Trieste, 18 febbraio 2008
COMUNICATO STAMPA CON CORTESE PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE
Oggetto: Putin: "l'Europa deve vergognarsi"; ha ragione...
Sì, Presidente Putin, noi ci vergognamo di questa Europa.
Ci vergognamo per lo sbrigativo riconoscimento che è stato dato all'indipendenza del Kosovo perchè si chiudono gli occhi sulla segregazione cui sono sottoposte le enclave serbe da parte della maggioranza albanese e si chiudono gli occhi sui loschi affari che arricchiscono la classe dirigente kosovara, diretta emanazione del movimento terroristico UCK.
Ma questa, Presidente Putin, è l'Europa dei banchieri e dei tecnocrati, i quali, senza aver avuto alcuna legittimazione democratica, impongono agli Stati europei draconiane misure economiche ispirate al liberismo sfrenato.
E' purtroppo anche l'Europa del precariato assurto a modello lavorativo e del signoraggio delle banche che gonfia surretiziamente il debito pubblico degli Stati.
E ci tocca anche vergognarci come italiani, perchè in questo momento di crisi economica sempre più vicina al suo apice (grazie a meccanismi finanziari come quelli connessi ai mutui subprime si delineano scenari che fanno pensare alla crisi del 1929) non siamo in grado di distinguere una classe politica nazionale all'altezza della situazione. Il popolo italiano è chiamato alle urne, ma all'orizzonte non si vede alcuna forza politica che possa far sperare in un reale cambiamento, mentre il popolo russo gode il privilegio di votare il Suo partito, capace di riavviare sul la rotta del risanamento e dell'orgoglio nazionale un Paese stremato da privatizzazioni selvagge.
Guardiamo, d'altro canto, con ammirazione il popolo serbo, che ha individuato in queste frenetiche giornate quali sono i veri nemici dell'Europa, della giustizia sociale e dell'identità dei popoli, poichè ha protestato davanti alle rappresentanze diplomatiche statunitensi, ai simboli della globalizzazione come il MacDonald, ai centri commerciali Mercator facenti capo alla Slovenia la cui diplomazia risponde a Washington e alle sedi dell'ONU e dell'UE che sono sovranazionali ma sottomese alle lobby economiche che vogliono imporre il Nuovo Ordine Mondiale impostato sull'usura e lo sfruttamento.
Consci che l'UE non è l'Europa, bensì l'anti-Europa, lo stupro dell'Europa, ci vergognamo dell'Unione Europea, con l'intento invece di lavorare per un'Europa che abbia finalmente il cora ggio di abbattere la tecnocrazia che la domina e di volgere le spalle ai suoi padroni d'oltreoceano, riscoprendo quindi le comuni radici culturali e le sinergie economiche che può avviare con la Russia.
L'Ufficio Stampa di Generazione Europa