Originariamente Scritto da
_Romano_
Allora, in tempo di elezioni si affaccia sempre un miriade di movimenti più o meno validi , di varie colorazioni poliitche , che reclamano la scelta astensionista. A tali movimenti, e a chi è affascinato da questa scelta vorrei umilmente elencare qualche punto.
- L'idea che la percentuale di votanti possa in qualche modo influenzare la classe politica è un'illusione dimostrata dai fatti ; in america va a votare circa il 50% degli elettori e non è cambiato nulla; anche in Italia il trend astensionistico è in rialzo ma la cosa non ha sortito alcun effetto. Non votare non farà si che vengano eletti meno parlamentari, o che il potere gestito diminuisca o che cambino i comportamenti di un sistema
- Il fare altro ( fare controinformazione , costruire una coscienza collettiva ) non è in antitesi con il recarsi lo stesso alle urne
- Anzi il costruire progetti alternativi al sistema sarà più facile per tali movimenti, se prendono potere quei partiti, e ve ne sono specie stavolta , che in contraddizione con questo sistema ci sono già; se non altro vi sarebbero meno meno ostacoli ed impedimenti messi in campo
In definitiva non votare vuol dire lasciare che altri decidano al nostro posto.
Chiudo con una domanda provocatoria.
Ammettiamo che ci sia un 10% di persone che vogliono mandare un segnale al sistema di cambiamento. Secondo voi cambierebbero di più le cose se quel 10% di persone non andassero a votare o se ,ad esempio, votassero tutte Forza Nuova e questa prendesse il 10 % ? Datevi una risposta e decidete...