Il Sole 24 Ore di domenica scorsa ha analizzato, punto per punto, i programmi elettorali dei due maggiori schieramenti politici. Secondo il quotidiano della Confindustria il Popolo della Libertà fa promesse da 72-87 miliardi, il Partito Democratico varia tra 19 e 28. Ti proponiamo l’analisi con la quale il nostro Giulio Tremonti, vicepresidente di Forza Italia, ha risposto al Sole 24 Ore.
L’articolo pubblicato domenica scorsa sul Sole 24 Ore è basato su 7 errori, tanto di metodo quanto di merito.
Errori che si possono evidenziare come segue:

1) Primo errore.
L’articolo ignora la differenza di base che c’è tra i due programmi. Infatti:
a) il programma di Veltroni, scritto sul presupposto non impegnativo della sua probabile sconfitta, contiene promesse formulate in senso assoluto;
b) il programma di Berlusconi assume l’ipotesi della vittoria e perciò è scritto in termini responsabili. In specie, a differenza dell’altro, quello di Berlusconi è un programma formulato in base alla clausola di fattibilità-sostenibilità di cui alla missione n. 7 del programma stesso.
2) Secondo errore.
Nell’analisi non c’è par-condicio. Infatti:
a) il programma di Veltroni è quantificato in termini di anno;
b) il programma di Berlusconi è quantificato in termini di tutto e subito.
Questa asimmetria è evidentissima per esempio nel calcolo di costo della riduzione delle imposte. Ad esempio:
aa) la riduzione Irpef di Veltroni è calcolata dal Sole 24 Ore solo per 6-7/6-8 miliardi di euro.
Peccato che sullo stesso giornale del 17 febbraio sia stata calcolata (correttamente) per 20 miliardi!
bb) all’opposto la nostra riduzione Irap non solo è stata calcolata subito per l’intero, ma il calcolo è stato fatto ignorando la clausola di riduzione solo graduale e progressiva, che pure è chiaramente presente nel programma stesso.
3) Terzo errore.
Il Sole 24 Ore non solo sovrastima il costo della detassazione degli straordinari, ma calcola anche il costo della detassazione della quattordicesima che invece non figura nel programma!
4) Quarto errore.
Il pagamento dell’Iva solo al momento dell’incasso è stato calcolato con la cifra iperbolica di 20 miliardi!
È un errore clamoroso. L’incidenza del provvedimento, che certo va tecnicamente graduato per contenerlo all’interno di un anno (senza slittamenti al successivo), è infatti puramente finanziaria!
5) Quinto errore.
L’abbattimento dell’Iva turismo, da noi comunque previsto come graduale e progressivo, è stato cifrato 9 miliardi.
È un eccesso.
In ogni caso è davvero curioso che lo stesso provvedimento, pur parimenti presente nel programma di Veltroni, non sia stato calcolato nel conto di Veltroni!
6) Sesto errore.
Il “quoziente familiare” è stato calcolato per 8-10 miliardi.
In realtà non solo ci sono vari modi per introdurlo così che la cifra ipotizzata è arbitraria, ma nel programma di Berlusconi il provvedimento è pure ancora previsto come graduale e progressivo!
7) Settimo errore.
In ordine alle “coperture”:
a) non solo il recupero di evasione cifrato sul programma di Berlusconi per soli 3 miliardi su 5 anni è irrisorio;
b) ma il provento del nostro piano straordinario di finanza pubblica, da noi stimato in 700 miliardi sull’arco di 5 anni, è stato calcolato dal Sole 24 Ore solo per 30 miliardi.
Cifra questa che non è prudenziale, ma oggettivamente irrealistica!
In sintesi conclusiva: il “costo” totale del nostro programma è seriamente stimabile pari a circa 20-30 miliardi.
E cioè più o meno pari a quello di Veltroni.
E tuttavia con tre differenze essenziali:
a) nel programma di Berlusconi, a differenza di quello di Veltroni, è previsto il citato responsabile vincolo di sostenibilità-fattibilità;
b) c’è poi, sempre nel programma di Berlusconi, e non in quello di Veltroni, la clausola di gradualità-progressività che seriamente caratterizza tutti i nostri impegni;
c) c’è infine, nel programma di Berlusconi, e ben oltre il costo di 20-30 miliardi, la integrale “copertura” attraverso il recupero di evasione, il risparmio sui costi discrezionali e non sociali della Pubblica Amministrazione, la realizzazione del piano straordinario di finanza pubblica.


http://www.forzaitalia.it/notizie/arc_12790.htm