Seguendo la cronaca politica mi sono sempre chiesto in cosa si sostanzi il definirsi cattolici impegnati in politica da parte dei vari Casini, Tabacci, Bindi, Binetti, Mantovano, Formigoni, quale sia la proposta forte che hanno da fare al popolo italiano per risolverne i difficili problemi: nebbia, non si riesce a capire.
Solo vuote parole e riferimenti a vaghe ispirazioni cristiane che dovrebbero apportare un mistico afflato di rinnovamento e miglioramento, senza specificare alcun modello originale ed alternativo di societa'.
Non vi e' neppure chiarezza in merito alla necessita' di difendere quei valori morali tradizionali che costituiscono l'ossatura della nostra civilta', oltre che del cattolicesimo.
A loro signori farei quindi il seguente invito:
continuate pure su questa strada, che e' quello che vi siete scielti, ma per favore evitate l'ipocrisia di continuare a definirvi cattolici.
O se proprio volete farlo, dimostrate di esserlo nei fatti, ponendo la Dottrina Sociale della Chiesa e non il vostro inconcludente ideologismo, al centro del vostro operare.
In questo senso vi sarebbe utile rispolverare la memoria storica di Chesterton e del Distributismo invece che dei soliti De Gasperi e Don Sturzo, con il loro pedissequo allineamento alle ideologie dei vincitori della seconda guerra mondiale