l'uomo ora ha una nuova identita: ' ha svelato anche i depositi della mafia russa
Visco: «Dalla Germania elenco di evasori italiani con i conti in Liechtenstein»
Anche l'Italia riceve gli elenchi di chi nascondeva i soldi a Vaduz, comprati dai tedeschi da un bancario della Lgt
ROMA - C'è anche «un numero considerevole» di italiani nell'elenco che la Germania ha girato all'Italia contenente i nomi degli evasori che avevano scelto il Liechtenstein come paradiso fiscale per non pagare le tasse nel proprio paese. Ad affermarlo è il vice-ministro dell'Economia Vincenzo Visco.
La sede della banca Lgt a Vaduz (Afp)«C'è un certo numero di italiani - afferma Visco - non so se l'elenco che ci è stato inviato è esaustivo o se è solo un primo elenco. Ma c'è un numero considerevole di italiani. Del resto non mi meraviglio perchè siamo sessanta milioni di abitanti». Visco conferma che l'Italia ha ottenuto i dati per gli scambi previsti dalla collaborazione fiscale tra Paesi, senza acquistare le informazioni.
«L'Agenzia delle entrate, attraverso le procedure di scambio delle informazioni con i paesi aderenti al Forum Ocse sull'amministrazione fiscale (Fta), ha ricevuto informazioni su soggetti residenti in Italia titolari di depositi in Liechtenstein», conferma il ministero dell'Economia in una nota. «Le amministrazioni fiscali di vari paesi aderenti al Forum stanno lavorando congiuntamente a seguito delle notizie ricevute. L'Agenzia delle entrate sta sviluppando i controlli del caso e adotterà i provvedimenti conseguenti», aggiunge la nota.
L'INCHIESTA - La vicenda, che sta sconvolgendo le agenzie fiscali di 10 Paesi occidentali, oltre all'Italia anche Svezia, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Canada, Usa, Svizzera, Australia e Nuova Zelanda nasce dalla testimonianza di Heinrich Kieber, un ex dipendente della banca del Liechtenstein Lgt Group che ha venduto alla Germania, per oltre quattro milioni di euro, le informazioni su centinaia di evasori fiscali tedeschi. Per la sua collaborazione Kieber ha ricevuto dai servizi segreti anche una nuova identità. I dati raccolti da Kieber, un'archivista della banca, hanno consentito finora di identificare oltre 1.400 evasori fiscali.
ENTITA' COINVOLTE - Secondo il settimanale tedesco Der Spiegel il materiale venduto alla Germania, contiene informazioni su un totale di 4.527 fondazioni e cosiddetti istituti (entità legali caratteristiche del principato). Di queste, 1.400 sono di proprietà di investitori tedeschi. Inoltre, il settimanale rivela che le informazioni vanno dagli anni Settanta al 2003, ma in alcuni casi fino al 2005, e che circa 65 fondazioni erano ancora attive nel 2008. In particolare, oltre la metà degli investitori e circa 3.100 tra fondazioni e istituti - scrive sempre il settimanale - sono stranieri. Alcuni fanno parte della criminalità organizzata nei Balcani e in Russia, incluse società «molto conosciute» e altre «relativamente sconosciute». Ed è proprio a causa della presenza di nomi legati alla criminalità organizzata che secondo gli 007 tedeschi la vita di Kieber è in pericolo ed a quest'ultimo sarebbe stata data una nuova identità.
UNA SECONDA TALPA? - Il procuratore di Bochum, Hans-Ulrich Krueck, ha indicato che, a seguito delle rivelazioni di Kieber, la settimana scorsa le autorità hanno perquisito le abitazioni e gli uffici di 150 persone sospettate di frode fiscale. Di queste, ha spiegato, 91 persone hanno ammesso l'evasione e hanno già versato alle casse dello Stato un totale di circa 27,8 milioni di euro come anticipo sulla somma dovuta. Inoltre, ha proseguito il procuratore, «sono già stati notificati (al fisco tedesco) ulteriori pagamenti volontari dello stesso ordine di grandezza». Krueck ha spiegato anche che 72 persone si sono costituite spontaneamente. Intanto, il quotidiano Sueddeutsche Zeitung scrive che potrebbero essere due gli informatori dei servizi segreti tedeschi, poichè Kieber ha lavorato alla Lgt solo fino al 2002, mentre le informazioni nelle mani delle autorità arrivano fino al 2005. «Deve esserci una seconda fonte», ha detto al giornale un esperto di intelligence di Berlino. La possibile esistenza di una seconda talpa non è stata però confermata dal governo, nè è chiaro a quale organo dello Stato questa persona avrebbe passato le informazioni.
Secondo voi questi personaggi sono dei deliquenti o delle persone tartassate dallo stato.