NON E’ PIU’ SICURO CHE IL LOMBARDO-VENETO SIA ITALIANO !!!
21 Febbraio 2008 Venetie, Autogoverno Popolo Veneto
NON E’ PIU’ SICURO CHE IL LOMBARDO-VENETO SIA ITALIANO !!! Una sentenza epocale per l’indipendenza dei veneti è stata fatta dal Tribunale di Venezia il 20 febbraio 2008 . Sarà pubblicata a giorni. La lettura è stata pubblica e alla presenza di circa 15 veneti presenti.
In sintesi, nel dubbio la conseguenza è che legalmente
SI POSSONO PAGARE LE TASSE ALL’AUTOGOVERNO DEL POPOLO VENETO AL POSTO DI PAGARLE ALLO STATO ITALIANO.
Le parole usate dal giudice ovviamente non sono queste, ma lo sono gli effetti. Vediamo perché.
Il procedimento di fronte al giudice italiano è stato iniziato dalla associazione “Life Treviso” nel 2006.
LIFE chiedeva di accertare che il Lombardo-Veneto tutto intero (comprendente tutta la terra veneta da Bergamo a Udine oltre a Mantova) non è territorio italiano, in quanto la cessione del territorio del 1866 non fu legittima, cioé legalmente invalida. Inoltre, sostiene la Life, dal 1999 le autorità e uniche legali sul territorio lombardo-veneto sono quelle di “Autogoverno del Popolo Veneto” fondate nel 1999 da Luciano Franceschi, Loris Palmerini e Giuseppe Segato (morto nel 2006).
In effetti già la magistratura di Padova, indagando nel 2002 sulle elezioni democratiche svolte per l’autogoverno del popolo veneto, non aveva avuto nulla da ridire, tanto più che il diritto di Autogoverno del Popolo Veneto è esplicitamente affermato da una legge costituzionale,dunque questa idea era già implicita in quel fatto
Inoltre sono circa 3 anni che la LIFE ha un territorio di “Autogoverno del popolo veneto” nel quale è stato impedito l’accesso alla polizia, una specie di Campanile di S.Marco da 3 anni, o un piccolo stato .
A riprova della pretesa NON ITALIANITA’ del territorio lombardo-veneto, nel 2007 la Life ha depositato il libro “La repubblica mai nata” scritta da me che oltre a spiegare la NULLITA’ della cessione del 1866 , spiega anche la NULLITA’ del referendum monarchia-repubblica del 1946.
Oltre al libro, un documento di 17 pagine che spiega tutti i diritti di legge del popolo veneto, secondo legge internazionale e pure italiana, oltre ai fatti che li hanno resi effettivi (autodeterminazione già iniziata).
Se fossero mancati dei requisiti di legge per la pretesa sovranità, il giudice avrebbe ovviamente risposto che mancava qualche cosa negando il diritto.
Ma ESSENDOCI TUTTI, negare il diritto lo avrebbe esposto alla persecuzione internazionale come crimine penale internazionale .
Perciò il giudice ha sentenziato che egli stesso non ha “giurisdizione”, vale a dire che non poteva giudicare , e non lo può fare nè lui nè un altro giudice italiano (non è una questione di “competenza” per materia o territorio).
Eppure, il codice prescrive che se chi ha chiesto il giudizio è sul suolo italiano, e la causa verte su qualche cosa avvenuta lì, il giudice ha la “giurisdizione”.
Ma se domani si verificasse che NON E’ territorio italiano ?
Anche rispondere no avrebbe comunque dato inizio al processo internazionale.
Il giudice ha fatto come Pilato, ma senza mandare alla croce nè Gesù nè Barabba. Sarà il giudice internazionale a decidere.
Dunque, se il territorio lombardo -veneto non è o potrebbe non essere “italiano”, ecco che il giudice giustamente deve astenersi dal giudizio.
Con questa sentenza in mano, ogni veneto nel Lombardo-Veneto può pagare le tasse all’Autogoverno del Popolo Veneto/Stato delle Venetie invocando la situazione di incertezza ora determinatasi.
Ma è solo incertezza procedurale perché è ben sicuro che il popolo veneto è già indipendente legalmente.
Insomma, ieri sono successi 3 fenomeni originali a Venezia
Non solo una bassa marea eccezionale e una eclissi di luna.
Anche una sentenza epocale .
Purtroppo nello stesso giorno l’Italia si appresta a negare i violare i trattati ONU riconoscendo l’indipendenza ad uno Stato che lo stesso Segretario ONU ha detto non è da riconoscere.
Allego commento dell’avvocato Della Luna sulla sentenza
IMPORTANTE PASSO AVANTI SULLA VIA DELL’INDIPENDENZA
Il 20.02.08 il Tribunale di Veneza, in pubblica udienza, si è pronunciato sulla causa promossa da Life con l’avv. Marco Della Luna contro l’o Stato Italiano per la dichiarazione di nullità dell’annessione delle Venezie al Regno di Sardegna, avvenuta col falso plebiscito del 1866.
Il Giudice ha formalmente dichiarato che la magistratura italiana non ha il potere di decidere sulle domande proposte da Life, e di prendere i conseguenti provvedimenti.
Grazie a questa decisione, Life ha ottenuto, da parte dello Stato italiano, la confessione che il detto Stato non può e non vuole attuare nè rispettare il diritto internazionale nè il diritto interno in questo materie, nè accertare la verità storica.
Questa confessione di impotenza consente ora a Life di rivolgersi agli organi di giustizia internazionali e all’ONU per reclamare il rispetto dei trattati