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  1. #21
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    Predefinito Rif: Tenta di investire un carabiniere Il militare spara e lo uccide

    Dati ufficiali consumo di droghe:

    Italiani
    EMCDDA | Data sheet: Italy

    Lifetime prevalence of drug use among young adults (15 to 34 years old) — cannabis GPS 2007 36.1 %
    il dato dopo invece per noi e' 31% su tutta la popolazione e loro 22%

    Olandesi
    EMCDDA | Data sheet: Netherlands

    Lifetime prevalence of drug use among young adults (15 to 34 years old) — cannabis GPS 2005 32.2 %


    come ben si vede anche se loro hanno la cannabis legalizzata hanno meno consumatori giovani di un 4% e invece su tutta la popolazione cambia a vantaggio loro di un 9% e da loro i dati sono sicuri da noi non essendo legale potrebbe esserci una fetta molto maggiore di consumatori.
    Ultima modifica di Geriko; 06-04-10 alle 00:50

  2. #22
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    Predefinito Rif: Tenta di investire un carabiniere Il militare spara e lo uccide

    Citazione Originariamente Scritto da Razionalista Visualizza Messaggio
    Infatti lì non si drogano quanto in Italia... (a parte per le anfetamine)
    Link per cortesia altrimenti taci ché ci fai più bella figura :giagia:

  3. #23
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    Predefinito Rif: proibizionismo,droga ed affini.....

    Citazione Originariamente Scritto da occidentale Visualizza Messaggio
    Sulla Diatriba proibizionismo si o no:
    Sete davvero sicuri che una eventuale liberalizzazione della droga annullerebbe i problemi di ordine pubblico connessi alla questione?

    Nel caso in esame, ad esempio allo spacciatore potrebbe tranquillamente sostituirsi un tossicodipendente strafatto che tenta di investire una pattuglia impegnata in normali controlli sul tasso di alcool e droga tra i guidatori......e addio alla tesi del carabiniere che non doveva trovarsi li.....o pensate che di fronte ad una macchina che ti viene addosso a 170 all'ora uno non tenti di difendersi con tutte le sue armi?
    Se cancelli i reati di droga svuoti le carceri

    • da Gli Altri del 10 novembre 2009

    di Valentina Ascione

    Hanno da poco superato quota 65mila. Secondo i dati del Dipartimento dell`Amministrazione Penitenziaria (Dap) i detenuti reclusi nella patrie galere, fino al 2 novembre scorso, sono 65225: un migliaio in più rispetto alla capienza "tollerabile", fissata a 64111 unità, ma soprattutto oltre 20mìla al di sopra della capienza regolamentare indicata, pari a 43327 detenuti. Il dato totale si divide quasi esattamente a metà tra condannati e detenuti in attesa di giudizio, che al 30 settembre 2009 ammontavano rispettivamente a 31.363 e 31.187. Poco meno di duemila sono invece gli internati presso ospedali psichiatrici giudiziari. La regione con il maggior numero di detenuti è la Lombardia (8455, al 30 luglio 2009), seguita da Sicilia e Campania che ne ospitano circa 7500. La regione con il dato più basso è invece la Valle d`Aosta la cui popolazione carceraria si attesta intorno a 250 detenuti. L`istituto di pena più affollato risulta quello di Poggioreale, alle porte di Napoli: quando i Radicali l`hanno visitato, lo scorso agosto, c`erano stipate 2266 persone (quasi 900 più del consentito). Un dato che fa di questo carcere il più grande d`Italia e d`Europa.
    Chi sono?
    In larghissima parte uomini: 60.851, a fronte di 2.779 donne, fino al primo semestre di quest`anno. Tra le detenute si contano anche una settantina di madri che scontano il periodo di reclusione con i figli a seguito, nella quasi totalità dei casi minori di tre anni. Il 50 per cento circa della popolazione carceraria ha un`età compresa tra i 25 e i 39 anni. La maggior parte è in possesso di un diploma di scuola media, ma ce ne sono alcune migliaia privi di titoli di studio. Secondo i dati raccolti e diffusi da Radicali Italiani con l`iniziativa "Ferragosto 2009 in carcere", nei penitenziari italiani ci sono più di 15 mila detenuti tossicodipendenti - di cui oltre 2mila in terapia metadonica - e circa 1250 sieropositivi. I reati più commessi - dopo quelli contro il patrimonio - sono quelli relativi alla violazione della legge sulla droga, che coinvolge oltre 26mila detenuti fino allo scorso giugno. I carcerati che scontano la pena in regime di 41-bis (carcere duro) sono stimati nel numero di 700 circa.
    Non solo italiani
    Oltre un terzo del totale dei detenuti nelle carceri del nostro Paese è composto di stranieri. Fino al 30 settembre di quest`anno il Dap ne ha contati 24mila, provenienti per lo più dal Nord Africa, dalla Romania e dall`Albania. Più precisamente sono 4.333 quelli che provengono da paesi dell`Unione Europea e 19.666 da paesi extracomunitari. La regione in cui è più alto il numero di immigrati reclusi è la Valle d`Aosta con il 66,37%, al contrario la Campania è quella che registra la presenza più ridotta. Negli istituti penitenziari del Nord la percentuale di detenuti stranieri oscilla tra il 60 e il 70% e in alcune carceri si arriva all`83%, come nella Casa Circondariale di Padova. La motivazione dell`arresto è spesso legata a piccoli reati processati per direttissima che prevedono una reclusione di breve durata. E` facile immaginare che con l`introduzione del reato di clandestinità attivo da agosto scorso - il dato relativo alle presenze di stranieri negli istituti di pena italiani sia destinato a subire presto un`impennata.
    Quelli che... lavorano
    Dell`intera popolazione carceraria, sono appena poco più di 13mila, di cui 4.744 stranieri. Di questi la stragrande maggioranza (11.610) lavora alle dipendenze del Dap,ad esempio nella manutenzione dei fabbricati o in servizi d`istituto. Dei restanti 1.798, i semiliberi lavorano in proprio o per datori di lavoro esterni, mentre gli altri sono impegnati all`esterno degli istituti o all`interno per conto di imprese o cooperative.
    Dopo l`indulto
    Secondo uno studio diffuso dall`Associazione "A buon diritto", tra i beneficiari del provvedimento di indulto del 2006 il tasso di recidiva è stato in media del 28,45 per cento: superiore tra coloro che stavano scontando la pena in carcere (30,31 per cento), rispetto a chi invece è stato dimesso da pene alternative (21,78 per cento). Dati significativi soprattutto se confrontati con il tasso medio di recidiva "ordinario" che è del 68% fra la popolazione detenuta e del 30% fra coloro che hanno scontato la pena prevalentemente in misura alternativa. Dallo studio è inoltre emerso che gli italiani si siano mostrati recidivi in misura maggiore rispetto agli stranieri, con un tasso di recidiva superiore di ben dieci punti (31,99% contro 21,36%).
    Le morti e i suicidi
    Nel dossier "Morire in carcere" realizzato da Ristretti Orizzonti si legge che dal 2000 ad oggi nelle carceri italiane hanno trovato la morte più di 1500 detenuti, di cui un terzo per suicidio. Il dato relativo al 2009 si sta pericolosamente avvicinando con anticipo alla media annuale e molto probabilmente la supererà. Dall`inizio dell`anno, infatti, si sono già registrati 149 decessi. I suicidi sono stati oltre sessanta e nel 45 per cento dei casi hanno riguardato detenuti stranieri. Un altro dato che dovrebbe far riflettere: in carcere il tasso di suicidi è di circa venti volte superiore alla media.

  4. #24
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    Predefinito Rif: Tenta di investire un carabiniere Il militare spara e lo uccide

    Citazione Originariamente Scritto da Guy Fawkes Visualizza Messaggio
    E comunque: liberalizzare tutto, anche Chetamine, Anfetamine e droghe sintetiche? Droga acquistabile senza ricette od autorizzazioni? Anche i minori?

    Se no, rimarrebbe un ambito in cui la criminalità si ritirerebbe, riducendo gli affari senza abbandonarli del tutto.

    Se si, i problemi che ora affrontiamo con l'alcool, immaginateli moltiplicati esponenzialmente.
    no, andrebbe tutto legalizzato, è inutile la tua propaganda d'accatto

    sarebbe proprio come l'alcol, problema ben più gestibile delle droghe proibite
    Ultima modifica di personaggio; 06-04-10 alle 08:15

  5. #25
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    Predefinito Rif: proibizionismo,droga ed affini.....

    Se cancelliamo tutti i reati non ci sarà più bisogno di avere Magistratura, FF.OO., carceri e nemmeno governi che facciano le eggi ...

    Un risparmio, che non vi dico ...

    Sai che pacchia!

    La legge della giungla governerà i popoli ...

    Totò, dove sei ... ?
    Ironman

    La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti. - Albert Einstein

  6. #26
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    Predefinito Rif: proibizionismo,droga ed affini.....

    Infatti quegli incivili olandesi ostridicolo:ostridicolo: quando scendi dall'aereo ti danno un machete in omaggio ostridicolo:ostridicolo:

  7. #27
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    Predefinito Rif: Tenta di investire un carabiniere Il militare spara e lo uccide

    Citazione Originariamente Scritto da Geriko Visualizza Messaggio
    Dati ufficiali Europei sul consumo di droghe:

    Italiani
    EMCDDA | Data sheet: Italy

    Lifetime prevalence of drug use among young adults (15 to 34 years old) — cannabis GPS 2007 36.1 %
    il dato dopo invece per noi e' 31% su tutta la popolazione e loro 22%

    Olandesi
    EMCDDA | Data sheet: Netherlands

    Lifetime prevalence of drug use among young adults (15 to 34 years old) — cannabis GPS 2005 32.2 %


    come ben si vede anche se loro hanno la cannabis legalizzata hanno meno consumatori giovani di un 4% e invece su tutta la popolazione cambia a vantaggio loro di un 9% e da loro i dati sono sicuri da noi non essendo legale potrebbe esserci una fetta molto maggiore di consumatori.

    Da notare che loro consumano meno droga di noi :giagia: "incivili!!! consumano meno droga e pure legalmente ! *spit**spit*!""

    Quindi:

    Olanda Governo: 5 euro 1g Skunk (2 euro materia prima - 3 Euro tasse e guadagno)
    Italia Governo: 15 euro 1g Skunk (2 euro materia prima - 13 euro divisi tra trafficante, mafioso,spacciatore - 500 milioni di euro tra indagini, polizia, cani - altri 200 milioni per il mantenimento in carcere)

    Olanda: +3-4 Miliardi all'anno di fatturato
    Italia: -2-3 Miliardi di spese




    di cui ribadiamo che non ha neanche un effetto deterrente visto che consumiamo piu' droghe di loro e a Torino si consuma piu' droga che in una città di 15 Milioni di abitanti e siamo 800.000 mila devo dire che questa policy di prevenzione, servita a nulla.
    Perche' non provare come con l'alcool campagne di sensibilizzazione e consumo ospedalizzato, come dicevo sopra?

    PERCHE' CHE SIA LEGALE O NO C'E' LA DROGA C'E'!


    Invece Torino e Roma ...

    Citazione Originariamente Scritto da Geriko Visualizza Messaggio
    Ultima modifica di Geriko; 06-04-10 alle 11:15

  8. #28
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    Predefinito Rif: proibizionismo,droga ed affini.....

    Citazione Originariamente Scritto da Ironman Visualizza Messaggio
    Se cancelliamo tutti i reati non ci sarà più bisogno di avere Magistratura, FF.OO., carceri e nemmeno governi che facciano le eggi ...

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    Totò sarà a casa tua, visto che le cazzate che ti ispira

  9. #29
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    Predefinito Rif: proibizionismo,droga ed affini.....

    Citazione Originariamente Scritto da occidentale Visualizza Messaggio
    Sulla Diatriba proibizionismo si o no:
    Sete davvero sicuri che una eventuale liberalizzazione della droga annullerebbe i problemi di ordine pubblico connessi alla questione?

    Nel caso in esame, ad esempio allo spacciatore potrebbe tranquillamente sostituirsi un tossicodipendente strafatto che tenta di investire una pattuglia impegnata in normali controlli sul tasso di alcool e droga tra i guidatori......e addio alla tesi del carabiniere che non doveva trovarsi li.....o pensate che di fronte ad una macchina che ti viene addosso a 170 all'ora uno non tenti di difendersi con tutte le sue armi?

    ma scusami.... non può succedere (e succede) già OGGI con un regime proibizionista?????

  10. #30
    Super Troll
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    Predefinito Rif: Tenta di investire un carabiniere Il militare spara e lo uccide

    Citazione Originariamente Scritto da Arikel Visualizza Messaggio
    Se ne stanno accorgendo anche gli Olandesi della cazzata della liberalizzazione delle droghe...

    ESTERI condividi . Ad Amsterdam il sindaco ne vieta 43
    ma il governo punta alla soppressione totale
    Spinello addio, l'Olanda
    chiude i coffee shop
    di ALBERTO D'ARGENIO


    L'insegna di un coffee shop ad Amsterdam
    BRUXELLES - Anche questo fine settimana decine di migliaia di persone affollano le strade di Amsterdam, Maastricht o Rotterdam alla ricerca di un coffee shop dove fumarsi uno spinello in perfetto relax. Un vero esercito, quello dei "turisti della canna", che prestissimo potrebbe rimanere a bocca asciutta: proprio ieri il Comune di Amsterdam ha deciso di chiudere un quinto dei suoi coffee shop e mentre a sud del Regno infuria una vera e propria guerra diplomatica con le nazioni confinanti - stanche del via vai di giovani che vanno a fumare in Olanda - il governo progetta di mettere al bando hashish e marijuana e, con esse, i locali più celebri dei Paesi Bassi.

    Olanda 2008, lo spirito della nazione più liberale d'Europa pian piano sta svanendo, almeno tra i politici al potere. Soffrono i quartieri a luci rosse, drasticamente ridimensionati dalle autorità, e i coffee shop. E' di ieri la decisione del sindaco di Amsterdam: entro il 2011 saranno chiusi i locali del fumo a meno di 200 metri dalle scuole. Si tratta di 43 coffee shop, alcuni rinomati da tre decenni, sui 228 della capitale.

    Il primo cittadino lo ha fatto mal volentieri adeguandosi ad una direttiva del governo. Ed è proprio dall'Aja che arriva la controriforma destinata a mettere fine al mito nato negli anni Settanta del Paese dei divertimenti. E' guerra senza quartiere, con il divieto di fumo in tutti i locali pubblici e quello di dare in eredità le licenza dei gestori di coffee shop. Una misura che nel lungo periodo inevitabilmente porterà alla loro estinzione. Sempre che la mazzata non venga anticipata.

    Il primo partito del Paese, i cristiano-democratici del premier Jan Peter Balkenende (Cda), ha inserito nell'agenda di governo la messa al bando degli spinelli. A favore il terzo partito della coalizione, gli ultra-religiosi della Christian Unie, mentre ad opporsi sono solo i laburisti, l'altra formazione al potere.

    Ma opinioni politiche a parte, un problema legato ai coffee shop esiste: la legge olandese autorizza la vendita e il consumo di hashish e marijuana, ma ne proibisce produzione e distribuzione. Quella che molti chiamano la "grande ipocrisia". Il punto è semplice: se la coltivazione è vietata, dove si approvigionano gli 800 coffee shop olandesi? Dalla criminalità organizzata, visto che l'epoca dei piccoli produttori che facevano crescere le piantine nel giardinetto di casa è finita da quando quella del fumo libero è diventata un'industria da due miliardi di euro l'anno. E a farla da padrona sarebbe la mafia marocchina, che usa i porti olandesi per inondare di fumo, e di droghe pesanti, i coffee shop e il resto d'Europa, scatenando il sotterraneo malcontento dei governi di mezzo continente.

    Problemi inimmaginabili trent'anni fa, quando i Paesi Bassi aprirono agli spinelli proprio per non dare spazio alla criminalità organizzata. Ma allora si trattava di un mercato locale, mentre oggi è un vero mercato che campa grazie a milioni di turisti che ogni anno si riversano nelle città olandesi per fumare. Dunque missione fallita. E le pressioni arrivano anche dall'estero: nel sud del Regno ogni giorno arrivano in auto decine di migliaia di fumatori provenienti dai vicini Belgio, Francia e Germania, mandando su tutte le furie i comuni confinanti, stanchi del via vai di pusher e giovani che minacciano la sicurezza pubblica di luoghi dove il fumo è proibito.

    Intanto sono già stati messi al bando i funghetti allucinogeni venduti dagli smart shop, negozietti di prodotti naturali. Insomma, il dibattito infuria con politica e opinione pubblica spaccate. Chi si oppone alla chiusura - e sono davvero in tanti - non lo fa solo per salvare un simbolo nazionale, ma dice che senza i coffee shop la malavita sarebbe ancora più difficile da contrastare. Eppure l'onda è difficile da fermare e presto l'Olanda potrebbe cambiare per sempre.


    (22 novembre 2008) Tutti gli articoli di esteri
    Spinello addio, l'Olanda chiude i coffee shop - esteri - Repubblica.it
    si ma il problema è molto molto molto chiaro:

    1) turisti della canna.

    un paese che liberalizza in un europa che non liberalizza ovviamente si attirerà frotte di consumatori.
    un eventuale processo di liberalizzazione (o legalizzazione) dovrebbe essere fatto a livello comunitario

    2) la grande ipocrisia

    se lo stato liberalizza la vendita lo stato deve potere controllare la produzione o quanto meno il commercio.
    il che avrebbe anche dele ottime ripercussioni a livello internazionale: paesi in via di sviluppo in mano alle narcomafie potrebbero cedere la produzione direttamente (o indirettamente) agli stati occidentali....
    afghanistan, triangolo d'oro, sudamerica....

 

 
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