TERRORISMO/ EUROPARLAMENTO DIVISO BOCCIA PACCHETTO PREVENZIONE

Centrodestra affossa relazione dopo bocciatura suoi emendamenti
postato 5 giorni fa da APCOM

Strasburgo, 19 feb. (Apcom) - La maggioranza di centro destra del Parlamento europeo (Ppe, Uen ed euroscettici), con l'apporto non determinante dei Verdi, ha bocciato, oggi a Strasburgo, il pacchetto legislativo sulla prevenzione del terrorismo proposto dalla Commissione europea, su iniziativa del vicepresidente Franco Frattini. Il pacchetto mirava a lottare contro i fattori che favoriscono il reclutamento di nuovi terroristi nell'Ue, comprese la radicalizzazione ideologico-religiosa violenta, la propaganda e l'apologia del terrorismo. Il testo è stato respinto con 332 voti contro 241 favorevoli e 87 astenuti, dopo che la Plenaria aveva approvato una serie di emendamenti del Pse e respinto quelli del Ppe.

Il testo emendato chiedeva di punire l'apologia e la propaganda del terrorismo, "nel pieno rispetto della libertà di espressione". Sollecitava anche misure per favorire l'integrazione sociale dei migranti, il dialogo con le minoranze, le comunità e i leader religiosi "che rappresentano un Islam moderato", e l'applicazione del concetto Onu di 'Alleanza fra le civiltà". E' stato proprio su questo punto che si è svolta una delle battaglie in Aula che hanno poi portato il centro destra a bocciare la risoluzione. La destra voleva che fosse soppresso il riferimento alla 'Alleanza delle civiltà', ma non è riuscita a fare passare la propria posizione. E' stato respinto anche un emendamento Ppe in cui si raccomandava agli Stati membri di informare chiaramente i migranti sul fatto che "devono accettare le misure di integrazione e prendervi parte", poiché anche se tradizioni e culture diverse arricchiscono l'Europa, è comunque necessaria "una minima volontà di integrazione e adattamento".

Il testo, fra l'altro, raccomandava ai Paesi membri e alle istituzioni Ue di applicare tutte le disposizioni giuridiche in vigore che vietano l'utilizzo dei mass media perla diffusione di qualsiasi incitamento alla violenza, all'odio e alla discriminazione fondata sulla razza, il sesso, l'orientamento sessuale o la religione. Si esortavano gli Stati membri, inoltre, a rafforzare la vigilanza contro la propaganda realizzata attraverso Internet, la sorveglianza "dei luoghi che, divergendo dal loro legittimo obiettivo, sono utilizzati per istigare alla violenza". Un emendamento del Pse, accolto, aveva soppresso in questo punto il riferimento ai "centri educativi e religiosi".

La risoluzione bocciata prospettava, infine, un rafforzamento delle misure di aiuto alle vittime del terrorismo e la possibilità di adottare "misure legislative a livello Ue per armonizzare in tutti gli Stati membri le condizioni di ingresso, soggiorno ed espulsione" di individui che contribuiscono alla radicalizzazione e incitano a commettere atti terroristici.

La vicepresidente del gruppo Pse Barbara Duhrkop, dopo l'esito a sorpresa del voto, ha definito "assolutamente disgustoso il fatto che la ragione invocata dal Ppe per votare contro la relazione sia stata quella di impedire qualunque riferimento alla Alleanza delle civiltà", e ha accusato il centro destra di avere bocciato "gli strumenti necessari per combattere il terrorismo, incluse le misure di aiuto alle vittime, e l'introduzione in tutti i 27 Paesi membri dell'Ue del reato di appoggio ai terroristi".
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