    Citazione Originariamente Scritto da Conterio Visualizza Messaggio
    allora abbiamo fatto un buon lavoro, in quanto il tuo intervente è davvero molto interessante !

    grazie, c'è parecchio materiale in esso su cui riflettere.
    A me interessa il tuo parere Conterio. Veramente. Mi aiuti a capire se condividi l'analisi di Federico o quella di Ronnie?
    Sono diammetralmente opposte, e l'una esclude l'altra. I tuoi commenti ai due interventi mi confondono.

  8. #28
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    Dito5 non è detto che siano diametralmente opposti visto che io ho attribuito la frammentazione alla debolezza e la debolezza non alla QD ma a tutto il contorno della QD. La QD è un fattore di drammatica problematicità per la prospettiva "strategica" dei monarchici, ma la debolezza deriva da COME una parte della QD cioè l'ala vittoriana si è comportata sul piano TATTICO. Anzitutto si è erroneamente sostenuta la teoria ANTIDEMOCRATICA E ANTICOSTITUZIONALE (quindi dannosa perchè rende additabili di golpismo i monarchici) della INSTAURAZIONE, al fine di tagliare "assorbendola" con una soluzione "preclusiva" la problematica della QD, nella quale giuridicamente almeno a mio avviso vittorio aveva POCHE speranze prima della pubblicazione delle lettere e non ne ha NESSUNA dopo di esse, ma questo è un altro discorso. In seguito si è accettato e lasciato fare un Principe che è definibile solo come un complotto repubblicano per tutto quel che di disastroso ha provocato all'immagine monarchica senza mettere mai in discussione la sua figura nel timore che ciò riaccendesse la stessa QD vista inconsciamente come il peggio possibile (alla luce della semplice e in genere corretta, ma non in questo caso, considerazione che uniti si vince e divisi no). C'è infatti chi ha detto che quelli che hanno riacceso la QD hanno indebolito la monarchia, ebbene è FALSO. L'idea che possano essere eredi i due inetti di Ginevra costituisce un danno enorme alla causa monarchica vista la loro immagine a dir poco agghiacciante, a questo punto meglio il Duca e suo figlio che quantomeno non appaiono in questo modo squallido al popolo! Di fronte alla debolezza monarchica nel paese la frammentazione è conseguenza e non causa, non può dirsi che sia sbagliato inoltre il detto militare per cui si dovreebbe "marciare divisi per colpire uniti", il danno dell'assenza di unità sul capo della casa è molto poco percettibile vista la lontananza dell'ipotetica "battaglia concreta" la quale molto probabilmente sarà combattuta dai nipoti o al più dai figli degli attuali eredi, il fatto che i monarchici invece TEMANO la QD in questo modo così estremo costituisce un drammatico handicap perchè li inibisce dal criticare le PORCHERIE che il ramo vittorio fa e dall'esaltare invece le buone qualità dell'altro ramo che è privo dei soldi per farsi pubblicità ma rispetto al popolo ha MOLTO PIU' APPEAL!

    Dovremmo essere meno religiosamente legati ai nostri principi, riconoscere tutti con franchezza che Vittorio è una vergogna e dire "Emanuele Filiberto potrebbe mostrarsi più serio e meno leggero" nei comunicati stampa ogni qualvolta il pupone se ne esce con le sue trovate antimonarchiche, con le sue foto fuori luogo e pubblicità inopportune o fa le sue dichiarazioni vuote e generiche o peggio ancora invia l'untuoso tornaforte a fare lavori contro suo cugino invece di andar di persona (es. la vita in diretta)! Quando fossimo in grado di far questo come MONARCHICI sarebbero in primis i principi a doversi miglioraree porre in certo modo per mantenere l'appoggio, cosa che già vale per Amedeo che non avendo soldi può avere solo una certa classe o sparire in ogni caso e per Aimone. L'operazione QD non è partita da Amedeo, è partita dall'UMI e dalla CSR, e così dovrebbe essere sempre. Gli Eredi sono bandiere non capi, mentre VE ed EF con i loro comportamenti verso gli Ordini Dinastici e altre cose come la Consulta si sono mostrati interessati a fare i CAPI e non le bandiere.
    _
    P R I M O_M I N I S T R O_D I _P O L
    * * *

    Presidente di Progetto Liberale

  9. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da Ronnie Visualizza Messaggio
    .........
    .........VE IV purtroppo):

    - una fama da puttaniere di uno degli eredi (gli alberghi di tehran e le intercettazioni recenti)
    - una fama da ladro di uno degli eredi (inchieste recenti, che pare non confermino ma pure ci sono state)
    - una fama da assassino di uno degli eredi (isola di cavallo e confessione di omicidio intercettata in cella)
    .............................
    Citazione Originariamente Scritto da MaxRed Visualizza Messaggio
    Lo puoi postare anche sul forum Ronnie
    Citazione Originariamente Scritto da Conterio Visualizza Messaggio
    Non preoccuparti Max, al termine della conferenza, faccio fare una copia al moderatore dell'intero 3d !

    Ciao
    Ho ancora bisogno che mi aiutiate a capire. Proprio per mantenere la rispettabilità del forum monarchia oggi, tempo fa, Ronnie venne preso a pedate, se ricordo bene proprio da Conterio, non a causa delle sue opinioni, ma in ragione del linguaggio oltraggioso usato nel contesto di argomentazioni a favore dei Duchi d'Aosta.
    Qui va ben oltre, Ronnie, e si promuove supporter della repubblica nell'avallare le macchinazioni degli onnipotenti mezzi dello Stato che fanno apparire il Principe di Napoli, agli occhi della inerte massa popolare, ciò che riporto in quote dello stesso Ronnie. E non mi si dica che no, che non è un avallo il suo. A leggerlo vien da dar di stomaco.
    Al di là delle opinioni e degli avalli¨di Ronnie, chiedo a MaxRed e a Conterio se intendono veramente riaprire il forum Monarchia Oggi a post di quella risma, ad argomenti di quel genere, a un linguaggio di quella fatta.
    No, perchè allora mi sembra ipocrisia e menzogna il plauso riservato al nobile intervento di Federico, né capisco più il senso e la storia del forum al quale mi onoro di appartenere: quello che mette da parte la questione dinastica.

    Ed è comunque sbagliato, secondo me, il pensare che non si possa rifondare lo stato italiano, magari in chiave federalista e con un'altra dinastia al vertice.

    Lo Stato unitario, donatoci da Casa Savoia e al quale dobbiamo la nostra italianità, è caduto insieme alla Dinastia ed è poi morto nella "monnezza" della repubblica.

  10. #30
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    Citazione Originariamente Scritto da dito5 Visualizza Messaggio
    Qui va ben oltre, Ronnie, e si promuove supporter della repubblica nell'avallare le macchinazioni degli onnipotenti mezzi dello Stato che fanno apparire il Principe di Napoli, agli occhi della inerte massa popolare, ciò che riporto in quote dello stesso Ronnie.
    Ma veramente Ronnie non si sta proponendo supporter di nessuna repubblica. Se tu hai dedotto ciò leggendo i suoi interventi, ti prego gentilmente di rileggerli perché vuol dire che non li hai capiti.
    Aggiungo che la questione dinastia non è affatto la causa della frammentazione dei monarchici.
    Anzi, la questione dinastica non è nemmeno una causa: è una conseguenza derivata dal comportamento di Vittorio Emanuele, all'epoca sì erede al trono, nel confronti delle leggi della sua Casa.

 

 
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