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  1. #41
    Giuro di essere fedele al Re!
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    Predefinito Italianità e patriottismo (3)

    Penso di non essere solo nel considerare il patriottismo nient’altro che la ragione coronata con l’amore. La coniugazione, di pascaliana memoria, dell’“Esprit géometrique” con l’“esprit de finesse”.
    Ecco che se con la ragione constatiamo la perniciosità della repubblica e la necessità della Monarchia, dal cuore, dall’amore alla Patria dobbiamo far scaturire in noi la forza e la volontà di lottare. La comprensione del problema disgiunta dall’amore alla Patria, e viceversa, sono spietatamente sterili.

    Ciò detto, ecco che alla domanda su cosa possiamo fare, si può trovare risposta seguendo, con la ragione e con il sentimento, con patriottismo insomma, il pensiero di Boschiero: “La nostra non è una battaglia per un mutamento di governo, ma per l’instaurazione di uno Stato nuovo sotto l’egida di una moderna Monarchia, essa dovrà essere espressione delle aspirazioni popolari e affermarsi con slancio che attui una missione rivoluzionaria di rinnovamento”.
    Della stessa opinione era il generoso e nobile Orio Valdonio: “Per una totale rigenerazione della società non deve parlarsi più di restaurazione perché, come già altre volte abbiamo scritto e detto, ciò significherebbe ripristinare una monarchia secondo vecchi schemi che, se pure a noi cari, sono adatti ad una struttura dello Stato ormai inadeguata e in completo disfacimento!
    I monarchici organizzati politicamente non hanno nulla da restaurare, perché loro compito dovrà essere quello di instaurare una monarchia che, pur affondando le radici nell’humus del passato, sia nuova, moderna, sociale.
    Una monarchia che, vivificata da un nuovo ordinamento etico-giuridico dello Stato, sia il vertice e la garanzia di una società che, liquidata definitivamente la degenerazione partitocratrica del parlamentarismo ottocentesco, possa veramente prosperare e svilupparsi in una democrazia qualitativa…


    L’attualità del pensiero di Boschiero e Valdonio non sfugge a nessuno, anche se nessuno dei Due pensava allora al federalismo (almeno credo) e, per “instaurazione”, non si riferivano certo ad una Monarchia con altra Dinastia che non quella Sabauda. A tale approdo ci conduce invece, e nostro malgrado, la situazione attuale della Dinastia Sabauda.
    Il generoso patriottismo del nostro ultimo Re ci guida a porre “l’Italia innanzitutto”, quindi anche prima del diritto di questo o quel Principe, quando esso danneggia l’interesse della Patria e… non è certo per caso che Sua Maestà abbia voluto portare con Sé il Sigillo Reale.
    Se porre il bene dell’Italia innanzi a tutto ci convince razionalmente della necessità della Monarchia, il patriottismo insegnatoci dal Re ci impone di operare non inquadrati nel partito di re Tizio o di re Caio, perché la ragione ci dice che, qualunque sia l’esito della disputa, si avrebbe si, un re, ma che lo sarebbe di nessuno, e gli Italiani non avrebbero nessun re.

    A questo punto risuonano forte, investite di nuovo attualissimo significato, le stringate parole di Cesare Degli Occhi, eminente penalista e patriota: «Assurdo il partito “del Re”, ma perfettamente giustificato un partito “per il re”, un partito che non pretenda investiture incompatibili col principio del “Re di tutti”, ma perfettamente comprensibile perché il Re non rimanga re di nessuno».

    Il nostro patriottismo, a mio parere, deve dunque impegnarci nel portare sul terreno politico la questione monarchica, illustrando instancabilmente quanti problemi verrebbero semplificati, quante minacce verrebbero sventate, quante insidie verrebbero neutralizzate grazie alla Corona.
    In questa azione, sempre secondo me, dovremmo essere impietosi con i sedicenti monarchici che, anche qui su POL nei loro avatar, osano scimmiottare la Bandiera sostituendo lo Stemma Nazionale con simboli e porcherie varie repubblicane, che trovano naturale iscriversi e militare nei partiti repubblicani, sostenendo così concretamente la repubblica, mentre gridano vanamente W il Re!

    Vecchia, disgustosa storia ben nota all’UMI e al movimentismo monarchico in generale.

  2. #42
    Giuro di essere fedele al Re!
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    Predefinito Italianità e patriottismo (4)

    Lasciatemi il piacere di concludere riportando quelli che potremmo chiamare gli Otto Precetti del Patriota. Ci vengono proposti dall’intemerato e valoroso Ufficiale del Regio Esercito, Guardia d’Onore Carlo Roselli Cecconi che, figlio di un Decorato con Medaglia d’Oro e Tre d’Argento al Valor Militare, abbandonò l’Esercito nel momento in cui esso cessò d’essere il Regio Esercito Italiano.

    1. Dobbiamo considerare il 2 giugno come giorno di lutto. Non si partecipi mai a feste, cerimonie, celebrazioni, non si accettino inviti e si dica sempre, ove sia possibile, perché lo si fa.
    2. Non si canti mai il cosiddetto Inno nazionale, si deve restare a bocca ostentatamente chiusa.
    3. Senza offenderla, si consideri però la bandiera repubblicana un pezzo di stoffa che non rappresenta la Patria.
    4. Si incoraggino le associazioni, la stampa e le attività dichiaratamente monarchiche. Lo si faccia anche finanziariamente nei limiti delle possibilità di ciascuno.
    5. Si faccia servizio al Pantheon come Guardia d’Onore (uomini e donne) alle Tombe Reali. Un’ora di servizio all’anno non è un sacrificio impossibile!
    6. Nei limiti delle possibilità di ciascuno non si abbandonino le tombe di Vittorio Emanuele III, di Umberto II e di Maria Josè, nell’attesa della loro traslazione al Pantheon.
    7. Non venga mai dimenticata la nostra Regina Elena, moglie, madre e sovrana esemplare, sepolta a Montpellier.
    8. Si tenga sempre nelle nostre abitazioni qualunque oggetto che testimoni in modo visibile ed inequivocabile la nostra fedeltà al Re e alla Patria.

    Io ne propongo un altro: scrivere almeno un post al giorno sul forum Savoia – Monarchia Oggi, a meno che non si stia per schiattare!

    Se qualcuno ne propone uno ancora, ecco che abbiamo un vero e proprio Decalogo del Patriota.

  3. #43
    direttamente dall'Inferno
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    Predefinito

    se mi è concesso scrivere in quest'augusta conferenza,vorrei potervi suggerire un decimo capitolo per completare il decalogo di fante d'Italia: ricordare sempre a tutti che il referendum del 1946 è stato truccato peggio di una partita della Juve di Moggi

  4. #44
    Monarchico da sempre !
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    Citazione Originariamente Scritto da perplesso666 Visualizza Messaggio
    se mi è concesso scrivere in quest'augusta conferenza,vorrei potervi suggerire un decimo capitolo per completare il decalogo di fante d'Italia: ricordare sempre a tutti che il referendum del 1946 è stato truccato peggio di una partita della Juve di Moggi
    Sei un simpaticone e ti ringraziamo...


    Citazione Originariamente Scritto da Fante d'Italia Visualizza Messaggio
    Lasciatemi il piacere di concludere riportando quelli che potremmo chiamare gli Otto Precetti del Patriota. Ci vengono proposti dall’intemerato e valoroso Ufficiale del Regio Esercito, Guardia d’Onore Carlo Roselli Cecconi che, figlio di un Decorato con Medaglia d’Oro e Tre d’Argento al Valor Militare, abbandonò l’Esercito nel momento in cui esso cessò d’essere il Regio Esercito Italiano.

    1. Dobbiamo considerare il 2 giugno come giorno di lutto. Non si partecipi mai a feste, cerimonie, celebrazioni, non si accettino inviti e si dica sempre, ove sia possibile, perché lo si fa.
    2. Non si canti mai il cosiddetto Inno nazionale, si deve restare a bocca ostentatamente chiusa.
    3. Senza offenderla, si consideri però la bandiera repubblicana un pezzo di stoffa che non rappresenta la Patria.
    4. Si incoraggino le associazioni, la stampa e le attività dichiaratamente monarchiche. Lo si faccia anche finanziariamente nei limiti delle possibilità di ciascuno.
    5. Si faccia servizio al Pantheon come Guardia d’Onore (uomini e donne) alle Tombe Reali. Un’ora di servizio all’anno non è un sacrificio impossibile!
    6. Nei limiti delle possibilità di ciascuno non si abbandonino le tombe di Vittorio Emanuele III, di Umberto II e di Maria Josè, nell’attesa della loro traslazione al Pantheon.
    7. Non venga mai dimenticata la nostra Regina Elena, moglie, madre e sovrana esemplare, sepolta a Montpellier.
    8. Si tenga sempre nelle nostre abitazioni qualunque oggetto che testimoni in modo visibile ed inequivocabile la nostra fedeltà al Re e alla Patria.

    Io ne propongo un altro: scrivere almeno un post al giorno sul forum Savoia – Monarchia Oggi, a meno che non si stia per schiattare!

    Se qualcuno ne propone uno ancora, ecco che abbiamo un vero e proprio Decalogo del Patriota.
    Di questo ultimo post di Fante, invece, quoto la sua proposta.
    Oltre a testimoniare una presenza Monarchica (SEMPRE) è un modo di stare assieme, seppur virtualmente !

    Saluti

  5. #45
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    di nulla e poi ricordare i fattacci del '46 ( oltre che parlare male della Juve) è uno dei primi doveri del buon Patriota.....

  6. #46
    Monarchico da sempre !
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    Sulla Conferenza

    Constatando che la maggior parte dei Monarchici presenti su Pol, hanno preferito dissertare questo evento, quasi fosse pericoloso esporsi, e volendo altresì ringraziare chi è intervenuto con argomenti di tutto interesse – mi riferisco a Ronnie – non posso che stilare un resoconto positivo di quanto fatto. Sono venuti alla luce particolari importanti e possiamo d’aver acquisito una consapevolezza “diversa” almeno per quanto riguarda il nostro modo d’essere divisi, o al contrario uniti.

    In sintesi la conferenza ha espresso i seguenti concetti :

    1) Italia e Monarchia sono complementari. L’Italia esiste di fatto grazie alla Monarchia (Sabauda) come è evidente che l’attuale sfascio e perdita di valori sono da attribuirsi alla repubblica. Il Sovrano quindi è garanzia di unità del Paese
    2) Società reale e Politica OnLine sono sicuramente non paragonabili (molto diversi i risultati del comune sentire), ma la similitudine è rappresentata dal “difetto” tutto italiano dell’estrema litigiosità del popolo. Non si sottraggono a questa particolarità, i Monarchici presenti in Rete.
    3) La Monarchia Sabauda, che ha saputo coniugare le più diverse parti del Paese (Nord e Sud) non può essere rappresentata da un associazionismo o da un Movimento diviso al suo interno. La cosa è evidente e non fa che accrescere le nostre difficoltà di comunicare con la società.
    4) La Questione Dinastica non può essere considerata la causa unica dei dissidi e delle divisioni tra Monarchici Italiani. I Monarchici erano già divisi in Parlamento, quando negli anni 50-60 erano ancora numerosi i Deputati ed i Senatori fedeli a SM Umberto II in esilio. La prima causa di divisione tra Monarchici va ricercata nelle gelosie interne che hanno portato a sostituire il motto di SM il Re “L’Italia innanzi a tutto” con il motto più repubblicano di “una poltrona innanzi a tutto”
    5) L’iniziativa Monarchica su Politica OnLine, rappresenta nella sua pochezza, l’unico progetto UNITARIO dei Monarchici Italiani, senza legami a partiti, movimenti, associazioni o alla stessa Casa di Savoia. Dopo 3 anni di presenza attiva sulla Rete, il Forum “Savoia – Monarchia Oggi” risulta essere il Forum Monarchico più seguito d’Italia.
    6) L’Italianità ed il Patriottismo, ben presenti nel popolo fino al primissimo dopoguerra, si sono esauriti a causa dell’ingerenza della repubblica. Così come la Monarchia ha saputo creare l’amor di Patria e rendere Italiani tutti i cittadini, così la repubblica ha saputo umiliare i patrioti e vanificare il senso di Italianità di tutti noi. Questo senso di appartenenza è peraltro ancora presente in quelle persone che per ragioni di emigrazione non sono stati raggiunti dalle falsità repubblicane.

    Cosa si propone per il Futuro :

    Cosa è in potere di fare oggi, la persona di fede Monarchica per tentare nel suo piccolo di contrastare questa deriva negativa in cui siamo caduti ?

    Intanto possiamo fare nostre le parole di Sergio Boschiero : “La nostra non è una battaglia per un mutamento di governo, ma per l’instaurazione di uno Stato nuovo sotto l’egida di una moderna Monarchia, essa dovrà essere espressione delle aspirazioni popolari e affermarsi con slancio che attui una missione rivoluzionaria di rinnovamento”

    Così come le parole di Orio Valdonio: “Per una totale rigenerazione della società non deve parlarsi più di restaurazione perché, come già altre volte abbiamo scritto e detto, ciò significherebbe ripristinare una monarchia secondo vecchi schemi che, se pure a noi cari, sono adatti ad una struttura dello Stato ormai inadeguata e in completo disfacimento!
    I monarchici organizzati politicamente non hanno nulla da restaurare, perché loro compito dovrà essere quello di instaurare una monarchia che, pur affondando le radici nell’humus del passato, sia nuova, moderna, sociale.
    Una monarchia che, vivificata da un nuovo ordinamento etico-giuridico dello Stato, sia il vertice e la garanzia di una società che, liquidata definitivamente la degenerazione partitocratrica del parlamentarismo ottocentesco, possa veramente prosperare e svilupparsi in una democrazia qualitativa…”

    Poi possiamo fare nostri i punti fermi di Carlo Roselli Lecconi…
    1. Dobbiamo considerare il 2 giugno come giorno di lutto. Non si partecipi mai a feste, cerimonie, celebrazioni, non si accettino inviti e si dica sempre, ove sia possibile, perché lo si fa.
    2. Non si canti mai il cosiddetto Inno nazionale, si deve restare a bocca ostentatamente chiusa.
    3. Senza offenderla, si consideri però la bandiera repubblicana un pezzo di stoffa che non rappresenta la Patria.
    4. Si incoraggino le associazioni, la stampa e le attività dichiaratamente monarchiche. Lo si faccia anche finanziariamente nei limiti delle possibilità di ciascuno.
    5. Si faccia servizio al Pantheon come Guardia d’Onore (uomini e donne) alle Tombe Reali. Un’ora di servizio all’anno non è un sacrificio impossibile!
    6. Nei limiti delle possibilità di ciascuno non si abbandonino le tombe di Vittorio Emanuele III, di Umberto II e di Maria Josè, nell’attesa della loro traslazione al Pantheon.
    7. Non venga mai dimenticata la nostra Regina Elena, moglie, madre e sovrana esemplare, sepolta a Montpellier.
    8. Si tenga sempre nelle nostre abitazioni qualunque oggetto che testimoni in modo visibile ed inequivocabile la nostra fedeltà al Re e alla Patria.

    Alla quale aggiungerei il consiglio di Fante d’Italia : “scrivere almeno un post al giorno sul forum Savoia – Monarchia Oggi, a meno che non si stia per schiattare!”

    Poi per restare “in Rete”, ricordiamoci che le iniziative ancore possibili sono tante, come ricordavo nel mio intervento a programma, e che hanno bisogno di poca cosa per essere attuate…
    Coordinarsi con il gruppo già presente, qualche minuto di tempo libero da spendere, umiltà e consapevolezza di non avere nulla in cambio se non la soddisfazione personale di SERVIRE Casa Savoia, tanta voglia di imparare !

    Conclusione

    Questa esperienza sarà sicuramente ripetuta in futuro, su argomenti mirati, diversi o che riproporranno in parte gli argomenti trattati ad oggi.
    Questo perché fedeli a Casa Savoia, sta a noi evitare d’essere emarginati, con il silenzio o con le nostre divisioni. Auspico quindi in futuro una maggio partecipazione !

    Grazie a tutti di cuore ed un cordiale saluto
    Conterio

 

 
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