Tutti i media all'unisono plaudono al grande successo della Lega.
Questo è indubbiamente vero se si confrontano i risultati delle ultime regionali a quelle del 2005.
Se invece si fissa il riferimento alle europee dello scorso anno io vedo , in questo successo , qualche ombra.
In Piemonte perde circa 60000 voti.
Si dirà l'astensione ma quando si è in progresso l'astensione non tocca.
Se i 60000 sono astenuti significa che non c'è alcun nuovo voto conquistato e comunque che chi se ne è andato ( al mare o rimanendo a casa ) supera di 60000 i nuovi accoliti.
E' vero che in Piemonte c'erano due liste ( Verdi Verdi e Pensionati ) che avevano nel simbolo "COTA" ma pur ammettendo che metà dei voti a queste liste siano di minus habens incapaci di votare la Lega ha perso pur sempre 30000 voti.
Il massimo delle perdite la lega le subisce in provincia di Cuneo dove manca all'appello un elettore su cinque.Rimane stabile solo a Vercelli.
In Lombardia non esistono altre liste oltre a PdL e Lega e qui perde 104000 voti ( un elettore su dodici )
Il massimo delle perdite si hanno poi :
a Sondrio quasi un elettore su quatto
a Brescia uno su sei ; effetto "trota"?
Rimane stabile solo a Monza Brianza (dove perde 1 elettore su 100 ) ed a Como ( -1 su 40 )
In Liguria perde un elettore su 10
In Veneto il trionfo di Zaia fa guadagnare un elettore su trenta.
Perde quasi 210000 nelle regioni tradizionalmente leghiste ( Piemonte . Lombardia , Liguria , Veneto ) ma ne guadagna ben 16000 nel centro rosso , 4000 in più di quanti persi a Sondrio , quanti persi a Milano , metà dei persi a Brescia.
Oltre a "trionfare" non starà per caso anche meridionalizzandosi?