30.000 uomini armati, fra "miliziani" e "poliziotti"
Da un articolo di Khaled Abu Toameh
Secondo fonti palestinesi della striscia di Gaza, la maggior parte dei miliziani che hanno combattuto contro le Forze di Difesa israeliane nei giorni scorsi erano membri delle Brigate Izaddin Kassam, l'ala militare di Hamas. "Almeno 2.000 uomini di Hamas sono stati schierati solo nella parte settentrionale della striscia di Gaza per prendere parte ai combattimenti", dicono le fonti palestinesi.
Secondo queste fonti, Izaddin Kassam conta in tutta la striscia di Gaza su non meno di 15.000 uomini armati, suddivisi in quattro brigate.
Le fonti aggiungono che gli uomini di Hamas hanno usato anche armi di produzione americana strappate lo sorso giugno alle forze dell'Autorità Palestinese controllate dal movimento rivale Fatah. La stessa Hamas afferma di essersi impadronita di migliaia di mitra (M-16 e Kalashnikov) e di grandi quantità di munizioni durante i sanguinosi scontri durati una settimana che la portarono ad assumere il totale controllo sulla striscia di Gaza (118 morti fra il 7 e il 15 giugno 2007).
Si ritiene inoltre che Hamas abbia acquisito anche sistemi d'arma capaci di penetrare le difese dei mezzi corazzati e che disponga di ingenti scorte di RPG (rocket-propelled grenade).
Un alto esponente di Hamas ha affermato domenica che nel corso degli ultimi mesi il suo movimento ha potuto introdurre centinaia di missili e granate di mortaio, nonché tonnellate di esplosivo dall'Egitto nella striscia di Gaza.
La forza di polizia palestinese controllata da Hamas, che da sola conta almeno 15.000 uomini, in questa occasione non è stata impegnata nei combattimenti con le Forze di Difesa israeliane, benché queste abbiano preso di mira alcune sue postazioni. Hamas è stata ben attenta a non impegnare le sue forze di polizia sul campo di battaglia per evitare il collasso totale delle sue istituzioni ufficiali. Le forze di polizia sono infatti indispensabili per mantenere l'ordine all'interno della striscia di Gaza e sventare qualunque velleità da parte di gruppi rivali come Fatah, che avrebbero potuto approfittare della situazione difficile per cercare di rovesciare il regime di Hamas.
Altri gruppi armati palestinesi hanno preso parte attiva ai combattimenti (durante l'operazione israeliana"Inverno caldo" contro le strutture terroristiche nel nord della striscia di Gaza). Fra questi, la Jihad Islamica, i Comitati di Resistenza Popolare e alcune fazioni più o meno autonome affiliate alle Brigate Martiri di al-Aqsa, braccio armato del movimento Fatah. Questi tre gruppi, che secondo le fonti palestinesi operano in coordinamento con Hamas, sono anche quelli che stanno dietro a molti dei lanci di missili su Israele dei giorni scorsi. Complessivamente a Gaza questi tre gruppi contano non più di 1.500 uomini armati. Ma Hamas ha cercato di minimizzare il ruolo svolto nei combattimenti da tutti gli altri gruppi armati sperando di guadagnare punti sulla "piazza palestinese" presentandosi come la forza in assoluto più importante che combatte "coraggiosamente" contro Israele. Per questo Hamas è decisa a dichiarare "vittoria", dopo la fine dell'operazione israeliana, come fece Hezbollah dopo la guerra in Libano dell'estate 2006.

(Da: Jerusalem Post)

Traduzione a cura di Israele.net




da notare i lampioni accesi.... ma non erano senza luce?