User Tag List

Pagina 1 di 7 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 66
  1. #1
    Sempre in prima linea
    Data Registrazione
    09 Dec 2003
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    2,580
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito 18 punti per l'Italia. Da www.gianlucaiannone.it

    1. Per la riconquista nazionale

    La nazione italiana deve tornare ad essere un organismo avente fini, vita e mezzi d’azione superiori, per potenza e durata, a quelli degli individui, divisi o raggruppati, che lo compongono. Deve tornare ad essere una unità morale, politica ed economica, che si realizza integralmente nello Stato.

    Lo Stato che vogliamo è uno Stato etico, organico, espressione e riferimento spirituale della comunità nazionale. Il suo primo compito è quello di riaffermare e riconquistare la sovranità e l’autonomia minacciate da poteri forti, di natura privata ed internazionalista.

    2. Per la sovranità popolare, contro i Poteri Forti.

    Nella fase attuale, detta di “Globalizzazione” si assiste ad una vertiginosa presa di potere di strutture sovranazionali, internazionaliste, di natura privata, che impongono una dittatura di classe sulla nazione, svuotano di autorità le istituzioni e privano i cittadini di ogni forma reale di partecipazione e decisione nella vita pubblica e politica. Rivendichiamo il riscatto dell’idea romana di cittadinanza contro la riduzione allo stato di sudditi. Sovranità popolare e nazionale!

    3. Per un controllo pubblico delle banche.

    L’emissione della moneta è stata scippata alla Comunità Nazionale a favore di gruppi privati che espropriano il bene pubblico con privatizzazioni pilotate, tengono sotto strozzo i cittadini, distruggono il risparmio, moltiplicano il debito e devastano lo Stato Sociale.

    Le banche – tutte private! – sono diventate inoltre un organo di controllo e di riscossione delle tasse.

    Contro il vampirismo finanziario, proponiamo:

    Sovranità nazionale sull’emissione delle banconote.

    Proprietà Statale di BANKITALIA.

    Controllo politico sulla Banca Centrale Europea da parte della Comunità Europea.

    Istituzione di una Banca Nazionale Etica.

    Messa fuorilegge dell’usura intesa come crimine contro l’umanità.

    4. Mettiamo il guinzaglio alle Multinazionali e rilanciamo la produzione italiana ed una Europa AUTARCHICA.

    Le crisi economiche sono in massima parte dovute alle politiche anarchiche delle Multinazionali e al falso mito del Libero Mercato. La dittatura del WTO (organizzazione internazionale che impedisce lo sviluppo di politiche economiche a favore della propria nazione) ci obbliga a subire la disoccupazione, la precarietà, la proletarizzazione e l’immigrazione forzata e incontrollata. Noi crediamo al contrario in una Europa forte, Autarchica, che abbia un proprio mercato interno regolato dalla politica, che non esponga i lavoratori europei alla concorrenza di paesi le cui popolazioni non hanno le stesse tutele, orari di lavoro e salari dei lavoratori europei.

    Contro il Frankenstein delle Multinazionali proponiamo:

    Politica autarchica integrata nell’area europea.

    Protezione dei mercati nazionali dalla concorrenza di chi sfrutta la forza-lavoro (vedi Cina e articoli delle Multinazionali prodotti nel Terzo e Quarto Mondo) ovvero impedire il commercio con quelle nazioni in cui i lavoratori non hanno le stesse tutele e garanzie dei lavoratori europei.

    Istituzione di un’autorità di regolamentazione delle pressioni del Libero Mercato.

    Rilancio della produzione nazionale, impedita d’autorità dalle dittature del WTO.

    Bloccare le delocalizzazioni: a chi chiude in Italia per spostare la produzione all’estero deve essere impedito di rivendere i suoi prodotti in Italia.


    5. Contro la società multirazzista, fermiamo l’immigrazione obbligata e la guerra tra poveri.

    La “globalizzazione”, ovvero la dittatura delle Multinazionali, non crea disastri solo da un punto di vista economico e sociale, ma anche umano. Prima della presa di potere delle Multinazionali, per esempio, l’Africa sopperiva ai suoi fabbisogni alimentari autonomamente per il 98%: oggi è alla fame. Si riversano, di conseguenza, in Europa e in Italia milioni di diseredati, affamati e disperati.

    La politica nei confronti di queste ondate è assurda. Organismi privati, intrisi di pregiudizi ideologici o religiosi (comunisti, progressisti, Caritas ecc) alimentano una guerra tra poveri offrendo favoritismi agli immigrati rispetto agli italiani poveri e realizzando, per compensazione, un’ulteriore ingiustizia che si manifesta in sovvenzioni pubbliche, assistenza medica, concorrenza sleale sul lavoro e sulla casa.

    In un sistema economico globalizzato le imprese nazionali devono competere con aziende che usano veri e propri schiavi sottopagati per produrre merci scadenti a costi bassissimi. Di conseguenza le imprese nazionali richiedono lavoratori a basso costo (immigrati) per reggere l’urto di questa sleale concorrenza. Gli immigrati vengono volentieri ad accettare paghe da fame che gli Italiani non possono più accettare. Cessare di esporre le nostre aziende a quella concorrenza renderà automaticamente inutile l’apporto di immigrati e tutelerà i nostri lavoratori, oggi scavalcati dai cosiddetti “lavoratori competitivi” per eccellenza: gli immigrati.

    Contro i gironi infernali della società multirazzista proponiamo:

    La rimozione della cause dell’immigrazione mediante:

    A) Cooperazione con le aree economiche extraeuropee atta al loro sviluppo e al riscatto dalla dipendenza dalle Multinazionali.

    B) Blocco dei flussi immigratori.

    C) Istituzione di un organismo che controlli che non persistano favoritismi nelle zone sociali attualmente investite dall’ondata d’ immigrazione.

    Lotta senza quartiere ai negrieri e ai loro complici.

    Blocco dei fondi destinati alle associazioni parassitarie che dietro alle “politiche d’accoglienza” mascherano i propri interessi economici, religiosi o ideologici.

    Abolizione di CPT contestualmente al rimpatrio dei clandestini.

    Ritiro delle licenze e delle autorizzazioni per coloro che sfruttano gli immigrati assunti senza permesso di soggiorno, aumentando così indirettamente la miseria, la disoccupazione e la precarietà fra gli Italiani.

    6. Garantiamo il lavoro: un dovere sociale.

    Il Lavoro, sotto tutte le sue forme organizzative, esecutive, intellettuali, tecniche e manuali, è un dovere sociale ed a questo titolo deve essere tutelato dallo Stato. Il complesso della produzione deve diventare unitario, dal punto di vista nazionale, così come i suoi obiettivi che si riassumono nel benessere dei singoli e nello sviluppo della potenza nazionale.

    La continua rincorsa alla competitività e alla flessibilità del lavoratore può essere bloccata, chiudendo il mercato alle merci extraeuropee prodotte con manodopera ridotta in schiavitù.

    Contro la disoccupazione, il precariato e lo sfruttamento, proponiamo:

    Abolizione delle leggi che favoriscono il precariato e la cosiddetta flessibilità. (leggi potere assoluto del capitale sul lavoro).

    Politiche di protezione dei lavoratori italiani evitando che siano esposti alla oncorrenza di lavoratori- schiavi in paesi stranieri che non hanno stesse tutele (giornata di 8 ore, pensione, maternità etc…) o alla concorrenza di lavoratori immigrati costretti ad accettare sempre o il lavoro nero, o il minimo sindacale.

    Sostituzione del Senato della Repubblica con una Camera del Lavoro che garantisca la rappresentatività armonica di tutte le categorie produttive e lavorative.

    Rivalutazione del Lavoro rispetto al Capitale.

    Partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese

    Rifondazione culturale dell’Umanesimo del Lavoro.

    Rivalutazione culturale del lavoro manuale, che va retribuito in misura maggiore, garantendo tutte le sicurezze sul posto di lavoro, un minor numero di anni per raggiungere la pensione e un minor numero di ore lavorative settimanali.

    Progressiva riduzione dell’orario di lavoro a 30 ore settimanali, favorendo l’impiego di tutti i lavoratori italiani.

    7. Contro lo scippo del futuro, riqualifichiamo la sanità e assicuriamo le pensioni. L'otto per mille alla salute!

    Le privatizzazioni stanno minacciando anche il riposo dei giusti. Le pensioni sono finite nel tritacarne degli interessi privati. L’Italia, patria dello Stato Sociale e della previdenza pubblica, si sta omologando allo schiavismo anglosassone.

    E’ vero, il meccanismo pensionistico si è inceppato e con i contributi attualmente versati dai lavoratori sarà impossibile pagare delle pensioni decenti a chi andrà in pensione negli anni a venire. Oltre ad invertire questa tendenza con delle mirate politiche demografiche si può ipotizzare di rendere accettabile la vita di un pensionato futuro intervenendo non sull’aumento della pensione, ma sulla diminuzione delle spese che tutti i mesi rendono insufficiente anche una pensione di 800 euro.

    Garantire una casa di proprietà a tutti con il Mutuo Sociale, una bolletta energetica ridotta grazie all’energia nucleare nazionale, una Assicurazione Auto Pubblica, una calmierazione dei beni alimentari tramite il controllo dello Stato sulla grande distribuzione, una sanità pubblica efficiente legata ad una industria farmaceutica libera dalle speculazione delle Multinazionali, dovrebbero garantire una qualità della vita superiore a quella attuale anche con una pensione ipotetica di 500 euro mensili.

    Contro lo scippo del futuro e per evitare di trasformarci in un popolo di barboni, proponiamo:

    Difesa incondizionata della previdenza pubblica (Inps).

    Fissazione degli introiti delle pensioni automaticamente rivalutabili al passo del costo della vita.

    Ripristino della facoltà di prepensionamento a cinquantacinque anni di età.

    Difesa incondizionata dell’assistenza medica gratuita.
    Abolizione dei ticket.

    Ripristino delle USL pubbliche (oggi ASL, ovvero Aziende!) come presidio territoriale contro le crescente privatizzazione dei servizi. Sopratutto per i disabili psichici, garantendo a tutte le famiglie che ne necessitano le giuste terapie d’avanguardia in maniera assolutamente gratuita.

    Riqualificazione e ammodernamento degli ospedali pubblici tramite la riconversione degli ingenti fondi pubblici oggi utilizzati per finanziare associazioni inutili e parassitarie.

    Destinazione obbligatoria dell’otto per mille alla sanità pubblica.

    8. Garantiamo il diritto alla maternità e alla vita.

    La pianificazione delle Multinazionali e dei funzionari comunisti prevede, tra l’altro, la morte demografica dell’Italia e dell’Europa. Il caro-vita, la svalutazione dei salari, l’impossibilità di reperire un alloggio ci hanno avviato alla nascita zero.

    Contro la scomparsa dell’Italia proponiamo:

    Creare un ente Maternità e Infanzia strutturato in maniera capillare e locale che si occupi della salvaguardia della madre e dei nascituri, che assista in ogni sua fase la gravidanza, garantendo il giusto numero di ecografie, una assistenza ginecologica gratuita e di alta qualità.

    Propaganda pubblica della cultura dell’allattamento al seno e
    distribuzione di latte in polvere prodotto dall’industria farmaceutica di Stato.

    Difesa a oltranza dell’assistenza pediatrica gratuita per tutti.

    Pubblico salario materno fino all’età scolastica. Stabilendo il principio che finché lo Stato non si occupa del bambino (asili nido, scuola materna etc) la madre deve poter rimanere in casa con il piccolo percependo un salario pubblico senza perdere il lavoro precedente alla gravidanza.

    Costruzione di asili nido pubblici presenti capillarmente sul territorio con preferenza nazionale d’accesso.

    Incentivo economico per le famiglie numerose.

    Sostegno per le madri nubili.

    Accesso immediato alla casa di proprietà mediante l’Istituto del Mutuo Sociale per chi aspetta un bambino.

    Contro il sessismo ed il femminismo, proponiamo: la partecipazione attiva delle donne al mercato del lavoro, una maggiore capacità di rappresentanza politica, la difesa del benessere e dell’integrità fisica, l’acquisizione di una cittadinanza attiva.

    9. Tagliamo le mani dei privati protese sui beni nazionali ed essenziali (trasporti, telecomunicazioni, acqua, risorse naturali, energia e salute).

    Le privatizzazioni, o meglio gli espropri finanziari da parte di alcuni gruppi di privati, dopo aver fagocitato i trasporti, le telecomunicazioni ecc, stanno cannibalizzando anche i beni vitali, come le acque, le energie e le risorse naturali. Queste risorse sono di proprietà del popolo, e lo Stato le deve amministrare per garantire la massima efficienza, orientando poi i profitti che ne conseguono verso la costruzione e il mantenimento dello stato sociale, lo sviluppo l’istruzione e la ricerca pubblica.

    Contro il controllo totale delle nostre stesse funzioni vitali, proponiamo:

    Nazionalizzazione dei settori delle energie, delle telecomunicazioni e dei trasporti.

    Nazionalizzazione di tutte le risorse naturali (acqua, gas ecc) e della loro distribuzione.

    Per impedire le cause di morte dovute agli interessi delle lobby farmaceutiche che dettano legge sul mercato dei farmaci, proponiamo:

    Forte controllo del ministero della sanità sulle politiche delle case farmaceutiche.

    Accentramento della Ricerca in veste pubblica al fine di impedire che gli interessi delle case farmaceutiche e degli investitori osteggino le cure alle malattie principali, come oggi, invece, avviene spesso.

    Politica di estremo rigore contro le speculazioni sulla salute e sulla ricerca.

    Confronto terapeutico e libertà cosciente e documentata di cura.

    Nell’ottica opposta agli espropri finanziari (detti privatizzazioni) proponiamo inoltre:

    Assicurazione RC Auto statale e popolare che sottragga ingenti somme di denaro a compagnie assicurative private. Queste somme devono essere assegnate per il sostegno dello Stato Sociale, lo sviluppo l’istruzione e la ricerca pubblica.

    10. Riprendiamoci la sovranità energetica.

    Senza sovranità energetica non esiste sovranità nazionale.
    Occorre immediatamente varare un programma energetico nazionale che porti l’Italia ad una autosufficienza energetica, risparmiando milioni di euro che oggi spendiamo per comprare all’estero combustibili fossili altamente inquinanti e peraltro in rapido esaurimento. Perchè tutto dipende dall'energia: casa, salute, progresso, benessere, istruzione, pensione, lavoro, figli. Senza energia, con poca energia, con cattiva energia, noi sprofonderemo di nuovo nella condizione miserevole da cui gli altri popoli poveri e sfortunati cercano disperatamente di emergere.

    Contro la sottomissione nazionale, proponiamo:

    Nazionalizzazione dell’energia elettrica dalla produzione alla distribuzione.

    Ritorno all’energia termonucleare.

    Sviluppo poderoso delle fonti pulite e rinnovabili: biomasse, solare, eolico, fusione nucleare.

    Concreti e decisi finanziamenti pubblici alla ricerca su: idrogeno, celle a combustibile, celle fotovoltaiche non silicee.

    Studi di fattibilità per l’introduzione dei biocombustibili.

    11. Diritto alla proprietà della casa con il Mutuo Sociale. (www.mutuosociale.org)

    La famiglia naturale ha un tetto sopra la testa. E sotto questo tetto genera figli.
    Contro la proletarizzazione forzata, contro l’usura del mutuo bancario e lo strozzinaggio dell’affitto obbligato, contro la speculazione edilizia e il potere arbitrario di pochi costruttori, tutti i nuclei familiari devono divenire proprietari della casa in cui vivono.

    Contro un futuro in mezzo a una strada proponiamo:

    MUTUO SOCIALE, ovvero: costruzione diretta da parte dello Stato su terreni pubblici, di case e quartieri da vendere a prezzo di costo alle famiglie non proprietarie a rate mensili non superiori al quinto del reddito, senza passare per il cappio delle banche.

    Edilizia pubblica stile Ventennio che cancelli dalle nostre città gli obbrobri pseudo/architettonici di stile sovietico realizzati da costruttori democristiani e architetti comunisti al solo scopo di mortificare l’essere umano, creando disagio e ghetto.

    Cartolarizzazione sociale. Ovvero le case degli enti pubblici possono essere vendute esclusivamente agli inquilini che le abitano, a prezzo di costo e riconoscendo tutti gli affitti versati negli anni come credito d’acquisto.

    12. Rilanciamo l’istruzione, la cultura e la ricerca: gratuite, universali e rigorosamente selettive.

    La politica dell’oligarchia punta a creare incoscienza, assenza di memoria ed incultura livellando verso il basso la massa atomizzata d’individui che subiscono una mole di dati informativi e nessuna azione formativa. La complicità degli intellettuali neocons e degli arroganti quanto ignoranti guru cattocomunisti è palese e la loro responsabilità nel disastro educativo è totale.

    Contro la riduzione dei cervelli all’ammasso proponiamo:

    Ripristino attualizzato di quella concezione umanistica gentiliana che garantisce la salvaguardia e lo sviluppo delle nostre radici elleno-romane.

    Riqualificazione dei programmi, dei titoli di studio, delle selezioni e dei gradi di studio.

    Osmosi tra cultura intellettuale e manuale (avviamento al mestiere, al lavoro ecc).

    Contro la massificazione e il ritorno della cultura di classe (che vanno di pari passo), proponiamo:

    Scuola pubblica e nazionale, totalmente gratuita.

    Educazione comunitaria e nazionale all’interno della scuola.

    Università gratuita fino al conseguimento della laurea.

    Selezione rigorosa per il raggiungimento della laurea.

    Riconoscimento degli anni di scolarità o di accademia nel curriculum personale per tutti coloro che non giungono fino alla laurea.

    Salario sociale a tutti gli universitari non fuori corso.

    Istituzione di un Fondo Nazionale dedicato alla Ricerca.

    Sviluppo della Ricerca Pubblica, contro le Fondazioni private, per impedire la fuga dei cervelli, per competere con la concorrenza dell’India, degli USA ecc e per avviare alla carriera professionale.

    13. Riprendiamoci la terra, garantiamo i prodotti biologici nazionali.

    L’indipendenza passa anche per la cultura gastronomica e per la produzione locale e biologica. Queste risorse sono considerate un ostacolo da quelli che intendono uniformarci e colonizzarci fino ad obbligarci all’acquisto dei sementi degli OGM e degli anticrittogamici che inginocchiano l’economia nazionale obbligandolo alla dipendenza. Esattamente come è avvenuto in Africa. L’assenza di una politica nazionale di valutazione dei prodotti agricoli e d’allevamento penalizza alcune fasce sociali e facilita la penetrazione dei concorrenti stranieri.

    Contro la svalutazione del nostro patrimonio naturale e per non avere un popolo che morirà di fame, proponiamo:

    L’avvio di una politica statale di distribuzione sui mercati nazionali dei prodotti rurali (caseario, vinicolo ecc).

    Il sostegno della pesca, dell’allevamento e dell’artigianato.

    La garanzia delle condizioni biologiche di produzione.

    L’istituzione di cooperative che raggruppino tra loro corporazioni affini (pastorizia, agricoltura ecc).

    La realizzazione di capillari punti vendita gestiti dalle corporazioni o dai singoli commercianti, che abbiano la disponibilità esclusiva di prodotti genuini che non saranno disponibili nei supermercati della grande distribuzione privata.

    L’apposizione dei timbri sui prodotti nazionali con certificazione dell’origine reale (oggi abbiamo prodotti con timbro nazionale che sono prodotti in Cina).

    L’apposizione obbligatoria della descrizione dettagliata di tutta la catena alimentare (ad esempio, sulla pasta non compare la scritta “conservanti” che sono presenti in origine sulla farina…).

    L’apposizione di una etichetta che dichiari il prezzo all’origine dei principali prodotti ortofrutticoli e alimentari. Ovvero indicare quanto è stato pagato in origine al produttore agricolo il prodotto, potendolo poi confrontare con il prezzo finale esposto dal supermercato.

    Iniziative scientifico-culturali per promuovere un consumo moderato dei prodotti di origine animale, soprattutto la carne, che porti alla fine degli allevamenti intensivi che causano enormi sofferenze agli animali, una perdita totale di qualità e l’insorgere di pericolosissime nuove malattie.

    Il carcere a vita a chi per profitto causa avvelenamenti di massa alterando un qualunque prodotto naturale.

    14. Il cinema è l’arma più forte, per un uomo sano e colto, per una nazione libera.

    La cultura, non solo quella scolastica, ma quella di tutti i giorni (sport, media ecc) ha subito un’offensiva massiccia da parte del modello comunista e americano.

    Mens sana in corpore sano non è solo un motto ma un comandamento!


    Contro la distruzione della nostra anima e contro l’invasione della tronfia obesità alla Mc Donald’s e alla MTV, proponiamo:

    L’elevazione negli istituti scolastici a materia di prima importanza dell’educazione fisica (detta anche psicomotricità), con l’aumento consistenze delle ore dedicate alla materia e la pratica delle discipline olimpiche.

    La costituzione di impianti sportivi, aperti e chiusi, in tutte le scuole e in tutti i quartieri.

    Sostegno statale a favore degli atleti meritevoli.

    Sottrazione dello sport dalle “finalità finanziarie”(quotazione in borsa ecc).

    Azione sistematica per controbattere i monopoli mediatici sullo sport.

    Regolamentazione dell’invasione di campo della pubblicità sui programmi televisivi.

    La supervisione preventiva da parte del C.O.N.I. dei programmi trasmessi al fine di evitare che siano veicoli di messaggi disgreganti, diseducativi, antinazionali o faziosi.

    Rilancio della cinematografia italiana in sinergia con le principali cinematografie europee fino a proporre concorrenza culturale alla mitologia hollywoodiana.

    Promozione, nell’ottica fin quì espressa, di un Ente Europeo di Coproduzione Cinematografica.

    15. L’arte e la natura siamo noi.

    L’ambiente siamo noi e viceversa. Il vero problema non è “non inquinare” bensì respirare insieme al cosmo. Il fondamentalismo verde, come ogni altro fondamentalismo, ha imposto una serie di luoghi comuni, non sempre veri, anzi spesso infondati, neutralizzando in partenza ogni politica ecologica alternativa e realista.

    Contro lo sradicamento dell’uomo dal suo territorio e dal suo cielo, proponiamo:

    Sviluppo di tutte le culture biologiche.

    In chiave internazionale sostegno della tendenza espressa dal trattato di Kyoto.

    Riqualificazione delle coste marittime e dei corsi fluviali (con contestuale divieto di privatizzazione del demanio).

    Sviluppo del trasporto merci navale e via treno.

    Sviluppo di un sistema di comunicazioni e di trasporti che riqualifichi la vita nei paesi, nei villaggi e nelle cittadine.

    Istituzione dell’informatizzazione totale per sopperire agli ostacoli burocratici che implicano una mole costante di spostamenti via motore del tutto evitabili.

    Completamento ad opera dello Stato di tutte le grandi opere che (contrariamente ai dogmi verdi) snellendo i trasporti riducono l’inquinamento (Tav ecc).

    Potenziamento dei parchi e delle riserve naturali avviando l’educazione alla “partecipazione” al parco.

    Ripopolamento delle faune a rischio.

    Potenziamento del corpo forestale, del corpo alpino.

    Sostegno incondizionato dell’alpinismo, del subacqueo, del paracadutismo e di ogni attività legata direttamente alla natura.

    Rivalutazione, riqualifica e divulgazione del patrimonio artistico che renda partecipe ognuno nella sua quotidianità. In controtendenza rispetto alla cultura-museo.

    La condanna e la messa fuorilegge di qualsiasi tipo di pelliccia naturale.

    16. Assicurare la Giustizia sulla base del Diritto Romano.

    La sudditanza generale va di pari passo con la cancellazione del Diritto Romano. Per passare dalla decadenza alla civiltà si deve recuperare la dignità giuridica romana.

    Contro la sudditanza e per la giustizia, proponiamo:

    Separazione delle carriere nell’ambito della Magistratura (giudice ed accusa devono essere espressioni rigorosamente separate).

    La separazione reale dell’attività investigativa da quella giudicante.

    L’indennizzo delle ingiuste detenzioni.

    Applicazione totale del decreto legge Castelli in ambito di Magistratura.

    Nuovi concorsi pubblici per la Magistratura.

    Per i processi di evidente taglio politico o sociale istituzione di un Tribunato del Popolo che partecipi ad ogni grado del procedimento.

    Accorciamento dei tempi processuali e annessi (proscrizione ecc).

    Garanzia di tempi brevissimi per i processi civili con indennizzo delle parti lese (che spesso vanno sul lastrico) a carico del Magistrato negligente nel caso di prolungamenti ingiustificati del procedimento.

    Stretta regolamentazione delle intercettazioni telefoniche e ambientali

    Rigetto di ogni pratica che presenti vizi di forma.

    Depenalizzazione di tutti i reati ideologici, associativi e d’opinione.


    17. Assicuriamo i mezzi di difesa alla nostra sovranità nazionale.

    L’Italia è nell’Alleanza Atlantica; vi si trova per gli esiti dell’ultima Guerra Mondiale e per la lunga Guerra Fredda. Essendo da tempo terminata quest’ultima per la Caduta del Muro di Berlino e per l’implosione della versione sovietica del comunismo, la partecipazione alla N.A.T.O. ha più un valore di routine che altro. La crescita o la trasformazione di altri soggetti internazionali (Cina, India, Russia, polo franco-tedesco) pongono nuove opzioni per chi voglia essere protagonista del futuro. Chi non se ne preoccupa è destinato a scomparire.

    Contro la sottomissione nazionale, proponiamo:

    Creazione di un comando strategico europeo per lo sviluppo di una difesa militare autonoma dell’ Europa in sostituzione della N.A.T.O.

    Sviluppo e potenziamento dell’aerospaziale italiano ed europeo.

    Allargamento delle cooperazioni ad est.

    Ripristino della geopolitica degli “anni Trenta” verso il Mediterraneo e l’Oceano Indiano.

    Collaborazione attiva (culturale ed economica) con l’America Latina.

    Potenziamento del nucleo di difesa nazionale.

    Ripristino della leva obbligatoria per tutti, uomini e donne al compimento del 18 anno di età. Il servizio può essere svolto nelle forze armate o nella protezione civile. Per il servizio nelle forze armate, deve essere creato un settore femminile senza limitazioni d’impiego operativo, ma gestito esclusivamente da donne. Non devono essere previsti riinvi scolastici oltre il diploma. Il servizio militare deve essere un servizio operativo armato sul modello svizzero con richiami quinquennali di addestramento fino al compimento del 45° anno di età.

    L’italia non deve avere limitazioni su nessun sistema d’arma: dalle portaerei alle armi nucleari.

    18. Riscriviamo la Costituzione

    La Costituzione della Repubblica Italiana va riscritta. Essa è opera di uomini che la compilavano all’indomani della guerra civile ed adempivano a quel compito nella scia dei carri armati stranieri. Per un’Italia sovrana, libera e degna, orientata ad essere protagonista delle sfide del Terzo Millennio, riscrivere la Costituzione, sulla base di questo programma, si rivela un compito indispensabile.
    http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=56945

  2. #2
    Squadrista Aristocratico
    Data Registrazione
    29 Aug 2007
    Località
    Gaeta (Littoria) "L'uomo deve ridiventare, anzitutto, essere spirituale, teso verso tutto ciò che innalza e nobilita: se no, quantunque gradevole sia la decorazione, la vita risulta solo una mangiatoia, in cui ci si sazia e l’essenziale non esiste"
    Messaggi
    2,564
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Ottimo! Non c'e niente da aggiungere...
    Daje Gianlù!

  3. #3
    Sempre in prima linea
    Data Registrazione
    09 Dec 2003
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    2,580
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Tanto per far tacere le polemiche inutili di chi ha tempo da perdere
    http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=56945

  4. #4
    Forumista
    Data Registrazione
    04 May 2007
    Messaggi
    479
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Quando questo sarà il programma della Fiamma io, personalmente, non solo voterò Fiamma, ma ne prenderò volentieri la tessera, impegnondovi la militanza; fino ad allora, astensione.

    Insomma e ditelo: Iannone segretario!!! ce la facciamoa dirlo?

  5. #5
    FiloRusso, anticinese
    Data Registrazione
    11 Sep 2006
    Località
    pisa
    Messaggi
    769
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Tyler@Durden Visualizza Messaggio
    1. Per la riconquista nazionale

    La nazione italiana deve tornare ad essere un organismo avente fini, vita e mezzi d’azione superiori, per potenza e durata, a quelli degli individui, divisi o raggruppati, che lo compongono. Deve tornare ad essere una unità morale, politica ed economica, che si realizza integralmente nello Stato.

    Lo Stato che vogliamo è uno Stato etico, organico, espressione e riferimento spirituale della comunità nazionale. Il suo primo compito è quello di riaffermare e riconquistare la sovranità e l’autonomia minacciate da poteri forti, di natura privata ed internazionalista.

    2. Per la sovranità popolare, contro i Poteri Forti.

    Nella fase attuale, detta di “Globalizzazione” si assiste ad una vertiginosa presa di potere di strutture sovranazionali, internazionaliste, di natura privata, che impongono una dittatura di classe sulla nazione, svuotano di autorità le istituzioni e privano i cittadini di ogni forma reale di partecipazione e decisione nella vita pubblica e politica. Rivendichiamo il riscatto dell’idea romana di cittadinanza contro la riduzione allo stato di sudditi. Sovranità popolare e nazionale!

    3. Per un controllo pubblico delle banche.

    L’emissione della moneta è stata scippata alla Comunità Nazionale a favore di gruppi privati che espropriano il bene pubblico con privatizzazioni pilotate, tengono sotto strozzo i cittadini, distruggono il risparmio, moltiplicano il debito e devastano lo Stato Sociale.

    Le banche – tutte private! – sono diventate inoltre un organo di controllo e di riscossione delle tasse.

    Contro il vampirismo finanziario, proponiamo:

    Sovranità nazionale sull’emissione delle banconote.

    Proprietà Statale di BANKITALIA.

    Controllo politico sulla Banca Centrale Europea da parte della Comunità Europea.

    Istituzione di una Banca Nazionale Etica.

    Messa fuorilegge dell’usura intesa come crimine contro l’umanità.

    4. Mettiamo il guinzaglio alle Multinazionali e rilanciamo la produzione italiana ed una Europa AUTARCHICA.

    Le crisi economiche sono in massima parte dovute alle politiche anarchiche delle Multinazionali e al falso mito del Libero Mercato. La dittatura del WTO (organizzazione internazionale che impedisce lo sviluppo di politiche economiche a favore della propria nazione) ci obbliga a subire la disoccupazione, la precarietà, la proletarizzazione e l’immigrazione forzata e incontrollata. Noi crediamo al contrario in una Europa forte, Autarchica, che abbia un proprio mercato interno regolato dalla politica, che non esponga i lavoratori europei alla concorrenza di paesi le cui popolazioni non hanno le stesse tutele, orari di lavoro e salari dei lavoratori europei.

    Contro il Frankenstein delle Multinazionali proponiamo:

    Politica autarchica integrata nell’area europea.

    Protezione dei mercati nazionali dalla concorrenza di chi sfrutta la forza-lavoro (vedi Cina e articoli delle Multinazionali prodotti nel Terzo e Quarto Mondo) ovvero impedire il commercio con quelle nazioni in cui i lavoratori non hanno le stesse tutele e garanzie dei lavoratori europei.

    Istituzione di un’autorità di regolamentazione delle pressioni del Libero Mercato.

    Rilancio della produzione nazionale, impedita d’autorità dalle dittature del WTO.

    Bloccare le delocalizzazioni: a chi chiude in Italia per spostare la produzione all’estero deve essere impedito di rivendere i suoi prodotti in Italia.


    5. Contro la società multirazzista, fermiamo l’immigrazione obbligata e la guerra tra poveri.

    La “globalizzazione”, ovvero la dittatura delle Multinazionali, non crea disastri solo da un punto di vista economico e sociale, ma anche umano. Prima della presa di potere delle Multinazionali, per esempio, l’Africa sopperiva ai suoi fabbisogni alimentari autonomamente per il 98%: oggi è alla fame. Si riversano, di conseguenza, in Europa e in Italia milioni di diseredati, affamati e disperati.

    La politica nei confronti di queste ondate è assurda. Organismi privati, intrisi di pregiudizi ideologici o religiosi (comunisti, progressisti, Caritas ecc) alimentano una guerra tra poveri offrendo favoritismi agli immigrati rispetto agli italiani poveri e realizzando, per compensazione, un’ulteriore ingiustizia che si manifesta in sovvenzioni pubbliche, assistenza medica, concorrenza sleale sul lavoro e sulla casa.

    In un sistema economico globalizzato le imprese nazionali devono competere con aziende che usano veri e propri schiavi sottopagati per produrre merci scadenti a costi bassissimi. Di conseguenza le imprese nazionali richiedono lavoratori a basso costo (immigrati) per reggere l’urto di questa sleale concorrenza. Gli immigrati vengono volentieri ad accettare paghe da fame che gli Italiani non possono più accettare. Cessare di esporre le nostre aziende a quella concorrenza renderà automaticamente inutile l’apporto di immigrati e tutelerà i nostri lavoratori, oggi scavalcati dai cosiddetti “lavoratori competitivi” per eccellenza: gli immigrati.

    Contro i gironi infernali della società multirazzista proponiamo:

    La rimozione della cause dell’immigrazione mediante:

    A) Cooperazione con le aree economiche extraeuropee atta al loro sviluppo e al riscatto dalla dipendenza dalle Multinazionali.

    B) Blocco dei flussi immigratori.

    C) Istituzione di un organismo che controlli che non persistano favoritismi nelle zone sociali attualmente investite dall’ondata d’ immigrazione.

    Lotta senza quartiere ai negrieri e ai loro complici.

    Blocco dei fondi destinati alle associazioni parassitarie che dietro alle “politiche d’accoglienza” mascherano i propri interessi economici, religiosi o ideologici.

    Abolizione di CPT contestualmente al rimpatrio dei clandestini.

    Ritiro delle licenze e delle autorizzazioni per coloro che sfruttano gli immigrati assunti senza permesso di soggiorno, aumentando così indirettamente la miseria, la disoccupazione e la precarietà fra gli Italiani.

    6. Garantiamo il lavoro: un dovere sociale.

    Il Lavoro, sotto tutte le sue forme organizzative, esecutive, intellettuali, tecniche e manuali, è un dovere sociale ed a questo titolo deve essere tutelato dallo Stato. Il complesso della produzione deve diventare unitario, dal punto di vista nazionale, così come i suoi obiettivi che si riassumono nel benessere dei singoli e nello sviluppo della potenza nazionale.

    La continua rincorsa alla competitività e alla flessibilità del lavoratore può essere bloccata, chiudendo il mercato alle merci extraeuropee prodotte con manodopera ridotta in schiavitù.

    Contro la disoccupazione, il precariato e lo sfruttamento, proponiamo:

    Abolizione delle leggi che favoriscono il precariato e la cosiddetta flessibilità. (leggi potere assoluto del capitale sul lavoro).

    Politiche di protezione dei lavoratori italiani evitando che siano esposti alla oncorrenza di lavoratori- schiavi in paesi stranieri che non hanno stesse tutele (giornata di 8 ore, pensione, maternità etc…) o alla concorrenza di lavoratori immigrati costretti ad accettare sempre o il lavoro nero, o il minimo sindacale.

    Sostituzione del Senato della Repubblica con una Camera del Lavoro che garantisca la rappresentatività armonica di tutte le categorie produttive e lavorative.

    Rivalutazione del Lavoro rispetto al Capitale.

    Partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese

    Rifondazione culturale dell’Umanesimo del Lavoro.

    Rivalutazione culturale del lavoro manuale, che va retribuito in misura maggiore, garantendo tutte le sicurezze sul posto di lavoro, un minor numero di anni per raggiungere la pensione e un minor numero di ore lavorative settimanali.

    Progressiva riduzione dell’orario di lavoro a 30 ore settimanali, favorendo l’impiego di tutti i lavoratori italiani.

    7. Contro lo scippo del futuro, riqualifichiamo la sanità e assicuriamo le pensioni. L'otto per mille alla salute!

    Le privatizzazioni stanno minacciando anche il riposo dei giusti. Le pensioni sono finite nel tritacarne degli interessi privati. L’Italia, patria dello Stato Sociale e della previdenza pubblica, si sta omologando allo schiavismo anglosassone.

    E’ vero, il meccanismo pensionistico si è inceppato e con i contributi attualmente versati dai lavoratori sarà impossibile pagare delle pensioni decenti a chi andrà in pensione negli anni a venire. Oltre ad invertire questa tendenza con delle mirate politiche demografiche si può ipotizzare di rendere accettabile la vita di un pensionato futuro intervenendo non sull’aumento della pensione, ma sulla diminuzione delle spese che tutti i mesi rendono insufficiente anche una pensione di 800 euro.

    Garantire una casa di proprietà a tutti con il Mutuo Sociale, una bolletta energetica ridotta grazie all’energia nucleare nazionale, una Assicurazione Auto Pubblica, una calmierazione dei beni alimentari tramite il controllo dello Stato sulla grande distribuzione, una sanità pubblica efficiente legata ad una industria farmaceutica libera dalle speculazione delle Multinazionali, dovrebbero garantire una qualità della vita superiore a quella attuale anche con una pensione ipotetica di 500 euro mensili.

    Contro lo scippo del futuro e per evitare di trasformarci in un popolo di barboni, proponiamo:

    Difesa incondizionata della previdenza pubblica (Inps).

    Fissazione degli introiti delle pensioni automaticamente rivalutabili al passo del costo della vita.

    Ripristino della facoltà di prepensionamento a cinquantacinque anni di età.

    Difesa incondizionata dell’assistenza medica gratuita.
    Abolizione dei ticket.

    Ripristino delle USL pubbliche (oggi ASL, ovvero Aziende!) come presidio territoriale contro le crescente privatizzazione dei servizi. Sopratutto per i disabili psichici, garantendo a tutte le famiglie che ne necessitano le giuste terapie d’avanguardia in maniera assolutamente gratuita.

    Riqualificazione e ammodernamento degli ospedali pubblici tramite la riconversione degli ingenti fondi pubblici oggi utilizzati per finanziare associazioni inutili e parassitarie.

    Destinazione obbligatoria dell’otto per mille alla sanità pubblica.

    8. Garantiamo il diritto alla maternità e alla vita.

    La pianificazione delle Multinazionali e dei funzionari comunisti prevede, tra l’altro, la morte demografica dell’Italia e dell’Europa. Il caro-vita, la svalutazione dei salari, l’impossibilità di reperire un alloggio ci hanno avviato alla nascita zero.

    Contro la scomparsa dell’Italia proponiamo:

    Creare un ente Maternità e Infanzia strutturato in maniera capillare e locale che si occupi della salvaguardia della madre e dei nascituri, che assista in ogni sua fase la gravidanza, garantendo il giusto numero di ecografie, una assistenza ginecologica gratuita e di alta qualità.

    Propaganda pubblica della cultura dell’allattamento al seno e
    distribuzione di latte in polvere prodotto dall’industria farmaceutica di Stato.

    Difesa a oltranza dell’assistenza pediatrica gratuita per tutti.

    Pubblico salario materno fino all’età scolastica. Stabilendo il principio che finché lo Stato non si occupa del bambino (asili nido, scuola materna etc) la madre deve poter rimanere in casa con il piccolo percependo un salario pubblico senza perdere il lavoro precedente alla gravidanza.

    Costruzione di asili nido pubblici presenti capillarmente sul territorio con preferenza nazionale d’accesso.

    Incentivo economico per le famiglie numerose.

    Sostegno per le madri nubili.

    Accesso immediato alla casa di proprietà mediante l’Istituto del Mutuo Sociale per chi aspetta un bambino.

    Contro il sessismo ed il femminismo, proponiamo: la partecipazione attiva delle donne al mercato del lavoro, una maggiore capacità di rappresentanza politica, la difesa del benessere e dell’integrità fisica, l’acquisizione di una cittadinanza attiva.

    9. Tagliamo le mani dei privati protese sui beni nazionali ed essenziali (trasporti, telecomunicazioni, acqua, risorse naturali, energia e salute).

    Le privatizzazioni, o meglio gli espropri finanziari da parte di alcuni gruppi di privati, dopo aver fagocitato i trasporti, le telecomunicazioni ecc, stanno cannibalizzando anche i beni vitali, come le acque, le energie e le risorse naturali. Queste risorse sono di proprietà del popolo, e lo Stato le deve amministrare per garantire la massima efficienza, orientando poi i profitti che ne conseguono verso la costruzione e il mantenimento dello stato sociale, lo sviluppo l’istruzione e la ricerca pubblica.

    Contro il controllo totale delle nostre stesse funzioni vitali, proponiamo:

    Nazionalizzazione dei settori delle energie, delle telecomunicazioni e dei trasporti.

    Nazionalizzazione di tutte le risorse naturali (acqua, gas ecc) e della loro distribuzione.

    Per impedire le cause di morte dovute agli interessi delle lobby farmaceutiche che dettano legge sul mercato dei farmaci, proponiamo:

    Forte controllo del ministero della sanità sulle politiche delle case farmaceutiche.

    Accentramento della Ricerca in veste pubblica al fine di impedire che gli interessi delle case farmaceutiche e degli investitori osteggino le cure alle malattie principali, come oggi, invece, avviene spesso.

    Politica di estremo rigore contro le speculazioni sulla salute e sulla ricerca.

    Confronto terapeutico e libertà cosciente e documentata di cura.

    Nell’ottica opposta agli espropri finanziari (detti privatizzazioni) proponiamo inoltre:

    Assicurazione RC Auto statale e popolare che sottragga ingenti somme di denaro a compagnie assicurative private. Queste somme devono essere assegnate per il sostegno dello Stato Sociale, lo sviluppo l’istruzione e la ricerca pubblica.

    10. Riprendiamoci la sovranità energetica.

    Senza sovranità energetica non esiste sovranità nazionale.
    Occorre immediatamente varare un programma energetico nazionale che porti l’Italia ad una autosufficienza energetica, risparmiando milioni di euro che oggi spendiamo per comprare all’estero combustibili fossili altamente inquinanti e peraltro in rapido esaurimento. Perchè tutto dipende dall'energia: casa, salute, progresso, benessere, istruzione, pensione, lavoro, figli. Senza energia, con poca energia, con cattiva energia, noi sprofonderemo di nuovo nella condizione miserevole da cui gli altri popoli poveri e sfortunati cercano disperatamente di emergere.

    Contro la sottomissione nazionale, proponiamo:

    Nazionalizzazione dell’energia elettrica dalla produzione alla distribuzione.

    Ritorno all’energia termonucleare.

    Sviluppo poderoso delle fonti pulite e rinnovabili: biomasse, solare, eolico, fusione nucleare.

    Concreti e decisi finanziamenti pubblici alla ricerca su: idrogeno, celle a combustibile, celle fotovoltaiche non silicee.

    Studi di fattibilità per l’introduzione dei biocombustibili.

    11. Diritto alla proprietà della casa con il Mutuo Sociale. (www.mutuosociale.org)

    La famiglia naturale ha un tetto sopra la testa. E sotto questo tetto genera figli.
    Contro la proletarizzazione forzata, contro l’usura del mutuo bancario e lo strozzinaggio dell’affitto obbligato, contro la speculazione edilizia e il potere arbitrario di pochi costruttori, tutti i nuclei familiari devono divenire proprietari della casa in cui vivono.

    Contro un futuro in mezzo a una strada proponiamo:

    MUTUO SOCIALE, ovvero: costruzione diretta da parte dello Stato su terreni pubblici, di case e quartieri da vendere a prezzo di costo alle famiglie non proprietarie a rate mensili non superiori al quinto del reddito, senza passare per il cappio delle banche.

    Edilizia pubblica stile Ventennio che cancelli dalle nostre città gli obbrobri pseudo/architettonici di stile sovietico realizzati da costruttori democristiani e architetti comunisti al solo scopo di mortificare l’essere umano, creando disagio e ghetto.

    Cartolarizzazione sociale. Ovvero le case degli enti pubblici possono essere vendute esclusivamente agli inquilini che le abitano, a prezzo di costo e riconoscendo tutti gli affitti versati negli anni come credito d’acquisto.

    12. Rilanciamo l’istruzione, la cultura e la ricerca: gratuite, universali e rigorosamente selettive.

    La politica dell’oligarchia punta a creare incoscienza, assenza di memoria ed incultura livellando verso il basso la massa atomizzata d’individui che subiscono una mole di dati informativi e nessuna azione formativa. La complicità degli intellettuali neocons e degli arroganti quanto ignoranti guru cattocomunisti è palese e la loro responsabilità nel disastro educativo è totale.

    Contro la riduzione dei cervelli all’ammasso proponiamo:

    Ripristino attualizzato di quella concezione umanistica gentiliana che garantisce la salvaguardia e lo sviluppo delle nostre radici elleno-romane.

    Riqualificazione dei programmi, dei titoli di studio, delle selezioni e dei gradi di studio.

    Osmosi tra cultura intellettuale e manuale (avviamento al mestiere, al lavoro ecc).

    Contro la massificazione e il ritorno della cultura di classe (che vanno di pari passo), proponiamo:

    Scuola pubblica e nazionale, totalmente gratuita.

    Educazione comunitaria e nazionale all’interno della scuola.

    Università gratuita fino al conseguimento della laurea.

    Selezione rigorosa per il raggiungimento della laurea.

    Riconoscimento degli anni di scolarità o di accademia nel curriculum personale per tutti coloro che non giungono fino alla laurea.

    Salario sociale a tutti gli universitari non fuori corso.

    Istituzione di un Fondo Nazionale dedicato alla Ricerca.

    Sviluppo della Ricerca Pubblica, contro le Fondazioni private, per impedire la fuga dei cervelli, per competere con la concorrenza dell’India, degli USA ecc e per avviare alla carriera professionale.

    13. Riprendiamoci la terra, garantiamo i prodotti biologici nazionali.

    L’indipendenza passa anche per la cultura gastronomica e per la produzione locale e biologica. Queste risorse sono considerate un ostacolo da quelli che intendono uniformarci e colonizzarci fino ad obbligarci all’acquisto dei sementi degli OGM e degli anticrittogamici che inginocchiano l’economia nazionale obbligandolo alla dipendenza. Esattamente come è avvenuto in Africa. L’assenza di una politica nazionale di valutazione dei prodotti agricoli e d’allevamento penalizza alcune fasce sociali e facilita la penetrazione dei concorrenti stranieri.

    Contro la svalutazione del nostro patrimonio naturale e per non avere un popolo che morirà di fame, proponiamo:

    L’avvio di una politica statale di distribuzione sui mercati nazionali dei prodotti rurali (caseario, vinicolo ecc).

    Il sostegno della pesca, dell’allevamento e dell’artigianato.

    La garanzia delle condizioni biologiche di produzione.

    L’istituzione di cooperative che raggruppino tra loro corporazioni affini (pastorizia, agricoltura ecc).

    La realizzazione di capillari punti vendita gestiti dalle corporazioni o dai singoli commercianti, che abbiano la disponibilità esclusiva di prodotti genuini che non saranno disponibili nei supermercati della grande distribuzione privata.

    L’apposizione dei timbri sui prodotti nazionali con certificazione dell’origine reale (oggi abbiamo prodotti con timbro nazionale che sono prodotti in Cina).

    L’apposizione obbligatoria della descrizione dettagliata di tutta la catena alimentare (ad esempio, sulla pasta non compare la scritta “conservanti” che sono presenti in origine sulla farina…).

    L’apposizione di una etichetta che dichiari il prezzo all’origine dei principali prodotti ortofrutticoli e alimentari. Ovvero indicare quanto è stato pagato in origine al produttore agricolo il prodotto, potendolo poi confrontare con il prezzo finale esposto dal supermercato.

    Iniziative scientifico-culturali per promuovere un consumo moderato dei prodotti di origine animale, soprattutto la carne, che porti alla fine degli allevamenti intensivi che causano enormi sofferenze agli animali, una perdita totale di qualità e l’insorgere di pericolosissime nuove malattie.

    Il carcere a vita a chi per profitto causa avvelenamenti di massa alterando un qualunque prodotto naturale.

    14. Il cinema è l’arma più forte, per un uomo sano e colto, per una nazione libera.

    La cultura, non solo quella scolastica, ma quella di tutti i giorni (sport, media ecc) ha subito un’offensiva massiccia da parte del modello comunista e americano.

    Mens sana in corpore sano non è solo un motto ma un comandamento!


    Contro la distruzione della nostra anima e contro l’invasione della tronfia obesità alla Mc Donald’s e alla MTV, proponiamo:

    L’elevazione negli istituti scolastici a materia di prima importanza dell’educazione fisica (detta anche psicomotricità), con l’aumento consistenze delle ore dedicate alla materia e la pratica delle discipline olimpiche.

    La costituzione di impianti sportivi, aperti e chiusi, in tutte le scuole e in tutti i quartieri.

    Sostegno statale a favore degli atleti meritevoli.

    Sottrazione dello sport dalle “finalità finanziarie”(quotazione in borsa ecc).

    Azione sistematica per controbattere i monopoli mediatici sullo sport.

    Regolamentazione dell’invasione di campo della pubblicità sui programmi televisivi.

    La supervisione preventiva da parte del C.O.N.I. dei programmi trasmessi al fine di evitare che siano veicoli di messaggi disgreganti, diseducativi, antinazionali o faziosi.

    Rilancio della cinematografia italiana in sinergia con le principali cinematografie europee fino a proporre concorrenza culturale alla mitologia hollywoodiana.

    Promozione, nell’ottica fin quì espressa, di un Ente Europeo di Coproduzione Cinematografica.

    15. L’arte e la natura siamo noi.

    L’ambiente siamo noi e viceversa. Il vero problema non è “non inquinare” bensì respirare insieme al cosmo. Il fondamentalismo verde, come ogni altro fondamentalismo, ha imposto una serie di luoghi comuni, non sempre veri, anzi spesso infondati, neutralizzando in partenza ogni politica ecologica alternativa e realista.

    Contro lo sradicamento dell’uomo dal suo territorio e dal suo cielo, proponiamo:

    Sviluppo di tutte le culture biologiche.

    In chiave internazionale sostegno della tendenza espressa dal trattato di Kyoto.

    Riqualificazione delle coste marittime e dei corsi fluviali (con contestuale divieto di privatizzazione del demanio).

    Sviluppo del trasporto merci navale e via treno.

    Sviluppo di un sistema di comunicazioni e di trasporti che riqualifichi la vita nei paesi, nei villaggi e nelle cittadine.

    Istituzione dell’informatizzazione totale per sopperire agli ostacoli burocratici che implicano una mole costante di spostamenti via motore del tutto evitabili.

    Completamento ad opera dello Stato di tutte le grandi opere che (contrariamente ai dogmi verdi) snellendo i trasporti riducono l’inquinamento (Tav ecc).

    Potenziamento dei parchi e delle riserve naturali avviando l’educazione alla “partecipazione” al parco.

    Ripopolamento delle faune a rischio.

    Potenziamento del corpo forestale, del corpo alpino.

    Sostegno incondizionato dell’alpinismo, del subacqueo, del paracadutismo e di ogni attività legata direttamente alla natura.

    Rivalutazione, riqualifica e divulgazione del patrimonio artistico che renda partecipe ognuno nella sua quotidianità. In controtendenza rispetto alla cultura-museo.

    La condanna e la messa fuorilegge di qualsiasi tipo di pelliccia naturale.

    16. Assicurare la Giustizia sulla base del Diritto Romano.

    La sudditanza generale va di pari passo con la cancellazione del Diritto Romano. Per passare dalla decadenza alla civiltà si deve recuperare la dignità giuridica romana.

    Contro la sudditanza e per la giustizia, proponiamo:

    Separazione delle carriere nell’ambito della Magistratura (giudice ed accusa devono essere espressioni rigorosamente separate).

    La separazione reale dell’attività investigativa da quella giudicante.

    L’indennizzo delle ingiuste detenzioni.

    Applicazione totale del decreto legge Castelli in ambito di Magistratura.

    Nuovi concorsi pubblici per la Magistratura.

    Per i processi di evidente taglio politico o sociale istituzione di un Tribunato del Popolo che partecipi ad ogni grado del procedimento.

    Accorciamento dei tempi processuali e annessi (proscrizione ecc).

    Garanzia di tempi brevissimi per i processi civili con indennizzo delle parti lese (che spesso vanno sul lastrico) a carico del Magistrato negligente nel caso di prolungamenti ingiustificati del procedimento.

    Stretta regolamentazione delle intercettazioni telefoniche e ambientali

    Rigetto di ogni pratica che presenti vizi di forma.

    Depenalizzazione di tutti i reati ideologici, associativi e d’opinione.


    17. Assicuriamo i mezzi di difesa alla nostra sovranità nazionale.

    L’Italia è nell’Alleanza Atlantica; vi si trova per gli esiti dell’ultima Guerra Mondiale e per la lunga Guerra Fredda. Essendo da tempo terminata quest’ultima per la Caduta del Muro di Berlino e per l’implosione della versione sovietica del comunismo, la partecipazione alla N.A.T.O. ha più un valore di routine che altro. La crescita o la trasformazione di altri soggetti internazionali (Cina, India, Russia, polo franco-tedesco) pongono nuove opzioni per chi voglia essere protagonista del futuro. Chi non se ne preoccupa è destinato a scomparire.

    Contro la sottomissione nazionale, proponiamo:

    Creazione di un comando strategico europeo per lo sviluppo di una difesa militare autonoma dell’ Europa in sostituzione della N.A.T.O.

    Sviluppo e potenziamento dell’aerospaziale italiano ed europeo.

    Allargamento delle cooperazioni ad est.

    Ripristino della geopolitica degli “anni Trenta” verso il Mediterraneo e l’Oceano Indiano.

    Collaborazione attiva (culturale ed economica) con l’America Latina.

    Potenziamento del nucleo di difesa nazionale.

    Ripristino della leva obbligatoria per tutti, uomini e donne al compimento del 18 anno di età. Il servizio può essere svolto nelle forze armate o nella protezione civile. Per il servizio nelle forze armate, deve essere creato un settore femminile senza limitazioni d’impiego operativo, ma gestito esclusivamente da donne. Non devono essere previsti riinvi scolastici oltre il diploma. Il servizio militare deve essere un servizio operativo armato sul modello svizzero con richiami quinquennali di addestramento fino al compimento del 45° anno di età.

    L’italia non deve avere limitazioni su nessun sistema d’arma: dalle portaerei alle armi nucleari.

    18. Riscriviamo la Costituzione

    La Costituzione della Repubblica Italiana va riscritta. Essa è opera di uomini che la compilavano all’indomani della guerra civile ed adempivano a quel compito nella scia dei carri armati stranieri. Per un’Italia sovrana, libera e degna, orientata ad essere protagonista delle sfide del Terzo Millennio, riscrivere la Costituzione, sulla base di questo programma, si rivela un compito indispensabile.
    pefetto.

  6. #6
    polemicamente scorretto
    Data Registrazione
    16 Jan 2007
    Località
    Torino
    Messaggi
    1,821
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Arthos Visualizza Messaggio
    Quando questo sarà il programma della Fiamma io, personalmente, non solo voterò Fiamma, ma ne prenderò volentieri la tessera, impegnondovi la militanza; fino ad allora, astensione.

    Insomma e ditelo: Iannone segretario!!! ce la facciamoa dirlo?
    se credi davvero in questo, ti schieri già da ora.

    Un soldato ha l'obbligo al combattimento, non l'esito della battaglia.
    Se credi in Gianluca ti schieri sempre e ovunque, non solo quando è più "facile"...

  7. #7
    FiloRusso, anticinese
    Data Registrazione
    11 Sep 2006
    Località
    pisa
    Messaggi
    769
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Taigermen Visualizza Messaggio
    se credi davvero in questo, ti schieri già da ora.

    Un soldato ha l'obbligo al combattimento, non l'esito della battaglia.
    Se credi in Gianluca ti schieri sempre e ovunque, non solo quando è più "facile"...
    Vero.

  8. #8
    Forumista
    Data Registrazione
    04 May 2007
    Messaggi
    479
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Taigermen Visualizza Messaggio
    se credi davvero in questo, ti schieri già da ora.

    Un soldato ha l'obbligo al combattimento, non l'esito della battaglia.
    Se credi in Gianluca ti schieri sempre e ovunque, non solo quando è più "facile"...
    eh no eh...non è che mi devi cojonà però , un conto è un programma di corrente, un conto le scelte di tutti...voi non dovevate chiedere una candidatura...voi dovevate chiedere Iannone segretario

  9. #9
    polemicamente scorretto
    Data Registrazione
    16 Jan 2007
    Località
    Torino
    Messaggi
    1,821
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Arthos Visualizza Messaggio
    eh no eh...non è che mi devi cojonà però , un conto è un programma di corrente, un conto le scelte di tutti...voi non dovevate chiedere una candidatura...voi dovevate chiedere Iannone segretario
    non ti voglio cojonà, come dici tu.

    Facile così...
    "se" e "ma"... ci sarei.... "però"...

    mi spiace ma, personalmente non credo a questi ragionamenti. Personalmente sto qua perchè Gianluca è idea che diventa azione. Quindi, su questa base, io credo nell'azione.

    La penso come te più di quanto credi, solo che non credo la strada giusta sia dire dall'esterno "dovreste fare così" o "cosà". Entra, ti sbatti, ti schieri, combatti la tua battaglia (anche tapparsi il naso per la vittoria finale è lottare). E lo chiedi...

  10. #10
    Forumista
    Data Registrazione
    04 May 2007
    Messaggi
    479
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Taigermen Visualizza Messaggio
    non ti voglio cojonà, come dici tu.

    Facile così...
    "se" e "ma"... ci sarei.... "però"...

    mi spiace ma, personalmente non credo a questi ragionamenti. Personalmente sto qua perchè Gianluca è idea che diventa azione. Quindi, su questa base, io credo nell'azione.

    La penso come te più di quanto credi, solo che non credo la strada giusta sia dire dall'esterno "dovreste fare così" o "cosà". Entra, ti sbatti, ti schieri, combatti la tua battaglia (anche tapparsi il naso per la vittoria finale è lottare). E lo chiedi...
    dici bene...sono d'accordo in linea di massima....però capisci bene le perplessità su tutto il resto...finite le elezioni che farà la fiamma?starà con storace?

 

 
Pagina 1 di 7 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. 5 punti per l'Italia (secondo me)
    Di frameeme nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 27-06-13, 16:51
  2. Gli 11 punti dell'Italia dei Valori
    Di vota Antonio nel forum Sinistra Italiana
    Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 13-03-10, 21:56
  3. www.gianlucaiannone.it
    Di Rosso Trevi nel forum Destra Radicale
    Risposte: 41
    Ultimo Messaggio: 24-03-08, 18:23
  4. GianlucaIannone.it
    Di Taigermen nel forum Destra Radicale
    Risposte: 45
    Ultimo Messaggio: 07-03-08, 14:52
  5. IPR: Forza Italia guadagna di colpo 2 punti
    Di italoconservatore nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 121
    Ultimo Messaggio: 13-01-06, 16:34

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito