Riaperta discarica di Giugliano
donna si dà fuoco per protesta
NAPOLI - Si riaccende la protesta a Giugliano, nel Napoletano, dopo la riapertura della discarica di Taverna del Re disposta dal Commissariato per l'emergenza rifiuti in Campania. Il sito, già al centro di tensioni e tafferugli, è comunque presidiato dai cittadini anche se da ieri sera lo stoccaggio delle ecoballe procede regolarmente.
Durante la manifestazione di protesta una donna si è data fuoco davanti al cancello posteriore della discarica. Secondo quanto confermato dalla polizia la donna, Lucia De Cicco, 46 anni, non sarebbe in gravi condizioni. Insieme a Carla Ruggiero, pasionaria della protesta contro la riapertura del sito di stoccaggio di Giugliano, la donna si era incatenata al cancello minacciando di darsi fuoco. Entrambe si erano cosparse di benzina: gli agenti di polizia, con gli estintori, sono subito intervenuti evitando il peggio.
Secondo il racconto di Carla Ruggiero, che ha riportato lievi ferite, Lucia De Cicco, che ha un problema di disabilità a una gamba e utilizza sempre una stampella, si sarebbe innervosita perché qualcuno avrebbe sottolineato l'inutilità del loro gesto, visto che nel sito di stoccaggio comunque si continuava a stoccare ecoballe. Così, proprio mentre il legale dei Comitati cittadini, Brunella Testa, stava cercando di contattare telefonicamente il commissariato di governo per l'emergenza rifiuti, la 46enne si è data fuoco.
"Siamo disperati" ha commentato la Ruggiero, "ci avevano detto che il sito non sarebbe più stato riaperto. Ci hanno preso ancora una volta in giro. Non so Lucia come sta - ha concluso - ho visto solo che ha riportato ustioni sul viso". Secondo quanto si è appreso successivamente la donna ferita con delle leggere ustioni al viso è stata portata al Centro grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli dove è stata medicata e dimessa con 20 giorni di prognosi.
Pina Elmo ha condiviso 67 giorni e notti di protesta con Lucia De Cicco, e oggi l'ha vista coperta dalle fiamme. "E' stato un incubo" ha raccontato, "stavo cercando di oltrepassare il cordone della polizia per cercare di raggiungere lei e Carla e convincere entrambe a desistere, ma ad un certo punto Lucia si è arrabbiata". "Quello che chiedevamo era solo di discutere, avere risposte, fermare quei camion che continuavano a portarci ecoballe - racconta Pina - e invece noi parlavamo e quei rifiuti continuavano ad arrivare. Cosa pensa l'Italia intera che siamo pazzi, che la mattina ci svegliamo e decidiamo di darci fuoco? E' solo non ce la facciamo più. E' stato tremendo" ha concluso, "ho visto che Lucia ha preso l'accendino e si è data fuoco".
Lo sversatoio è stato riaperto ieri sera con una ordinanza commissariale e destinato per cinque giorni allo stoccaggio di balle provenienti dagli impianti di combustibile da rifiuti del napoletano, per liberare spazi al loro interno e consentirne il funzionamento a pieno regime.
(29 febbraio 2008)
http://www.repubblica.it/2008/02/sez...rna-fuoco.html
cioè ragazzi ma vi rendete conto in che situazione siamo arrivati? io non ho proprio più parole per commentare questa crisi, sono sempre più sconvolto dal peggiorare inesorabile di una crisi che in uno stato civile e amministrato da gente solo minimamente onesta, non sarebbe dovuta neanche iniziare! ecco a che cosa ha portato la nostra classe politica corrotta che ci ha amministrato, ragazzi riflettiamo!