No ... la Liberta' d'espressione non c'entra nulla con striscioni di cattivo gusto come quello, che quindi va censurato .... su questo non ci sono dubbi.
Detto questo pero' ti faccio notare che sei off topic ... quì si parla di razzismo .... e quello striscione, per quanto idiota, non e' a contenuto razzista.
Hola!
"HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!"
NELLO SPIRITO non lo so ... lo spirito non e' un argomento che mi interessa particolarmente ... nel regolamento invece il doping e' illecito, schierare dei naturalizzati invece e' da sempre ammesso (l'Italia del resto, anche nel passato piu' o meno remoto, ha anch'essa avuto i suoi oriundi che le hanno permesso di vincere ... quindi sic stantibus rebus ... e non da oggi!).
La prima parte del tuo discorso invece mi trova parzialmente d'accordo, nel senso che bisogna distinguere le varie casistiche.
Se noi parliamo di gente NATA E CRESCIUTA calcisticamente in altri paesi indipendenti allora sono d'accordo con te .... possono essere naturalizzati secondo le leggi vigenti quanto si vuole ma poiche' sono espressione e diretta filiazione di una SCUOLA CALCISTICA diversa allora secondo me convocarli in Nazionale e' una furbata di bassa lega che se si ha una dignita' qualsiasi federazione dovrebbe evitare .... ma, non so te, io lo dico dei neri "neofrancesi" cosi' come di Camoranesi, eventualmente di Amauri, cosi' come anche non ho difficolta' a dire che le vittorie olimpiche delle varie Josefa Idem e Fiona May le vivo con una certa freddezza ..... ma il razzismo non c'entra nulla .... infatti i neri che sono nati e/o cresciuti calcisticamente durante la loro infanzia e adolescenza in Francia per me sono francesi a tutti gli effetti esattamente come i bianchi d'oltralpe e se meritano la Nazionale non vedo alcuno scandalo nella loro convocazione (ad esempio Vieira e' nato sì in Senegal, ma bisogna pero' vedere QUANDO e' stato naturalizzato per poter sapere DOVE ha effettivamente cominciato a tirare i primi calci al pallone! Invece Zidane pur essendo figlio di berberi e' nato e cresciuto a Marsiglia e quindi il problema non si pone neppure) .... non scherziamo ... una nazione non e' fatta unicamente dal dna ... ma da una storia comune , una comune educazione impartita dallo Stato sia pur nel rispetto delle diverse peculiarita' culturali, un comune sistema di governo e comuni obiettivi ..... altrimenti io che sono partenopeo non dovrei sentirmi euforico per le vittorie dei nostri formidabili sciatori altoatesini che parlano principalmente in Tedesco .... ma questo non esiste proprio!
E proprio per questo un discorso a parte deve essere fatto per i giocatori francesi nati nelle colonie ... visto che parlavi genericamente di Polinesia ... i cosiddetti "dipartimenti d'oltremare" sono a tutti gli effetti pezzi (o meglio ... regioni!) dello Stato transalpino dove da secoli si parla la stessa lingua, si impartisce una educazione scolastica uguale a quella di Parigi, si pagano le stesse tasse al Governo centrale e cosi' via .... quindi il martinicano Thierry Henry puo' a tutto diritto sentirsi francese e orgoglioso di giocare nei "bleu" cosi' come qualsiasi calciatore della Nazionale con la pelle bianca .... e ci mancherebbe altro!
Hola!
"HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!"
Da Wikipedia:
I Celti erano una popolazione indoeuropea che, nel suo periodo di massimo splendore (V-III secolo a.C.), si estese in un'ampia area dell'Europa, dalle Isole britanniche fino al bacino del Danubio.... tra i vari gruppi di popolazioni celtiche si distinguono i Britanni, i Galli, i Pannoni, i Celtiberi e i Galati, stanziati rispettivamente nelle Isole Britanniche, nelle Gallie, in Pannonia.
L'arretramento dei Celti come popolo autonomo è testimoniato proprio dalla marginalizzazione della loro lingua, presto confinata alle sole Isole britanniche.
Quando la Britannia venne invasa dai barbari (44dc) verso i celti romanizzati venne applicata una sorta di aparthei ante-litteram che durò almeno 2 secoli , la maggiorparte dei celti fini ammazzata ed estinta , solo dove il loro numero era alto , nelle paludi del Galles e sugli altopiani della Scozia poterono , in parte , sopravvivere e tramandare fino a noi la loro cultura.
Altre importanti zone di popolamento celtico erano la Bretagna in Francia , la galizia in Spagna e la Galazia in Turchia...
in Francia gli invasori Franchi , complice una veloce adesione al Cristianesimo , non schiavizzarono nè sterminarono i gallo-romani ma si integrarono velocemente con essi , da ciò dico e non solo io che il paese d'Europa in cui più prevale , etnicamente e culturalmente l'elemento celtico è la Francia.